Calanchi patrimonio Unesco: candidati 7 siti nell'Appennino dell'Emilia Romagna

La proposta della giunta regionale ora sarà inviata per l'ok al ministero della Transizione ecologica

Una passeggiata nel parco dei Gessi bolognesi e calanchi dell'Abbadessa

Una passeggiata nel parco dei Gessi bolognesi e calanchi dell'Abbadessa

Bologna, 19 gennaio 2022 - Dopo i portici di Bologna, designati patrimonio dell'umanità, anche i 'gessi' dell'Appennino potrebbero entrare a far parte del patrimonio Unesco. La giunta regionale dell'Emilia Romagna ha infatti approvato la proposta di candidare i sette siti delle aree carsiche e gessose dell'Appennino emiliano-romagnolo alla World Heritage List.

Gessi patrimonio Unesco: i passaggi

A questo punto la proposta e il relativo dossier saranno inviati al ministero della Transizione ecologica che dovrà condividerlo e trasmetterlo all'Unesco. La dizione corretta è: 'Carsismo nelle Evaporiti e grotte dell'Appennino settentrionale'.

Le province interessate

I sette siti interessati si trovano nelle province di Reggio Emilia, Bologna, Rimini e Ravenna: sono Alta Valle Secchia, Bassa Collina Reggiana, Gessi di Zola Predosa, Gessi Bolognesi, Vena del Gesso Romagnola, Evaporiti di San Leo, Gessi della Romagna Orientale.  Il progetto, che vede la Regione capofila, coinvolge numerosi enti locali e diversi Enti Parco: il primo proponente è stata la Federazione Speleologica dell'Emilia-Romagna, nel 2016. 

"Un patrimonio geologico"

Barbara Lori, assessora regionale a montagna, parchi, forestazione e programmazione territoriale e paesaggistica, spiega così la candidatura: "E' un'ulteriore testimonianza del valore del nostro 'sistema naturale' che racchiude diversi siti, in diverse parti della regione, con grotte, sorgenti saline e fenomeni carsici gessosi unici al mondo. Un vero e proprio patrimonio di natura geologica, traccia straordinaria dell'evoluzione della Terra e opportunità di rilancio anche sotto il profilo turistico e della tutela ambientale e del paesaggio". 

Le cinque aree protette

L'area, dell'estensione di 3.680 ettari (che diventano 8.348 considerando anche le fasce 'tampone'), è tutelata da leggi regionali, nazionali e internazionali. E il 96% del territorio 'cuore' della proposta rientra nella Rete europea Natura 2000 e il 71% è incluso in cinque aree protette: il Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano, il Parco Regionale Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa, il Parco Regionale Vena del Gesso romagnola, il Paesaggio protetto Collina Reggiana e la Riserva Regionale di Onferno istituita nel 1991.