Concessioni balneari, Bonaccini e Corsini: "Giusti indennizzi agli operatori del settore"

L'accordo raggiunto oggi dal Governo rimanda ai decreti attuativi del dl sulla concorrenza. "C'è un margine per un reale confronto con le Regioni"

Bologna, 26 maggio - “Sulle concessioni balneari è fondamentale trovare un punto di equilibrio tra la tutela della concorrenza prevista dalla normativa europea e quella altrettanto legittima dei diritti degli operatori del settore, che non può che passare da giusti indennizzi che tengano conto del valore reale delle imprese”. E’ chiara la posizione del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e dell'assessore al Turismo, Andrea Corsini in merito all'accordo raggiunto nella maggioranza che sostiene il Governo, accordo che rimanda ai decreti attuativi del disegno di legge sulla concorrenza la definizione dell'importo degli indennizzi per le concessioni demaniali marittime.

Concessioni balneari: una spiaggia dell'Emilia Romagna
Concessioni balneari: una spiaggia dell'Emilia Romagna

I due amministratori tengono, dunque, alta l'attenzione sulla necessità che gli indennizzi siano adeguati, un tema che da mesi agita le categorie dei balneari, in particolare sulla Riviera romagnola. A Roma, l’intesa è stata trovata oggi, dopo l'incontro tra le forze di maggioranza. L’obiettivo è andare in Aula con il testo definitivo lunedì.

Nel provvedimento, si delega l'esecutivo a varare, entro sei mesi, decreti delegati "volti a riordinare e semplificare la disciplina in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali, per finalità turistico-ricreative e sportive, ivi incluse quelle affidate ad associazioni e società senza fini di lucro, con esclusione delle concessioni relative ad aree, strutture e infrastrutture dedicate alla cantieristica navale, all'acquacoltura e alla mitilicoltura".

Bonaccini e Corsini: "Indennizzi siano decisi dopo confronto con le Regioni"

“Vogliamo interpretare questa scelta, avallata da tutte le forze di maggioranza – commentano i due amministratori -, come una apertura a un ragionamento pratico, concreto e onesto su quali e quanti debbano essere gli indennizzi per i titolari degli stabilimenti balneari”.

“Abbiamo condiviso con i Comuni costieri e le associazioni di categoria – spiegano - una serie di parametri che sembravano, inizialmente, essere stati recepiti dal Governo, per poi però non trovare spazio nel provvedimento approvato a fine febbraio dal Consiglio dei ministri. Quest'ultima decisione dell'esecutivo di rimandare la partita ai decreti attuativi lascia il margine per un reale confronto con le Regioni, per fare in modo che questa importante riforma rispetti le specificità e le vocazioni dei territori”.