Covid 19 giugno 2021: bollettino coronavirus di oggi in Emilia Romagna. Zero morti

Nessuna vittima in tutta la regione e 93 nuovi casi, con un tasso di positività dello 0,4%. Calano anche i ricoveri sia nelle terapie intensive sia nei reparti non critici

Covid 19 giugno 2021: il bollettino di oggi in Emilia Romagna

Covid 19 giugno 2021: il bollettino di oggi in Emilia Romagna

Bologna, 19 giugno 2021 - Sono 93 i nuovi casi di coronavirus registrati in regione, in lieve aumento rispetto ai 71 di ieri. ma il dato davvero importante arriva dal fronte delle vittime: nessun morto legato al coronavirus è stato registrato in regione nelle ultime ore. Un elemento storico, che rende bene l'idea della netta discesa della curva. Il monitoraggio di Cts e Iss di ieri ha registrato una variazione in aumentro dell'indice Rt di trasmissibilità regionale che passa allo 0,64 al 0,68. Un aumento che non preoccupa anche perché il dato dell'incidenza resta sotto controllo.

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Covid: i numeri in Italia

Sono 1.197 i nuovi contagi in Italia (ieri erano stati 1.147). I morti registrati nelle ultime 24 ore sono 28. I tamponi fatti da ieri sono stati 249.988, con un tasso di positività che rimane stabile allo 0,5%. Diminuiscono i ricoverati con sintomi, 176 in meno, per un totale di 2.504 persone, e calano anche i ricoveri in terapia intensiva, 22 in meno, per un totale di 394 persone. I guariti sono 4.087, in tutto 4.035.692 da inizio pandemia.

Sono 394 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, con un calo di 22 rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 10 (ieri erano stati 11). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.504, in calo di 176 unità rispetto a ieri. 

Coronavrius: i dati in Emilia Romagna

Sono stati circa 24.200 i tamponi processati nelle ultime 24 ore in regione, e soltanto lo 0,4% di questi è stato trovato positivo, con 93 nuovi casi (39 dei quali asintomartici). I casi attivi sono ora 5.762, 232 in meno di ieri e si registrano anche 325 guariti. Calano i ricoveri sia nelle terape intensive (-1) sia nei reparti di area medica (-13). L’età media dei nuovi positivi di oggi è 36,7 anni. 

La situazione dei contagi nelle province vede Parma con 27 nuovi casi e Modena (18); poi Bologna (15) e Cesena (7), quindi Ravenna (6), Piacenza (6), Reggio Emilia (6) e Forlì (4). Seguono Ferrara, con 2 nuovi casi, Imola (1) e infine Rimini (1).

I ricoveri

Sono 233 i ricoveri nei reparti non critici, 13 in meno di ieri. Nelle terapie intensive ci sono 39 malati, uno in meno di ieri: nessuno a Piacenza (come ieri), 5 a Parma (+1), 3 a Reggio Emilia (-1), 8 a Modena (come ieri), 14 a Bologna (-1), 1 a Imola (numero invariato rispetto a ieri), 2 a Ferrara (come ieri), nessuno a Ravenna e Forlì (come ieri), 2 a Cesena (invariato) e 4 a Rimini (invariato).

La mappa per provincia

Ecco come sono distribuiti i 93 nuovi casi: 6 a Piacenza (di cui 2 sintomatici), 27 a Parma (di cui 11 sintomatici), 6 a Reggio Emilia (di cui 3 sintomatici), 18 a Modena (di cui 16 sintomatici), 15 a Bologna (di cui 7 sintomatici), 1 caso a Imola (sintomatico), 2 a Ferrara (entrambi sintomatici), 6 a Ravenna (di cui 5 sintomatici), 4 a Forlì (tutti sintomatici), 7 a Cesena (di cui 6 sintomatici) e 1 a Rimini (sintomatico).

Vaccino covid

Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 3.414.472 dosi; sul totale, 1.216.779 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosi somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna vaccinale: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/.

La prenotazione del vaccino dai 12 anni in su

In Emilia Romagna nei giorni scorsi si sono aperte, con finestre scaglionate le prenotazioni per i ragazzi tra i 12 e i 19 anni, per i 30-39enni e per i 25-29enni. Da mercoledì, 16 giugno, agende aperte per i 20-24enni, con la possibilità di prenotarsi che resterà sempre aperta a partire dalla data di sblocco delle finestre, per consentire a tutti coloro che lo vorranno di ricevere il vaccino.

Covid Bologna

Le vaccinazioni anti covid fanno spazio al concorso pubblico di Operatore Socio-sanitario che si svolgeranno all'Unipol Arena di Casalecchio, che è anche hub vacinale. I 1983 cittadini prenotati all'Unipl Arena tra il 21 al 24 giugno sono stati definiti nuovi appuntamenti presso altre sedi, con date e orari che sono stati loro comunicati via sms o attraverso chiamata telefonica. 

Tra questi, i 606 cittadini che hanno ricevuto la prima dose di vaccino il 5, il 7 o l’8 aprile presso la Palestra Galilei a Casalecchio sono stati riprogrammati alla Casa della Salute di Casalecchio in una nuova data e ad un nuovo orario (pomeridiano), comunicato attraverso le modalità sopra descritte. 

Mentre, per le 1.377 persone che hanno ricevuto la prima dose in Unipol Arena il 18, il 19 o il 20 maggio le vaccinazioni sono state riprogrammate all’hub vaccinale dell’ospedale Maggiore o della Fiera, in questo caso senza modificare la data. 

Durante le quattro giornate in cui Unipol Arena sarà sede di concorso, i cittadini troveranno comunque in loco un funzionario che, provvisto degli elenchi di tutti i cittadini riprogrammati, potrà dare loro indicazioni qualora non abbiano recepito la comunicazione data.

Visite in ospedale, nuove regole in Emilia Romagna

Si alle visite negli ospedali, ma con numero di visitatori contingentato e rimodulazione delle fasce orarie di visita. La situazione contagi da coronavirus migliora e l'Emilia Romagna è pronta a rivedere le regole per gli accompagnatori e i visitatori nelle strutture ospedaliere. Il tutto nella massima sicurezza, ma permettendo a degenti e pazienti di avere al proprio fianco le persone più care.

Consentendo anche a caregiver e volontari di svolgere le proprie attività nella maniera più semplice. L'eccezione è rappresentata dal fatto che queste norme non si applicano ai pazienti che accedono in ospedale per prestazioni già programmate o che si recano al Pronto soccorso: per loro sono previsti differenti percorsi specifici. Per quanto riguarda i reparti non Covid, è garantito l'accesso a un solo visitatore per paziente, nel rispetto dei protocolli di sicurezza: una autodichiarazione servirà a registrare l'eventuale presenza della certificazione verde.

Nei reparti con degenti positivi al Covid-19, dove di norma non sono ammesse visite, lì dove autorizzate dalle direzioni sanitarie potranno preferibilmente accedere persone che possano esibire una certificazione vaccinale o di avvenuta guarigione e comunque solo con il ricorso a rigide regole e strumenti di protezione. Restano ovviamente valide tutte le misure igienico-comportamentali basilari attualmente vigenti: dall'uso della mascherina all'igienizzazione delle mani, dalla misurazione della temperatura alla gestione dei flussi con entrate e uscite separate e l'ausilio di soluzioni informatiche per il monitoraggio degli accessi. Oltre alle consuete attività di informazione attraverso manifesti, poster e depliant, è confermato il bollino, o analogo sistema di identificazione, che il visitatore appone a vista per segnalare il proprio status e facilitare cosi' le operazioni di controllo all'accesso dei reparti o nelle aree di attesa. La permanenza nelle aree comuni, dalle sale di attesa alle zone ristoro, e' concessa solo per il tempo strettamente necessario.

"Abbiamo sempre messo le persone al centro dei nostri percorsi di cura – afferma l'assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini - e in questi mesi di diffusione del virus limitare ai pazienti la possibilità di vedere i loro cari è stata per noi una decisione sofferta ma necessaria per garantire la sicurezza di tutti. Ora che l'andamento dei contagi ce lo consente, abbiamo modificato molte delle norme, per consentire a chi è ricoverato di avere vicino le persone a cui tiene e che possono permettergli di affrontare la degenza con uno spirito sicuramente più favorevole alla guarigione." "E' importante però rimarcare che questi allentamenti non significano un 'libera tutti' - conclude Donini -, non possiamo permettercelo proprio ora che la campagna vaccinale e' entrata nella fase clou e iniziamo finalmente a vedere la fine della pandemia".

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