Covid Emilia Romagna, il bollettino di oggi 12 maggio 2022: 3.578 contagi e 16 morti

Tra i decessi nel report anche una donna di 53 anni. Calano i ricoveri. I dati della Fondazione Gimbe registra una lieve flessione nelle terapie intensive

Covid, il bollettino dell'Emilia Romagna del 12 maggio 2022

Covid, il bollettino dell'Emilia Romagna del 12 maggio 2022

Bologna, 12 maggio 2022 - Sono 3.578 i nuovi contagi da coronavirus nel bollettino Covid di oggi 12 maggio 2022 dell'Emilia Romagna. Sedici invece i decessi tra cui una donna di 53 anni a Reggio Emilia. Sono oltre 3700 guariti. Calano invece ancora ricoveri (-2 terapie intensive, - 24 reparti Covid) e i casi attivi (-153). Il 97% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. L’età media dei nuovi positivi è di 43,4 anni. 

Covid Emilia-Romagna, i dati di oggi 12 maggio 

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.449.920 casi di positività, 3.578 in più rispetto a ieri (3.892 nuovi contagi), su un totale di 18.063 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 9.835 molecolari e 8.228 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 19,8%.

La mappa dei nuovi positivi

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 859 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 299.505) seguita da Modena (637 su 225.783) e Reggio Emilia (393 su 164.387): poi, Ravenna (319 su 134.108), Parma (313 su 121.488), Rimini (252 su 136.185); quindi Ferrara (190 su 100.509), Cesena (178 su 80.182), Forlì (153 su 67.190), e Piacenza (149 su 75.948); infine, il Circondario Imolese con 135 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 44.635.

Ricoveri e Terapie intensive

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 31 (-2 rispetto a ieri, pari a -6,1%), l’età media è di 67,1 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.193 (-24 rispetto a ieri, -2%), età media 76,2 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 2 a Parma (invariato); 3 a Reggio Emilia (-1); 4 a Modena (-3); 8 a Bologna (invariato); 1 a Imola (invariato); 5 a Ferrara (+1); 3 a Ravenna (invariato); 1 a Forlì (invariato) e 3 a Rimini (+1). Nessun ricovero a Cesena (come ieri).

Casi attivi e malati in isolamento

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 41.460 (-153). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 40.236 (-127), il 97% del totale dei casi attivi.

I decessi

Purtroppo, si registrano 16 decessi: 3 in provincia di Piacenza (2 uomini di 76 e 77 anni e una donna di 89 anni), 1 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 53 anni), 3 in provincia di Modena (2 uomini di 92 e 93 anni e una donna di 86 anni), 4 in provincia di Bologna (un uomo di 81 anni, 3 donne di 77, 85 e 93 anni), 1 a Ferrara (un uomo di 93 anni), 3 in provincia di Ravenna (2 uomini di 71 e 74 anni, una donna 95 anni), 1 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 84 anni). Non si registrano decessi nelle province di Parma, Rimini e nel Circondario Imolese. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.767.

I dati del monitoraggio della Fondazione Gimbe

Ecco i dati  del monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, che ha rilevato nella settimana 4-10 maggio 2022, rispetto alla precedente, una diminuzione di nuovi casi del 27,5% e dei decessi del 12,5%. Sono in calo anche i casi attualmente positivi (-9,7%), le persone in isolamento domiciliare (-9,7%), i ricoveri con sintomi (-11,5%) e le terapie intensive (-2,2%).

Cartabellotta: "Nuovi casi ancora in calo"

Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, ha sottolineato che "prosegue la discesa del numero di nuovi casi settimanali, -27,5%, che si attestano a quota 286mila con una media mobile a 7 giorni che sfiora i 41mila casi giornalieri, a fronte tuttavia di un calo del 23,6% dei tamponi totali". Nella settimana 4-10 maggio in tutte le regioni è stata registrata una riduzione percentuale dei nuovi casi, in Emilia-Romagna del -18,6%. Tuttavia, l'incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 48 province, tra cui Ravenna (572), Modena (548), Reggio nell'Emilia (538), Bologna (520), Parma (515). "Sul fronte degli ospedali - afferma il direttore operativo della Fondazione Gimbe, Marco Mosti - il numero dei posti letto occupati da pazienti Covid registra una lieve flessione in terapia intensiva (-2,2%) e cala ulteriormente in area medica (-11,5%)".

Focus bollettini: Veneto - Marche - Italia

Le nuove varianti

In attesa di conoscere i risultati della nuova flash survey dell'Istituto superiore di sanità sui campioni notificati il 3 maggio 2022, gli ultimi dati documentano che in Italia la sotto-variante omicron BA.2 ha quasi completamente soppiantato la BA.1, mentre vengono già segnalati i primi casi di BA.4. Allo stato attuale delle conoscenze, le nuove sotto-varianti di omicron sembrano avere una maggior trasmissibilità rispetto a BA.2 e, soprattutto, una maggior capacità di evadere la protezione immunitaria, sia da vaccino, sia da pregressa infezione: questo determina una probabilità più elevata di reinfezione, oltre ad una maggiore resistenza di queste varianti agli anticorpi monoclonali.

Efficacia vaccinale e rischio di reinfezione

Per quanto riguarda l'efficacia vaccinale sull'ospedalizzazione, se per queste nuove sotto-varianti non sono ancora disponibili dati, la somministrazione della dose booster resta di cruciale importanza al fine di mantenere una copertura adeguata contro Omicron e Omicron 2. Secondo i dati dell'ultimo report dell'Istituto superiore di sanità, dal 24 agosto 2021 al 4 maggio 2022 in Italia sono stati segnalati quasi 400mila casi di reinfezione (3,3% del totale). Tuttavia l'incidenza delle reinfezioni, stabile intorno all'1% fino al 6 dicembre 2021 (data di riferimento per l'inizio della diffusione della variante Omicron), è rapidamente salita al 3% a inizio gennaio 2022, mantenendosi su questi valori fino a fine marzo 2022, per poi crescere ulteriormente nelle ultime settimane, sino a raggiungere il 5%. Il rischio di reinfezione colpisce in particolare i più giovani, fino ai 49 anni, le donne rispetto agli uomini, le persone con prima diagnosi di Covid-19 notificata da oltre 210 giorni, le persone non vaccinate o vaccinate con almeno una dose da oltre 120 giorni, gli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione.

La copertura vaccinale

All'11 maggio, l'88,1% della platea ha ricevuto almeno una dose di vaccino e l'86,5% ha completato il ciclo vaccinale. Nella settimana 4-10 maggio si riduce ancora il numero di nuovi vaccinati, del 16,8%. Continua a scendere tra gli over 50, più a rischio di malattia grave, il numero di nuovi vaccinati che si attesta a quota 1.268 (-25,4% rispetto alla settimana precedente). All'11 maggio sono 6,88 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui 4,06 milioni attualmente vaccinabili, pari al 7% della platea con nette differenze regionali. 

2,82 milioni sono invece le persone temporaneamente protette in quanto guarite da Covid-19 da meno di 180 giorni, pari al 4,9% della platea. In base alla platea ufficiale, il tasso di copertura nazionale per le terze dosi è dell'82,6% con nette differenze regionali e ci sono ancora 8,28 milioni di persone che non hanno ancora ricevuto la dose booster, di cui quasi 3 milioni possono riceverla subito (5,9% della platea) e oltre 5 milioni non possono riceverla nell'immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni (11,4% della platea).

"La quarta dose non va rimandata"

All'11 maggio, sono state somministrate 166.483 quarte dosi alle persone immunocompromesse (21% della platea ufficiale) e 384.600 quarte dosi a over 80, fragili (60-79 anni) e ospiti Rsa (8,7% della platea ufficiale), con nette differenze regionali.

"Le inaccettabili disuguaglianze regionali sulle coperture con le quarte dosi - afferma Cartabellotta - dimostrano che le strategie di chiamata attiva sono molto più efficaci della prenotazione volontaria. Tuttavia, la lentezza con cui procedono le somministrazioni è spia di una serpeggiante esitazione vaccinale, spesso alimentata da discutibili consigli sanitari, che invitano ad aspettare l'autunno per effettuare l'ulteriore richiamo con vaccini aggiornati. In realtà - prosegue - questa strategia attendista può essere molto rischiosa per tre ragioni. Innanzitutto, non vi è alcuna certezza su quando saranno disponibili questi vaccini 'aggiornati'; in secondo luogo, i dati dimostrano sia il calo progressivo dell'efficacia vaccinale sulla malattia grave, sia una elevata mortalità negli over 80 già coperti con la terza dose; infine, si consolidano sempre più le prove di efficacia della quarta dose nel ridurre ospedalizzazioni e decessi. Senza mezzi termini: tenendo conto sia della particolare fragilità della platea a rischio, sia della elevata circolazione virale, la quarta dose deve essere fatta subito", conclude il presidente della Fondazione Gimbe. 

Bonaccini; "Mancano ancora medici e infermieri"

"In sanità il Governo deve intervenire sul tema dei professionisti. Oggi tutti sentiamo la mancanza di un numero adeguato di medici e infermieri. Serve una riforma vera per evitare tra qualche tempo di ritrovarci ancora più in difficoltà". Queste le parole del presidente Stefano Bonaccini, a margine dell'inaugurazione del Festival della scienza medica in corso a Bologna. "Durante la pandemia in questa Regione abbiamo dimostrato come la sanità pubblica sia stata all'altezza di una sfida drammatica e gigantesca allo stesso tempo - ha aggiunto il presidente -. Bisogna investire ancora di più sulla sanità pubblica, perché il Covid ha dimostrato che puoi essere chi vuoi, nato dove vuoi, avere qualsiasi conto corrente, ma che hai bisogno degli altri". 

Bollettino Italia 12 maggio 2022

Sono 39.317 nuovi casi Covid registrati oggi dal bollettino Italia e 130 morti. Ancora in calo ricoveri (-254) e terapie intensive (-4). La Lombardia ha registrato +6.092 casi, la Campania +4.733 e il Veneto +3.932.