
Un momento della visita di ieri di Angelo Bonelli a Ravenna
Doppia tappa in Romagna per il leader di Europa Verde, Angelo Bonelli, arrivato a Bertinoro e Ravenna a due anni dall’alluvione. "La situazione che ho trovato è intollerabile - afferma il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra -. Ci sono ancora case abbandonate, attività chiuse, addirittura quartieri che sembrano sospesi nel tempo. I ristori dei danni promessi dalla Meloni non sono mai partiti veramente. È il segno tangibile del fallimento del governo". Ricorda come la presidente del consiglio si fosse presentata nei luoghi alluvionati "con gli stivali, promettendo di ristorare tutti i danni subiti". "I numeri parlano chiaro - spiega Bonelli -: su 86.000 cittadini e imprese che hanno subito danni per oltre 8 miliardi di euro, solo il 3,5% ha ricevuto un contributo. Dei 24.319 nuclei familiari che hanno presentato richiesta, ne sono stati liquidati solo 2.992, per un totale di 131 milioni di euro, meno del 2% del totale stimato. Ancora più gravi i dati sulle imprese: su 4.749 richieste, solo 468 sono state pagate. È un dato sconfortante che testimonia l’abbandono in cui sono stati lasciati migliaia di lavoratori e imprenditori". Un discorso tenuto davanti al Grand Hotel delle terme di Fratta, frazione di Bertinoro in provincia di Forlì-Cesena, il cui seminterrato porta ancora la testimonianza della furia delle acque: tutto fermo da allora. "Un fatto di una gravità inaudita - attacca il leader dei Verdi - è che solo 10 giorni fa, ovvero dopo due anni dall’alluvione, è stato approvato un decreto dal Consiglio dei Ministri che prevede la composizione degli organi della struttura commissariale e l’istituzione di un fondo per la riduzione del rischio idraulico ma che avrà efficacia a partire dal 2027: una follia. È evidente che ci troviamo di fronte a una rimozione politica di quanto accaduto e degli effetti della crisi climatica. Mentre il governo destina miliardi a grandi opere inutili e al riarmo militare, abbandona le comunità che hanno perso casa, lavoro e certezze".
A Ravenna è tornato sulla vicenda della cooperativa Cab Terra che, il 19 maggio del 2023, consentì il taglio dell’argine per inondare le coltivazioni allontanando così l’acqua dalla città. "Su 12mila ettari coltivati dalle 7 cooperative braccianti di Ravenna - attacca Bonelli -, la metà sono finiti sott’acqua, con un danno periziato di 30 milioni di euro. Nonostante le promesse di Giorgia Meloni il risarcimento ottenuto dalla Cab Terrà è stato solo parziale. Sosterremo tutte le iniziative che chiedono con urgenza la liquidazione dei danni delle alluvioni 2023 e 2024".
Matteo Bondi