Una situazione straziante, ai limiti della sopportazione umana. Giancarlo Spinelli, il 59enne nato a Cesena e detenuto in carcere in Venezuela, versa in gravi condizioni di salute, come riferiscono i parenti. Spinelli, italo-venezuelano che vive a Caracas dagli anni ‘70, è stato arrestato il 21 febbraio 2024 per terrorismo, tradimento alla patria, traffico d’armi e associazione a delinquere. Aveva l’hobby di trasformare e modificare le armi. È stato portato al penitenziario Helicoide a Caracas e poi al carcere Yare III a Miranda. "Le sue condizioni di salute sono molto gravi e siamo molto preoccupati – dice il cugino di Cesena che porta lo stesso nome del detenuto –. Giancarlo ha problemi di intestino, di pressione alta e ha una protesi a una gamba. In carcere non gli hanno permesso di sottoporsi alla visita medica da lui richiesta. Tempo fa gli ho fatto una videochiamata e stava male. Nei penitenziari venezuelani i detenuti dormono per terra. Non so neppure se sia ancora vivo, perché da giorni non ho più notizie". Fonti diplomatiche hanno confermato ieri che Giancarlo Spinelli è vivo ed è ancora detenuto. Ma c’è un estremo riserbo sulla questione. A gennaio gli è stato fatto un processo e poi è stato trasferito a Yare III. Ora i familiari si sono affidati a un avvocato. "Giancarlo viveva con la moglie – spiega il cugino – la sera del 21 febbraio 2024 hanno fatto irruzione a casa loro le forze speciali venezuelane e hanno arrestato mio cugino. Ma tutte le accuse sono false".
Annamaria Senni