BENEDETTA CUCCI
Cosa Fare

Le Giornate Fai 2025: cosa visitare in Emilia-Romagna

Si svelano palazzi, giardini e chiese, ma anche castelli, biblioteche e borghi in tutta la regione. La guida e l’elenco dei luoghi e aprono straordinariamente in questi giorni

La capanna di Palazzo Milzetti a Faenza e il museo Virgola a Bologna

La capanna di Palazzo Milzetti a Faenza e il museo Virgola a Bologna

Bologna, 22 marzo 2025 – “Luoghi assolutamente da non perdere?”: impossibile rispondere a questa domanda per Carla Di Francesco, presidente del Fai-Emilia Romagna, nel presentare le Giornate Fai di Primavera che tornano oggi e domani, sabato 22 e domenica 23 marzo. I luoghi del Fai, il Fondo per l’Ambiente Italiano che quest’anno compie 50 anni e 33 edizioni della preziosa manifestazione, sono tutti eccezionali.

I gioielli da non perdere / FOTO

Cosa visitare e dove andare

La visita alla Certosa di Parma non può essere in competizione con il Rifugio Antiaereo di Cesena o con la casa di Cesare Maltoni a San Lazzaro di Savena di Bologna. Ognuno dei 54 luoghi selezionati è sempre un’esperienza per scoprire o riscoprire qualche angolo del territorio e del patrimonio culturale regionale tra borghi, chiese, castelli, biblioteche, palazzi storici, luoghi di ricerca e innovazione, di archeologia industriale, di natura, case private, botteghe e luoghi di antichi mestieri. Ma certamente, ognuno potrà farsi un personale itinerario, consultando il sito fondoambiente.it, sezione Emilia Romagna, per scoprire tutte le proposte nelle varie città.

Colpiscono alcuni luoghi, per la loro particolarità, a cominciare dal ‘Museomarionannivirgola’ a Bologna, un affascinante palazzo del ‘700 che ospita il museo virgola, fondato dal maestro Mario Nanni e continuando sulla via Emilia a Castel Bolognese col Museo all’aperto Angelo Biancini, itinerario delle opere uno dei più significativi scultori figurativi italiani del Novecento. A Faenza si scopre la Capanna Rustica del giardino di Palazzo Milzetti, una rarissima testimonianza di arredo di giardino romantico, documentazione delle cultura faentina di metà ‘800; a Cesena l’Officina dell’Arte, un tempo adibita alla lavorazione del ferro oggi spazio espositivo, a Predappio le ex Gallerie Caproni, a Forlì Palazzo Merlini con le opere di Gelice Giani, a Codigoro l’Oasi di Canneviè e Porticino, nei pressi del Lido di Volano, a Ravenna la chiesa di Santa Giustina, unica di forma circolare in città e ripresa da Michelangelo Antonioni nel film ‘Deserto rosso’. Eccoci a Modena con la Chiesa di San Domenico che ha da pochissimo riaperto dopo i lunghi lavori seguiti al terremoto del 2012. A Reggio Emilia da vedere Il Mauriziano, antica villa nel cuore del Parco del Rodano costruita dallo zio di Ludovico Ariosto, che qui trascorreva le estati. A Parma la cinquecentesca Chiesa di San Luca agli Eremitani, spogliata delle opere d’arte dall’occupazione napoleonica, e da tempo in stato di abbandono come anche la Chiesa di San Bartolo a Ferrara, che si può visitare. “Non abbiamo voluto tacere sugli abbandoni – ha detto la presidente Di Francesco – perché nonostante tutto, anche questi luoghi sono diventati posti del cuore”.