Covid Emilia Romagna, Confindustria: "Il Pil cresce del 6%, noi prima regione italiana"

Il presidente Ferrari ottimista spinge su campagna vaccinale e Green Pass. E sul Passante: "Va deliberato, dopo 20 anni non ne potevamo più"

il presidente di Confindustria Emilia-Romagna Pietro Ferrari

il presidente di Confindustria Emilia-Romagna Pietro Ferrari

Bologna 27 luglio 2021 - Gli imprenditori dell’Emilia-Romagna sono ottimisti. L’economia ha ripreso a marciare: “Siamo la prima regione italiana per crescita di Pil, con un aumento del 6 per cento rispetto al 2020, mentre la media italiana è del 5,3 per cento. Siamo anche la prima regione italiana per saldo commerciale, pari a 27,5 miliardi”, ha spiegato il presidente di Confindustria Emilia-Romagna Pietro Ferrari (video) che ha illustrato il Booklet economia 2021. La tendenza positiva continuerà anche l’anno prossimo, portando al recupero a livelli pre-Covid.

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il presidente di Confindustria Emilia-Romagna Pietro Ferrari
il presidente di Confindustria Emilia-Romagna Pietro Ferrari

Tra le priorità la campagna vaccinale (“abbiamo messo in campo in regione 9 hub aziendali con 20mila vaccinati”) e l’utilizzo del Green Pass per garantire maggior sicurezza possibile nei luoghi di lavoro. “Non parlo di obbligatorietà, perché credo che si debba puntare a convincere le persone a vaccinarsi. Dobbiamo essere consapevoli che non possiamo permetterci un altro blocco: vaccinarsi è responsabilità di tutti”, ha spiegato Ferrari. Infine, il capitolo infrastrutture.

Confindustria attende con trepidazione la delibera del Comune di Bologna che domani dovrebbe sbloccare il Passante. "Il sindaco Virginio Merola finalmente consegnerà a questa città e a questa regione il Passante. Bene. Ma è un’opera di cui si parla da vent’anni. Non potevamo più andare avanti così. Che si debba discutere per così tanto tempo del tema infrastrutturale è uno scandalo”, è sbottato Ferrari. La road map prevede domani la delibera della giunta che recepisce le migliorie ecologiche sull’opera, poi giovedì la Conferenza dei servizi, a cui ne seguirà un’altra dopo l’estate. L’ok definitivo (la delibera di conformità) del consiglio dovrebbe arrivare dopo le elezioni. I cantieri partiranno, invece, nel 2022. “Lo speriamo”, ha tagliato corto Ferrari. Che è anche tornato sul tema della transizione ecologica: "E’ un obiettivo strategico a cui puntare, ma è altrettanto importante non penalizzare le imprese. Il divieto di commercializzare in Europa motori benzina e diesel entro il 2035 rischia di mettere in crisi un settore centrale per l'Emilia-Romagna. Servono aiuti alle imprese”, ha concluso il numero degli industriali in Regione.