Sagre novembre 2021 in Emilia Romagna: alla scoperta dei profumi autunnali

Dal tartufo al formaggio di Fossa all'olio nuovo, sono tante le occasioni per degustare le specialità della nostra regione: ecco il calendario

Formaggio di Fossa e tartufo nelle sagre di novembre in Emilia Romagna

Formaggio di Fossa e tartufo nelle sagre di novembre in Emilia Romagna

Bologna, 1 novembre 2021 - Novembre, tempo di cieli plumbei, nebbie mattutine e del primo freddo pungente. Il meteo inviterebbe a rintanarsi in casa con plaid e tisana calda, tuttavia, se si vince la pigrizia e si fa una capatina all’aria aperta, può capitare di sentire profumi e sapori deliziosi. Il profumo dell’olio nuovo, ad esempio, ma anche quello del tartufo, tesoro pregiato di cui il nostro sottobosco abbonda. Il gusto deciso del vino novello e quello del formaggio appena estratto dalle fosse di stagionatura. A questi prodotti - che dominano la cucina locale e sono all’origine di alcuni fra i piatti più apprezzati della tradizione emiliano-romagnola - sono dedicate le sagre previste nei weekend di novembre. È un gradito ritorno, quello degli eventi mangerecci, dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia.

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Formaggio di Fossa: dove gustarlo

Gli amanti del formaggio di fossa – le cui origini risalgono al 1400, quando i contadini romagnoli, per difendersi dai saccheggi, erano soliti nascondere le provviste nelle fosse scavate nella roccia arenaria – possono scegliere fra almeno tre iniziative, tutte nell’entroterra: Fossa, tartufo e Venere a Mondaino (Rn), la fiera del formaggio di fossa a Talamello (Rn) e quella di Sogliano al Rubicone (Fc). Prevista il 21 e il 28 novembre prossimi, ‘Fossa, tartufo e venere’ è la mostra-mercato del tartufo bianco pregiato e del formaggio di fossa che coinvolge l’intero borgo di Mondaino. Nei giorni della manifestazione, infatti, sarà possibile visitare, oltre alle fosse scavate nel castello di Mondaino, anche il museo paleontologico e la mostra delle maioliche mondainesi in via Levante.

Per le strade della cittadina, inoltre, saranno presenti numerosi artigiani. La fiera del formaggio di fossa di Talamello (Rn) si terrà domenica 14 e domenica 21 novembre: è un’ottima occasione per rimanere stupiti davanti al colore ambrato delle arenarie, che per mesi hanno conservato quel prezioso segreto che il poeta santarcangiolese Tonino Guerra definì ‘ambra di Talamello’. Tanti i momenti di festa previsti, dall’aperitivo in musica alle miniguide condotte dagli studenti del posto. Anche la fiera del formaggio di fossa di Sogliano al Rubicone (Fc), prevista nelle ultime due domeniche di novembre e la prima domenica di dicembre, avviene in coincidenza con la tradizionale apertura delle fosse (il 25 novembre di ogni anno) ed è arricchita da numerose iniziative collaterali: mostre, spettacoli teatrali, convegni, attività per bambini e concerti. Lungo le strade è possibile degustare e acquistare non solo il formaggio di fossa della zona (presidio Dop dal 2009), ma anche altri tipici prodotti del territorio soglianese: il savor, la saba, il miele, i salumi e le teglie in argilla di Montetiffi (ideali per la cottura della piadina).

Le sagre al profumo dell'olio d'oliva

Tra le sagre al profumo di olio d’oliva occorre segnalare la fiera dell’oliva e dei prodotti oleari (a Coriano, nel Riminese, domenica 21 e 28 novembre) e la 62esima edizione della sagra dell’ulivo e dell’olio di Brisighella (Ra), domenica 28 novembre. La prima è una mostra mercato di prodotti alimentari di vario genere, con degustazioni olearie e vinicole e stand gastronomici tipici. L’offerta, già appetitosa, è ulteriormente arricchita da esposizioni di artigianato tipico, mostre sulla civiltà contadina romagnola, dibattiti, conferenze e intrattenimento musicale. La seconda, nota ormai in tutta la regione, nasce per celebrare la coltivazione dell’ulivo, che in terra brisighellese risale a tempi antichissimi: già in epoca romana, infatti, l’ulivo cresciuto da queste parti era conosciuto, apprezzato e valorizzato. Protagonista della manifestazione è il ricercato olio extravergine Dop, il ‘Brisighello’, varietà autoctona presente sul territorio in misura mai inferiore al 90%. Ma l’evento può essere una ghiotta occasione per gustare anche il raffinato olio ‘Nobildrupa’, fresco di molitura.

Tartufo, il re dell'autunno

Che sia bianco o nero, il tartufo è un autentico re della tavola autunnale: in regione sono tante le occasioni in cui può essere gustato o, semplicemente, annusato. Il suo inconfondibile profumo fa da sfondo, infatti, a Tartòfla, fiera internazionale del tartufo bianco di Savigno, frazione del comune di Valsamoggia: nei giorni 1, 6, 7, 13, 14, 20 e 21 novembre, il centro storico del paese si trasforma in un incantevole scenario, dov’è possibile visitare la mostra mercato del tartufo con espositori locali e nazionali.

Nell'area dedicata alla ristorazione di qualità è possibile degustare menu a base di tartufo e svariate proposte di street food. Da non perdere la passeggiata alla scoperta delle botteghe storiche, dei banchi allestiti dai produttori agricoli e del suggestivo mercatino del vecchio e del riuso. Chi preferisce il tartufo nero può optare per la storica festa del tartufo nero di Fragno, frazione di Calestano (Pr), pittoresco comune della Val Baganza. Tenutasi anche nell’anno pandemico, la manifestazione festeggia quest’anno il trentennale e si chiuderà domenica 7 novembre. Chi rimane in Romagna potrà segnare sul calendario la data di domenica 21 novembre: a Brisighella, infatti, è prevista la sagra di ‘Sua maestà il tartufo’, il prodotto più nobile della collina faentina. Durante l’evento il caratteristico tubero sarà in vendita sia nella varietà del bianco autunnale, capace di emanare un profumo particolarmente intenso, sia in quella di colore nero, meno profumata, ma ugualmente apprezzabile. I ristoranti del centro storico prepareranno ricette a base di tartufo e sarà possibile incontrare i tartufai della valle del Lamone.