Coronavirus 3 maggio 2021 in Emilia Romagna: bollettino covid di oggi. Dati e contagi

Sono 641 i nuovi positivi in regione, il 5,8% dei tamponi processati. I numeri più alti nelle province di Bologna, Modena e Reggio. L'età media è di 34 anni. Tornano a salire i ricoveri. Riaperture, Viale: "Rischio accettabile"

Il Covid in Emilia Romagna: la curva epidemica

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Bologna, 3 maggio 2021 - Come ogni lunedì calano i contagi in Emilia Romagna, che si allontanano da quota mille. Quasi dimezzato il rapporto tra nuovi positivi e test. Il bollettino sul coronavirus di oggi, 3 maggio, registra 641 casi (ieri 950), il 5,8% degli 11.062 tamponi processati nelle ultime 24 ore. Ad ogni modo, la Regione precisa che la percentuale non è indicativa dell’andamento generale visto il numero di esami effettuati, che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Dati nazionali 

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Purtroppo si contano altre 10 vittime del virus e tornano ad aumentare i ricoveri: i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 219 (+2 rispetto a ieri), 1.687 quelli negli altri reparti Covid (+17)

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Coronavirus Italia: dati e tabella delle regioni

Sono ancora in calo i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, 5.948, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 9.148. Sono invece le 256 vittime in un giorno (ieri 144).

Sono 121.829 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati, mentre ieri i test erano stati 156.872. Il tasso di positività è del 4,9%% (ieri era al 5,8%).

I pazienti ricoverati terapia intensiva per il Covid in Italia sono 2.490, in calo di 34 unità rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri sono stati 121 (ieri 109). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 18.395 persone, in aumento di 50 unità rispetto a ieri.

Con i 13.038 registrati ufficialmente nelle ultime 24 ore i guariti dal Covid-19 e dimessi in Italia superano i 3 milioni e mezzo. Sono esattamente 3.505.717.

Le regioni in cui si contano più contagi nelle ultime 23 ore sono la Campania (959), la Sicilia (734) e il Lazio (661).

Covid Emilia Romagna, tutti i dati

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia Romagna si sono registrati 371.776 casi di positività. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 6.487 tamponi molecolari, per un totale di 4.435.642. A questi si aggiungono anche 4.575 tamponi rapidi.

Dei 641 nuovi contagiati, 282 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 185 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 364 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 34,1 anni.

Sui 282 asintomatici, 215 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 6 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 8 con gli screening sierologici, 1 tramite i test pre-ricovero. Per 52 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

Il Covid in Emilia Romagna: la curva epidemica
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Il coronavirus nelle province dell'Emilia Romagna

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 161 nuovi casi, seguita da Reggio Emilia (111) e Modena (108); poi Rimini (70), Cesena (61), Forlì (42), Ravenna (39) e Piacenza (27); quindi il Circondario Imolese (9), Parma (7), e infine Ferrara (6).

Covid Bologna: oggi 161 casi

Dei 161 nuovi casi di positività in provincia di Bologna, 81 hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, 34 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 2 attraverso i test per categoria, mentre è in corso l’indagine epidemiologica per 44.

Tra i 161 nuovi contagi, 138 sono sporadici e 23 sono inseriti in focolai. Nessun caso è importato dall’estero né da da altre Regioni.

Emilia Romagna, 10 morti di Covid nelle ultime 24 ore

Purtroppo, si registrano 10 nuovi decessi: 1 a Parma (un uomo di 70 anni); 1 nella provincia di Reggio Emilia (una donna di 89 anni); 3 nella provincia di Modena (tre uomini, uno di 79 e due di 86 anni); 1 in provincia di Bologna (un uomo di 86 anni); 1 nella provincia di Ferrara (un uomo di 84 anni); 1 in provincia di Ravenna (una donna di 93 anni); 1 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 64 anni). Si segnala inoltre il decesso, diagnosticato dall’Ausl di Ferrara, di una donna di 92 anni residente nella provincia di Rovigo. Nessun decesso nelle province di Piacenza e Rimini.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.916.

Aumentano i casi attivi di Covid-19

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 391 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 316.859.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 42.001 (+240 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 40.095 (-221), il 95,4% del totale dei casi attivi.

In crescita ricoveri e terapie intensive

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 219 (+2 rispetto a ieri), 1.687 quelli negli altri reparti Covid (+17).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 9 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 17 a Parma (+1), 29 a Reggio Emilia (invariato), 34 a Modena (+1), 56 a Bologna (-1), 11 a Imola (invariato), 23 a Ferrara (invariato), 13 a Ravenna (+1), 6 a Forlì (invariato), 6 a Cesena (invariato) e 15 a Rimini (invariato).

Emilia Romagna, la mappa dei contagi

I casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono alla provincia in cui è stata fatta la diagnosi, sono così distribuiti: 23.067 a Piacenza (+27 rispetto a ieri, di cui 12 sintomatici), 26.426 a Parma (+7, di cui 3 sintomatici), 45.144 a Reggio Emilia (+111, di cui 48 sintomatici), 63.360 a Modena (+108, di cui 80 sintomatici), 79.413 a Bologna (+161, di cui 81 sintomatici), 12.333 casi a Imola (+9, di cui 4 sintomatici), 22.662 a Ferrara (+6, di cui nessun sintomatico), 29.421 a Ravenna (+39, di cui 24 sintomatici), 16.138 a Forlì (+42, di cui 30 sintomatici), 18.739 a Cesena (+61, di cui 45 sintomatici) e 35.073 a Rimini (+70, di cui 32 sintomatici).

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 2 casi, positivi a test antigenico ma non confermati dal tampone molecolare.

Vaccini, in Emilia Romagna somministrate 1.728.140 dosi

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dai 65 anni in su.

Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 1.728.140 dosi; sul totale, 576.144 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Riaperture, Viale: "Rischio accettabile"

A seguito delle riaperture l'indice Rt "risalirà. Ma è tutto a carico di una popolazione più giovane, che non fa una malattia grave, è un rischio accettabile". A dirlo è Pierluigi Viale, infettivologo del Policlinico Sant'Orsola di Bologna, intervenuto nei giorni scorsi a un webinar organizzato dall'Osservatorio economico e sociale 'Riparte l'Italia'.

Al momento contro il Covid "manca una terapia facile a domicilio". E anche sui monoclonali "c'è ancora molto da studiare", perché per chi è immunodepresso "possono essere utili", mentre negli altri pazienti "non c'è lo stesso risultato", spiega ancora Viale.

Il covid in realtà è di fatto "due malattie che si mischiano - sottolinea l'infettivologo - inizia con una carica virale, poi la risposta infiammatoria, che fisiologicamente fa guarire dalla malattia, nel 5-6% dei casi è una risposta disregolata in eccesso, che genera una tempesta immunologica che porta il paziente verso forme più gravi". La risposta infiammatoria, spiega Viale, "è necessaria per combattere la malattia e non va tarpata nelle fasi iniziali, ma se la risposta è eccessiva bisogna individuare il momento giusto per intervenire. È come se uno si trova le formiche in casa e per sconfiggerle usa il bazooka".

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