Preso a bastonate, pugni e calci dal branco. Una spedizione punitiva in piena regola. Vittima un ragazzino di 16 anni di Bologna, finito in ospedale con faccia e testa fracassate. Sessanta giorni di prognosi e conseguenze sanitarie lunghe, solo per essersi permesso di discutere col coetaneo sbagliato. Gli autori del pestaggio hanno più o meno tutti la sua stessa età: cinque minorenni (16 e 17 anni) e un neomaggiorenne. A cinque mesi dai fatti, i poliziotti della squadra di polizia giudiziaria del commissariato Due Torri San Francesco li hanno individuati e denunciati: rispondono di rapina pluriaggravata in concorso e lesioni gravi e aggravate, due anche di estorsione.
Tutto era iniziato al parco XI Settembre, dove vittima e ‘mandante’ dell’aggressione hanno litigato. L’aggressore era infastidito dall’altro che, secondo lui, lo ‘snobbava’ perché di ceto diverso. Così ha deciso di chiamare alcuni amici per dargli una lezione. Erano arrivati in cinque e col ’mandante’ avevano pestato la vittima anche con bastoni. Nel caos era rimasto coinvolto anche un amico del sedicenne pestato, preso a schiaffi e rapinato di giubbotto, cellulare e cuffiette. Dopo le botte, i sei si erano anche fatti un selfie, postato su Instagram con indosso il ‘bottino di guerra’. Nei giorni scorsi, i ragazzini sono stati interrogati: hanno ammesso tutto, minimizzando però l’accaduto. Dettaglio particolare: pochi giorni prima delle denunce, forse sperando di cavarsela, il ragazzo che aveva rapinato l’altro del giubbotto ha fatto di tutto per restituirglielo.