Covid 28 luglio 2022 in Emilia Romagna, il bollettino: 5.996 contagi e 22 morti

Salgono i ricoveri nelle terapie intensive (+3) e calano i ricoveri ordinari (-84). Il report Gimbe: scendono i nuovi casi (-25% in una settimana) ma non decolla la campagna della quarta dose. Il presidente Cartabellotta: "Bisogna prepararsi in vista dell'autunno-inverno"

Bologna, 28 luglio 2022 - Sfiorano quota 6 mila i nuovi casi di oggi, con un'impennata rispetto ai 4.187 di ieri: il bollettino ne registra 5.996, ma bisogna ricordare che questo totale comprende il recupero dei dati della provincia di Piacenza, Parma e Reggio Emilia dei giorni scorsi, non conteggiati a causa di problemi tecnici ai sistemi informatici. I tamponi analizzati sono 20.367, sia molecolari che antigenici e il tasso di positività è del 29,4%. Le vittime collegate alla pandemia sono oggi 22, anche se alcune sono riferite ai giorni scorsi, ieri erano 23.

Covid Emilia Romagna oggi, il bollettino del 29 luglio 2022. Contagi e morti

I dati aggiornati del bollettino Covid di oggi
I dati aggiornati del bollettino Covid di oggi

I bollettini: VenetoMarche Italia

I pazienti emiliano-romagnoli ricoverati nelle terapie intensive sono 48 (+3 rispetto a ieri, +6,7%), l’età media è di 62,8 anni. Per quanto riguarda i pazienti curati negli altri reparti Covid, sono 1.693 (-84 rispetto a ieri, -4,7%), età media 76,1 anni.

I casi attivi di infezione, cioè i malati effettivi, sono 75.079 (+22). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi o prive di sintomi, sono complessivamente 73.338 (+117), 97,7% del totale dei casi attivi.

Le persone guarite sono 5.938 in più rispetto a due giorni fa e raggiungono quota 1.653.444.

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Bollettino Italia 28 luglio 2022

Sono 60.381 i nuovi casi di Covid da ieri in Italia e 199 i morti. In totale da inizio pandemia i casi salgono a 20.898.059 mentre i decessi salgono a 171.638.  

Da ieri sono 88.425 i dimessi/guariti mentre sono 27.798 in meno gli attuali positivi. Sono 183 in meno i ricoverati con sintomi per un totale di 10.911 mentre sono 18 in meno i pazienti in terapia intensiva, per un totale di 406, con 49 ingressi del giorno. Il tasso di positività è al 20,4% con 296.304 tamponi effettuati.

Contagi oggi Emilia Romagna

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.745.986 casi di positività, 5.996 in più rispetto a ieri, su un totale di 20.367 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 8.898 molecolari e 11.469 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 29,4%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 48,7 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Reggio Emilia con 1096 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 196.799) seguita da Parma (1093 su 146.572) e Bologna (975 su 360.854), poi Ravenna (530 su 164.387), Piacenza (499 su 88.323) e Ferrara (407 su 123.468) quindi Rimini (385 su 164.805), Modena (355 su 267.080), Cesena (254 su 97.965) e Forlì (240 su 81030) e, infine il Circondario Imolese con 162 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 54.703. Come anticipato, i dati di Piacenza, Parma e Reggio Emilia comprendono il recupero dei nuovi positivi non registrati nei giorni scorsi a causa di problemi informatici.

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Morti covid Emilia Romagna del 28 luglio 

Il bollettino di oggi registra 22 decessi, alcuni dei quali dei giorni scorsi: 4 in provincia di Piacenza (una donna di 95 anni e 3 uomini di 76, 87 e 90 anni), 3 in provincia di Parma (una donna di 100 anni e due uomini di 66 e 95 anni), 4 in provincia di Reggio Emilia (due donne di 86 e 97 anni e due uomini di 81 e 83 anni), 2 in provincia di Modena (una donna di 89 anni e un uomo di 98 anni), 1 in provincia di Ferrara (un uomo di 88 anni), 2 in provincia di Ravenna (due uomini di 91 e 93 anni), 4 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 76 anni nel forlivese, il cui decesso è stato registrato dalla Ausl di Ravenna e poi una donna di 100 anni e due uomini di 95 e 98 anni tutti nel cesenate), 2 in provincia di Rimini (2 uomini di 87 e 88 anni). Non si registrano decessi nelle province di Bologna e nel Circondario Imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 17.463.

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Il monitoraggio Gimbe

Continua la discesa dei nuovi casi (-25% in 7 giorni), rallenta l'aumento di ricoveri ordinari (+1,4%, rispetto al +12,9% del monitoraggio di giovedì scorso) e delle terapie intensive (+5,1%, a fronte del +10,1% rilevato la settimana precedente), mentre restano ancora in crescita i morti (+23,8%). Lo rileva la fondazione Gimbe nel consueto monitoraggio settimanale.

I dati aggiornati del bollettino Covid di oggi
I dati aggiornati del bollettino Covid di oggi

In particolare, nella settimana compresa tra il 20 e il 26 luglio, si registra - rispetto a quella precedente - una diminuzione di nuovi casi (473.820 vs 631.693) a fronte di un aumento dei decessi (1.019 vs 823). In calo anche i casi attualmente positivi (1.395.433 vs 1.452.941) e le persone in isolamento domiciliare (1.383.875 vs 1.441.553); ancora in crescita i ricoveri con sintomi (11.124 vs 10.975) e le terapie intensive (434 vs 413). 

"Flessione dei nuovi casi per la seconda settimana consecutiva"

"Per la seconda settimana consecutiva - dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - il numero dei nuovi casi settimanali registra una flessione (-25% rispetto alla settimana precedente). Nella settimana 20-26 luglio i nuovi casi si attestano oltre quota 473 mila, con una media mobile a 7 giorni che sfiora i 68 mila casi al giorno". In particolare nella settimana 20-26 luglio in tutte le Regioni si registra una diminuzione percentuale dei nuovi casi; rispetto alla settimana precedente, in tutte le Province si rileva una diminuzione dei nuovi casi

La quarta dose

Per quanto riguarda la quarta dose - si legge nel report - al 27 luglio, sono state somministrate 2.139.397 quarte dosi, con una media mobile di 51.815 somministrazioni al giorno, in lieve aumento rispetto alle 44.169 della scorsa settimana (+17,3%), ma la campagna non decolla e rimane ancora molto lontano il target di 100 mila somministrazioni fissato dalle linee di indirizzo dell'Unità per il completamento della campagna vaccinale.

In base alla platea ufficiale (16.538.230 persone di cui 6.148.340 della fascia 60-69 anni, 5.053.186 della fascia 70-79 anni, 2.918.641 di over 80, 2.329.964 di pazienti fragili e persone immunocompromesse e 88.099 di ospiti delle RSA che non ricadono nelle categorie precedenti), aggiornata al 13 luglio, il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 12,9% con nette differenze regionali.

"Investire sui sistemi di aerazione e ventilazione in vista dell'autunno"

"Mentre la discesa dei nuovi casi prosegue sostenuta - spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - i ricoveri in area medica e in terapia intensiva non hanno ancora raggiunto il picco e soprattutto i decessi continuano ad aumentare, documentando, indirettamente, che il numero reale di casi è molto più elevato di quelli noti alle statistiche ufficiali. Se da un lato è difficile prevedere gli scenari futuri, dall'altro è possibile definire alcune ragionevoli certezze. Innanzitutto, con l'arrivo della stagione autunno-inverno assisteremo verosimilmente ad un nuovo aumento della circolazione virale che, in assenza di investimenti sui sistemi di aerazione e ventilazione nei locali al chiuso, potrà essere ridotta solo attraverso l'utilizzo di mascherine FFP2; in secondo luogo, la popolazione a rischio di malattia grave è molto numerosa e va aumentando man mano che ci si allontana dalla data di somministrazione della terza dose: al 27 luglio, prendendo in considerazione over 60 e fragili, si contano 896 mila non vaccinati, 1,94 milioni senza la terza dose, 14,4 milioni senza quarta dose; ancora, i trattamenti antivirali rimangono sotto-utilizzati rispetto alle indicazioni".

I 5 stabilizzatori della pandemia

Ecco perché, secondo Cartabellotta "é indispensabile predisporre adesso il piano di preparazione per l'autunno-inverno, perché la strumentalizzazione elettorale della gestione pandemica può compromettere la salute delle persone più fragili. In tal senso l'Oms Europa propone di puntare su 5 "stabilizzatori" della pandemia: aumentare le coperture vaccinali (con tre dosi) nella popolazione generale; offrire la quarta dose alle persone a rischio dopo 120 dalla somministrazione della terza; promuovere l'utilizzo delle mascherine al chiuso e sui mezzi pubblici; areare gli spazi pubblici affollati, quali scuole, uffici, bar e ristoranti, mezzi di trasporto pubblico; applicare rigorosi protocolli terapeutici per le persone a rischio di malattia grave".