di Giorgio Giannaccini
PORTO POTENZA P. (Macerata)
Uno choc anafilattico dovuto ai farmaci presi poco prima per il mal di gola, avrebbe causato la morte di Alessandro Scocco, un giovane di 34 anni, dipendente in una ditta di stampi e residente a Porto Potenza Picena, in provincia di Macerata. Sul fatto indagano ora i carabinieri della Compagnia di Civitanova, ma sarà l’autopsia a confermare o meno questa prima ipotesi. La tragedia è avvenuta martedì notte: Scocco si trovava all’interno della sua abitazione in via Moro, nello stesso palazzo dove vivono al piano di sotto i suoi zii. Ma intorno alle 22.20 ha accusato un malore ed è sceso nell’appartamento dei familiari per chiedere aiuto.
A quel punto sono stati chiamati i soccorsi del 118, intervenuti con l’ambulanza della Croce Rossa di Porto Potenza e l’automedica da Civitanova. I sanitari hanno subito cercato di rianimare il giovane, che era ormai in arresto cardiaco, ma non purtroppo non c’è stato niente da fare. Alla fine i familiari hanno allertato i carabinieri, e nell’abitazione sono giunti i militari della Compagnia di Civitanova e della caserma di Porto Potenza Picena.
Ad arrivare pure il medico legale, Antonio Tombolini. Secondo una prima ricostruzione, l’ipotesi al momento più accreditata è che la morte sia scaturita per via di uno choc anafilattico, causato dai farmaci che il 34enne aveva preso in giornata. Infatti Scocco non era andato a lavorare perché aveva avvertito un brutto mal di gola. Era rimasto a casa prendendo poi un paio di antidolorifici e un antibiotico. Nel frattempo il sostituto procuratore di Macerata, Rosanna Buccini, ha disposto l’autopsia sul corpo del 34enne che sarà eseguita stamattina, per accertare con le cause del decesso, e ha aperto un fascicolo a carico di ignoti. Fatto sta che la prematura scomparsa di Scocco ha lasciato sgomenta l’intera città. Scocco, che lavorava in un’azienda di Grottazzolina (nel Fermano), è da tutti ricordato come un ragazzo solare e sorridente, con tanti amici e mille interessi. In primis per lo sport: da anni frequentava la palestra Nuova Linea di via Bellini e amava andare in montagna con gli amici dell’associazione Ski.fo.
"Era un ottimo sciatore che poteva far invidia a qualsiasi maestro di sci – ricorda l’amico fraterno Jonathan Bovari -. Ci eravamo visti una decina di giorni fa in spiaggia, e non avrei mai potuto immaginare che quello sarebbe stato il nostro ultimo incontro". Non solo: da ragazzino aveva giocato a calcio e si dilettava a suonare la chitarra, oltreché concedersi un giro in sella alla sua moto. "Una grave perdita per la nostra cittadina", ha scritto sui social la Sacrata Bikers Motoclub di Potenza Picena. Mentre la società di calcio Amatori Porto Potenza "si stringe intorno alla famiglia Scocco". Il giovane lascia il padre Paolo, la mamma Daniela, gli zii e i cugini.