Concessioni balneari, Emilia Romagna in pressing sul Governo

L'assessore Corsini: "No a scorciatoie o soluzioni pasticciate"

Concessioni balneari, foto generica

Concessioni balneari, foto generica

Bologna, 22 febbraio 2022 - L'Emilia Romagna continua il pressing sul Governo per la riforma delle concessioni balneari. E avverte: "No a scorciatoie o soluzioni pasticciate", dice l'assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, rispondendo oggi in Assemblea legislativa all'interrogazione del consigliere di Rete Civica, Marco Mastacchi. "Sono fiducioso che la norma approvata la settimana scorsa dal Consiglio dei ministri sia un punto di partenza importante per arrivare a una norma condivisa", ribadisce Corsini, ricordando come negli anni si sono succedute proroghe delle concessioni e la legge del 2018 che ne ha esteso la validità. "Ma una vera e propria riforma del settore non è mai stata fatta", sottolinea.

Il 31 dicembre 2023 è il termine ultimo per le concessioni e il rischio di "avere effetti negativi e deflagranti- avverte Corsini- impone alle Istituzioni di risolvere in via definitiva il tema, senza speculazioni e strumentalizzazioni sulla pelle dei balneari". Per questo, ribadisce l'assessore, "abbiamo chiesto una forte interlocuzione al Governo, avviando un confronto subito, per arrivare entro pochi mesi a una riforma che dia una prospettiva ai lavoratori e alle loro famiglie, senza scorciatoie o soluzioni pasticciate. Su questo c'è l'impegno da parte del ministro".

La riforma, afferma Corsini, "deve contemplare il giusto riconoscimento del valore aziendale, degli investimenti fatti, della professionalità degli operatori, della tutela del lavoro e delle peculiarità costiere e del paesaggio". Inoltre, continua l'assessore, "servirà un adeguato, seppur limitato, periodo transitorio perchè la scadenza di fine 2023 non è adeguata per gli enti locali per procedure così complesse come i bandi".

 In Regione intanto è stato avviato un confronto con associazioni di categoria, sindacati ed enti locali con i quali "abbiamo condiviso un documento unitario di proposta al Governo". Dal canto suo Mastacchi, esorta la Regione Emilia-Romagna a "guidare questo percorso di riforma. Ed è giusto chiedere tempistiche maggiori perchè procedure così veloci possono portare al disastro".

Intanto, mentre in aula si discute delle concessioni balneari, all'esterno della Regione è in corso il presidio organizzato dal comitato che riunisce gli operatori del settore, ma anche tassisti e ristoratori demaniali. "Siamo tutte categorie in pericolo- spiega il presidente del Comitato salvataggio imprese e turismo italiano, Nando Cardarelli- colpiti dalla direttiva Bolkestein, da Uber e dalle multinazionali del delivery che hanno l'obiettivo di concentrare le ricchezze in mano a poche persone. E' un'operazione di alta finanza da parte di strutture sovranazionali". Cardarelli parla anche di "aste organizzate con fini speculativi" sulle  concessioni e sostiene che la riforma del settore finora "non è stata fatta per tenere sulla graticola i  balneari. Quello della Ue è un falso ostacolo, bisogna agire su Roma e soprattutto sull'apparato burocratico che non ha intenzione di metterci in sicurezza".