Per approfondire:
Rimini, 5 agosto 2022 - "Se non fai il bravo, non ti mando in colonia...". Bastava quella minaccia, a far smettere piagnistei e capricci. C’è stato un tempo in cui i bambini di mezza Italia ’scoprivano’ il mare grazie alle estati trascorse nelle colonie marine. E se la Romagna è diventata la terra delle vacanze degli italiani, lo deve (in parte) alle colonie. Perché tanti di quei bambini, una volta adulti, sono tornati in Riviera e non l’hanno più abbandonata. Il boom del turismo ha le sue radici proprio nelle colonie marine, che abbondavano soprattutto in Romagna. Si arrivò, nell’epoca d’oro delle colonie, a 253 strutture da Marina di Ravenna fino a Cattolica. Cesenatico era la località che poteva vantarne di più (74), ma ne erano presenti tante pure a Cervia (67), Bellaria (44), Riccione (26), senza dimenticare le grandi colonie di Rimini erette negli anni tra le due guerre mondiali. Miramare, Orfeo Bianchi si 'riprende' l'ex colonia Bolognese per 5,2 milioni Oggi di quelle ‘cattedrali’ affacciate sul mare, solo la metà è utilizzata. Molte sono in stato di degrado e abbandono per decenni. Come la Bolognese. La storica colonia di Miramare, a Rimini, Inaugurata nel 1932 (e poi dismessa nel 1977), era diventata ricettacolo di spacciatori e balordi. Fiinalmente la Bolognese avrà una seconda vita. Mercoledì è stata comprata all’asta per 5,2 milioni di euro dall’ albergatore, Orfeo Bianchi, che vuol trasformare l’edificio in un hotel a cinque stelle con suite, piscine interne ed esterne, spa e centro benessere. Da ’rifugi’ per le vacanze estive dei bambini, a mete per i turisti più danarosi. Bianchi non sarebbe il primo a riuscirci. A Cesenatico la famiglia Batani (proprietaria del Grand Hotel di Rimini e altri hotel di lusso) ha trasformato la colonia Veronese nell’hotel a cinque ...
© Riproduzione riservata