CronacaBaby gang, Crepet: "Sistema da cambiare, abbiamo tolto dignità ai ragazzi"

Baby gang, Crepet: "Sistema da cambiare, abbiamo tolto dignità ai ragazzi"

Lo psichiatra: "Offriamo loro lavoretti da 500 euro al mese e li lasciamo soli"

Paolo Crepet

Paolo Crepet

"Le ragazze hanno accesso allo stesso tipo di vita e alle stesse libertà dei ragazzi, nel bene e nel male. Dietro la violenza ci sono un odio molto forte, una totale mancanza di sensibilità e di rispetto per gli altri. È così da vari lustri, solo che ora con i social e la velocità delle informazioni se ne parla di più. Ma, con la stessa velocità, l’attenzione sul problema si spegne. Oggi è martedì, venerdì già non ne parleremo più. Purtroppo".

Da cosa viene tutto questo odio?

"Dall’impotenza rispetto a un tipo di vita che non si può avere, rispetto a un futuro che non c’è. Abbiamo tolto dignità ai nostri ragazzi. Basta vedere come li abbiamo trattati, offrendogli lavoretti da 500 o 800 euro al mese. Cosa avremmo dovuto aspettarci in cambio? Dei ringraziamenti? Ci fa fatica rifletterci perché non è dei figli degli ergastolani che parliamo, ma dei nostri. Oggi la borghesia però non si distingue più per meriti, ma solo per i soldi. I figli dei borghesi non studiano di più, e se il 99 per cento viene promosso a scuola, è ovvio che non c’è più distinzione. I ragazzi poi vivono nella solitudine digitale, lasciati in camera con un telefonino in mano".

C’è una soluzione o ormai è troppo tardi?

"Noi adulti ci dobbiamo arrabbiare, va cambiato ad esempio il sistema scuola. Ci vorrebbe il tempo pieno per tutti, a 15 anni al ritorno da scuola papà e mamma sono al lavoro e si sta sempre da soli. Poi servirebbero aiuti alle famiglie, che sono abbandonate a se stesse. Ci vorrebbero servizi seri, che al momento non esistono, per dare una mano ai genitori e non lasciarli soli a vivere un incubo".