Bonus benzina 200 euro e Fondo energia in Emilia Romagna: come ottenerli

Taglio di 25 centesimi sul costo e buoni carburanti per lavoratori dipendenti. Al via dal 30 marzo le domande per il miglioramento dell’efficienza energetica

Le misure adottate in Emilia Romagna

Le misure adottate in Emilia Romagna

Bologna, 20 marzo 2022 - Il governo ha varato una nuova misura per ridurre il prezzo della benzina e del gasolio, tagliando le accise. Il costo scenderà di 25 centesimi di euro al litro fino al 30 aprile. Si tratta di una manova valida per tutto il territorio nazionale e quindi anche per l'Emilia Romagna, per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina.

Questa riduzione del prezzo ha un periodo di validità di 30 giorni a partire dall'entrata in vigore del decreto legge, approvato all'unanimità dal Consiglio dei Ministri il 18 marzo. Il bonus benzina invece riguarda buoni carburanti che possono essere forniti a lavoratori dipendenti. 

L'Emilia Romagna, nello specifico, ha poi all'attivo un Fondo Energia, rivolto alle imprese e alle energy service company orientate verso lo sviluppo sostenibile, per interventi di miglioramento dell’efficienza energetica e autoproduzione di energia da fonti rinnovabili 

Bonus carburante 200 euro: cos'è

Per il 2022 le aziende private possono fornire ai lavoratori dipendenti dei buoni benzina nel limite di 200 euro per lavoratore. Una manovra che non concorre alla formazione del reddito e su cui non vengono imposte ulteriori tasse. Si tratta quindi di 200 euro netti sia per l’azienda sia per il lavoratore e, in quanto tali, vantaggiosi per entrambi i soggetti.

Fondo Energia Emilia Romagna: le domande dal 30 marzo al 23 maggio 2022

Nuove date per ottenere i finanziamenti del Fondo Energia, lo strumento finanziario che rientra tra le azioni a sostegno della low carbon economy e del sistema produttivo. Le domande possono essere inviate da mercoledì 30 marzo 2022 e fino a lunedì 23 maggio 2022. Il Fondo Energia è rivolto alle imprese e alle energy service company orientate verso lo sviluppo sostenibile, per interventi di miglioramento dell’efficienza energetica e autoproduzione di energia da fonti rinnovabili

Il fondo ha una compartecipazione pubblica al 70% a tasso zero e privata, bancaria, al 30% a tassi convenzionati e agevolati, gestito dalla Regione tramite la società Artigiancredito. Con il Fondo Energia sono finanziabili interventi di efficientamento energetico che hanno importi da un minimo di 25mila a un massimo di 750mila euro, con una durata compresa tra 36 e 96 mesi.

Per le domande è disponibile il modulo di compilazione sui siti del gestore.

Federconsumatori Emilia Romagna: "Ok ai controlli, ma lo 'sconto' no basta"

Avrebbe voluto una riduzione maggiore del prezzo dei carburanti Federconsumatori Emilia-Romagna che, comunque, apprezza il rafforzamento dei controlli stabilito dal governo italiano nel decreto che mira a contenere i costi dell'energia. "Per prima cosa è importante che il governo abbia nei fatti riconosciuto che il mercato dei carburanti è stato oggetto, in queste settimane, di vergognose manovre speculative. È quindi da apprezzare che siano stati rafforzati i poteri del Garante della concorrenza e del mercato contro le speculazioni sui prezzi, anche se l'entità delle sanzioni previste non appare adeguata", riconosce l'associazione.

"Bene anche il rafforzamento dei poteri ispettivi di Arera, l'Authority dell'energia, che dovrà ricevere tutti i contratti di approvvigionamento del gas entro 15 giorni dalla sottoscrizione, per monitorare prezzi e condizioni, identificando eventuali speculazioni e gli extraprofitti", spiega. "Proprio sui clamorosi extraprofitti delle imprese del settore si è concentrato il Governo, introducendo una tassazione straordinaria sugli stessi, finalizzata, assieme ad una blanda riduzione delle accise, a consentire una riduzione per un mese dei prezzi alla pompa di 0,25 centesimi al litro, sia per la benzina che per il diesel. Una misura non in linea con le attese", ammette Federconsumatori, che aveva chiesto si raggiungessero cifre più elevate.

Le reazioni dei benzinai dell'Emilia Romagna: "Il boom dei prezzi danneggia anche noi"

Prima che arrivasse il decreto legge del governo e il tagli delle accisi, non solo gli automobilisti, ma anche i gestori delle pompe di benzina hanno protestato per l'impennata del costo dei carburanti. "Il prezzo di vendita alla pompa, in modalità self-service, tuttora supera abbondantemente i due euro al litro, sia per benzina che gasolio, nonostante in questi ultimi giorni ci sia stata una parziale diminuzione dei prezzi. Gli aumenti penalizzano insieme all'utenza anche i gestori. Il guadagno del gestore per litro di carburante rimane sempre lo stesso, nonostante gli aumenti", ha assicurato la Figisc-Confcommercio dell'Emilia-Romagna.

Peraltro, l'impennata dei prezzi ha provocato una contrazione dei consumi. "Questo eccezionale e ingiustificato aumento del prezzo sta provocando evidentemente una forte contrazione dei consumi e contestualmente un aumento del costo dei carichi di approvvigionamento del carburante a carico dei gestori degli impianti, che sono conseguentemente in forte difficoltà e chiedono ai proprietari delle stazioni di servizio, compagnie petrolifere comprese, il congelamento del pagamento delle forniture fra un carico e l'altro di carburante", ha spiegato l'associazione.