Covid in Emilia Romagna, il bollettino di oggi 16 giugno 2022. 3.673 contagi e 5 morti

Ricoveri in leggera crescita. Quasi 24mila i casi attivi, 265 i guariti. I dati Gimbe: casi in netto rialzo, +40,9% in regione in una settimana

I dati aggiornati del bollettino covid di oggi

I dati aggiornati del bollettino covid di oggi

Bologna, 16 giugno 2022 - Balzo dei contagi oggi in Emilia Romagna: il bollettino registra 3.673 nuovi casi, a fronte dei 2.674 di ieri, ma bisogna tenere a mente che nel conteggio rientrano anche i dati di Piacenza, Parma e del Circondario Imolese di ieri, che non erano stati comunicati per un problema informatico. 

I nuovi positivi sono stati rilevati dall’analisi di 13.582 tamponi, sia molecolari che antigenici.

Le vittime collegate alla pandemia oggi sono cinque, una in più rispetto a ieri.

Covid oggi in Emilia Romagna: 3.117 contagi e 5 morti il 17 giugno 2022

I pazienti ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 28 (+3 rispetto a ieri, +12%), l’età media è di 68,3 anni, mentre quelli curati negli altri reparti Covid sono 687 (+15 rispetto a ieri, +2,2%), età media 74,9 anni. 

casi attivi di infezione, cioè i malati effettivi, sono 23.982 (+3.403). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi o prive di sintomi, sono 23.267 (+3.385), il 97% del totale dei casi attivi.

Le persone guarite sono 265 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.473.684.

Bollettino Italia 16 giugno 2022

Ancora in salita la curva epidemica in Italia. Sono 36.573 i nuovi casi Covid nelle ultime 24 ore, contro i 31.885 di ieri ma soprattutto i 23.042 di giovedì scorso.

I tamponi processati sono 194.676 (ieri 195.439) con il tasso di positività che vola dal 16,4% al 18,8%.

I decessi sono 64 (ieri 48). Le vittime totali da inizio pandemia salgono così a 167.617.

In risalita le ospedalizzazioni: le terapie intensive sono 3 in più (ieri +6) con 20 ingressi giornalieri, e sono in tutto 192, mentre nei reparti ordinari si contano 85 pazienti in più (ieri +19), per un totale di 4.303.

Contagi oggi in Emilia Romagna

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati  1.514.692 casi di positività, 3.673 in più rispetto a ieri, su un totale di 13.582 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 7.505 molecolari e 6.077 test antigenici rapidi.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 45,2 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 805 nuovi casi, su un totale dall’inizio dell’epidemia di 314.687, seguita da Parma (577 su 127.962) e Ravenna (384 su 140.559);  poi Modena (341 su 235.265), Rimini (315 su 140.998), Reggio Emilia (261 su 171.017) e il Circondario imolese (223 su 47.037): quindi Piacenza (218 su 78.637), Ferrara (213 su 105.288), Cesena (189 su 83.433) e Forlì, con 147 nuovi casi di positività su un totale di 69.809).  

I dati delle Province di Piacenza, Parma e del Circondario Imolese, come sopra riferito, comprendono anche il numero dei contagi di ieri.  

Morti covid in Emilia Romagna del 16 giugno

Il bollettino di oggi registra cinque morti legati alla pandemia nella nostra regione: 1 in provincia di Parma (un uomo di 98 anni), 3 in provincia di Bologna (una donna di 78 anni e due uomini di 94 e 97 anni), 1 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 89 anni residente a Forlì).

Non si registrano decessi nelle province di Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini e nel Circondario Imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 17.026.

Costa: "vicini al traguardo di eliminare l'isolamento domiciliare dei positivi"

Si affacciano importanti novità dopo la decadenza dell'obbligo di indossare la mascherina quasi ovunque. Questo nonostante la variante Omicron 5 stia facendo aumentare i contagi anche in Italia.  "Credo siamo molto vicini al traguardo" di eliminare l'obbligo di isolamento domiciliare dei positivi al Covid, "del resto l'obiettivo, come abbiamo sempre detto, è quello della convivenza con il virus e se parliamo di convivenza non possiamo non rimuovere" anche questa misura.

"Nelle prossime settimane confido si arrivi a questa scelta che sarebbe un ulteriore passo verso la normalità. Credo che ci siano i giorni contati anche per questo provvedimento". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, questa mattina, ai microfoni di 'Radio Anch'io' su Rai Radio1. Quanto all'obbligo di mascherina sui luoghi di lavoro, il sottosegretario Costa, ricordando che oggi c'è solo nelle aziende private che hanno sottoscritto "protocolli" ad hoc con i sindacati, e che questi ultimi sono in scadenza il 30 giugno, ha affermato: "Mi auguro che arrivati a scadenza, non vengano più rinnovati e che dal primo luglio non ci sia più l'obbligo della mascherina al chiuso anche nelle aziende".

Quanto circola il Covid in Emilia Romagna: +40,9% in una settimana

"Il virus circola ma la barriera vaccinale regge  Il tema da affrontare però è l'autunno". Questo il commento sul rialzo dei positivi al covid (+40,9% in Emilia- Romagna secondo il monitoraggio della Fondazione Gimbe nella settimana 8-14 giugno) dell'assessore regionale alle politiche per la salute Raffaele Donini, a margine di un convegno a Bologna sui 25 anni del Centro Trapianti regionale.

"Si presenta con modificazioni limitate, che possiamo chiamare varianti. Ma gli ospedali sono semi-vuoti e la maggioranza sono asintomatici - sottolinea Donini - significa che la barriera delle vaccinazioni regge ancora sulla malattia grave ed è l'aspetto al quale guardiamo con maggiore attenzione dal punto di vista sanitario". Il pensiero però va a dopo l'estate. "Il tema sarà l'autunno - spiega l'assessore - quando dovremo capire chi sia l'ospite, quale variante sarà dominante e quale target della popolazione sottoporre a un'altra vaccinazione".

Ci sono diversi elementi che rassicurano Donini: "Abbiamo ormai consolidato i protocolli di cura e assistenza, abbiamo farmaci anti-virali che possono prescrivere i medici di medicina generale e possono essere ritirati gratuitamente in farmacia, abbiamo un'esperienza tale che ci fa credere di non dover più tornare a vivere ciò che abbiamo vissuto nelle ondate precedenti». Per quanto riguarda le quarte dosi somministrate finora, il dato non è alto, ma è tra i migliori in Italia: "Con il Piemonte siamo la regione che ha somministrato il maggior numero di quarte dosi, circa il doppio rispetto al resto del Paese - osserva - penso che sia giusto, perché chi ha preso Omicron anche se vaccinato, magari si è fatto una sindrome influenzale, ma non ha sviluppato la polmonite che è la cosa principale". 

Il monitoraggio Gimbe

Si inverte la curva del Covid -19: in 7 giorni netto rialzo dei contagi in Italia(+32,1%) e salgono anche i decessi (+6,1%). In lieve calo i ricoveri ordinari (-3,3%) mentre scendono le terapie intensive del 16,4%. Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 8-14 giugno.

L'aumento di contagi riguarda quasi tutte le regioni italiane ed è "verosimilmente trainato dalla sotto-variante Omicron BA.5".

"Inverte la tendenza la curva dei nuovi casi settimanali (+32,1% rispetto alla settimana precedente) - afferma Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe - che si attestano intorno a 160mila con una media giornaliera settimanale che sfiora quota 23mila casi giornalieri". 

Invertono la tendenza i decessi: 416 negli ultimi 7 giorni (di cui 61 riferiti a periodi precedenti), con una media di 59 al giorno in lieve aumento rispetto ai 56 della settimana precedente. In aumento il numero dei tamponi totali (+8,5%): da 1.065.110 della settimana 1-7 giugno a 1.155.381 della settimana 8-14 giugno. In particolare i tamponi rapidi sono aumentati del 9,6% (+75.774), mentre quelli molecolari del 5,3% (+14.497).

Cartabellotta e l'invito alla prudenza

"L'inversione di tendenza dei nuovi casi settimanali - sottolinea Cartabellotta - conferma la netta ripresa della circolazione virale in tutto il Paese verosimilmente dovuta alla diffusione della sotto-variante Omicron BA.5. Se da un lato questo aumento dei casi non sembra, al momento, configurare l'inizio di una nuova ondata, dall'altro il contesto epidemiologico invita alla cautela per varie ragioni: oltre 600 mila positivi, largamente sottostimati, incertezze sulla prevalenza della variante BA.5 nel nostro Paese e sul reale impatto nell'aumento dei casi nelle prossime settimane, basso numero di anziani e fragili coperti con la quarta dose. In particolare - precisa - indipendentemente da obblighi e raccomandazioni, è prudente continuare ad indossare la mascherina nei locali al chiuso, specialmente se affollati e/o poco ventilati. Dal canto loro - afferma infine - le Istituzioni devono aumentare la frequenza del sequenziamento virale e potenziare la campagna vaccinale, ormai in stallo, in tutte le persone a rischio di malattia grave. In particolare, aumentando l'adesione alla terza dose negli over 50 e alla quarta dose in tutte le persone vulnerabili incluse nella platea", conclude.