Covid Emilia Romagna 18 luglio 2022, il bollettino di oggi. 4.175 contagi e 11 morti

Oltre 7mila i guariti, quasi 82 mila casi attivi. Crescono i ricoveri nelle terapie intensive (+5) e nei reparti Covid (+54).

Bologna, 18 luglio 2022 - Appena sopra 4 mila i contagi di oggi: il bollettino ne registra 4.175, a fronte dei 6.244 di ieri, dall'analisi di 10.590 tamponi, sia molecolari che antigenici. Il tasso di positività è al 39,4%.

Le vittime collegate alla pandemia sono oggi 11, ieri erano 4.

I pazienti emiliano-romagnoli attualmente ricoverati nelle terapie intensive sono 52 (+5 rispetto a ieri, + 10,6%), l’età media è di 58,8 anni. Per quanto riguarda i pazienti curati negli altri reparti Covid, sono 1.598 (+54 rispetto a ieri, +3,5%), età media 75,5 anni.

I casi attivi di infezione, cioè i malati effettivi, sono 81.992 (-3.207). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi o prive di sintomi, sono complessivamente 80.342 (-3.266), il 98% del totale dei casi attivi.

Le persone guarite sono 7.371 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.594.485.

Bollettino Italia 18 luglio 2022

Si conferma in calo, dopo aver probabilmente scavallato il picco la scorsa settimana, la curva epidemica in Italia. Oggi sono 31.204 i nuovi casi Covid, contro i 67.817 di ieri ma soprattutto contro i 37.756 di lunedì scorso. I tamponi effettuati sono 135.642 (ieri 297.754) con un tasso di positività che sale lievemente dal 22,8% al 23%.

I decessi delle ultime 24 ore sono 112 (ieri 79) per un totale di 170.037 vittime dall'inizio della pandemia.

In aumento le terapie intensive, 14 in più (ieri -2): in tutto sono 417 con 41 ingressi del giorno. Continua a crescere anche il numero dei ricoveri ordinari: sono 272 in più (ieri +142) per un totale di 10.848.

La regione con più casi Covid odierni è l'Emilia Romagna con 4.175 contagi, seguita da Lazio (+3.708), Lombardia (+3.262), Campania (+3.060) e Sicilia (+2.678).

I casi complessivi dall'inizio della pandemia sono 20.177.910. I dimessi/guariti delle ultime 24 ore sono 42.594 (ieri +52.417) per un totale che sale a 18.553.478. Gli attualmente positivi scendono di 10.655 unità (ieri +16.500) e sono in tutto 1.454.395, di cui 1.443.130 in isolamento domiciliare. 

Contagi oggi in Emilia Romagna

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.693.748 casi di positività, 4.175 in più rispetto a ieri, su un totale di 10.590 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 4.580 molecolari e 6.010 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 39,4%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 48,6 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 708 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 350.859) seguita da Modena (598 su 260.040), Reggio Emilia (508 su 190.858); poi Ravenna (438 su 159.132), Rimini (427 su 159.773), Ferrara (411 su 118.811), Parma (331 su 141.893); quindi Cesena (237 su 94.787), Forlì (214 su 78.581), Piacenza (181 su 85.884) e, infine il Circondario Imolese con 122 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 53.130.

Morti covid in Emilia Romagna del 18 luglio 

Il bollettino di oggi registra 11 morti collegati al Covid: 1 a Piacenza (una donna di 85 anni), 1 a Modena (un uomo di 82 anni), 1 a Bologna (un uomo di 88 anni), 2 in provincia di Ferrara (due uomini di 85 e 89 anni), 2 in provincia di Ravenna (due uomini di 69 e 92 anni), 1 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 87 anni nel Cesenate), 3 in provincia di Rimini (due uomini di 20 e 93 anni, una donna di 47 anni con gravi patologie pregresse).

Per quanto riguarda il 20enne deceduto a Rimini, così come previsto dalla modalità di gestione nazionale dei dati, la positività è stata diagnosticata dopo la sua morte, dovuta ad altra causa.

Non si registrano decessi nelle province di Parma, Reggio Emilia e nel Circondario imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 17.271.

I dati Agenas

Il tasso di occupazione nei reparti ordinari è stabile al 16%, in Emilia Romagna è fermo al 17%, mentre resta al 4% nelle terapie intensive, invece nella nostra regione è calato al 5%: lo scorso anno, i posti letto occupati in questo periodo erano il 2% sia in area non critica che critica. Questa la fotografia scattata dall'Agenas nella rilevazione sui dati del 17 luglio.  

Il bollettino covid di oggi i n Veneto

I dati del bollettino di oggi 18 luglio 2022
I dati del bollettino di oggi 18 luglio 2022

L'occupazione dei posti letto in area non critica per Covid-19 è ferma al 16% dal 14 luglio, dopo una crescita costante dalla fine del mese scorso: il 27 giugno era al 9%. Diverse regioni, però, si collocano ben al di sopra del 16%. 

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Attacco no vax all'Ordine dei medici di Reggio Emilia

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Ecdc: in Ue crescono i casi tra gli over 65

"Attualmente, non ci sono evidenze di una maggiore gravità della malattia causata" dalle sottovarianti Omicron "BA.4 e BA.5", rispetto a Omicron 1 e 2, "ma l'aumento della trasmissione del virus nei gruppi di età più avanzata sta iniziando a provocare casi gravi". E già "12 Paesi hanno segnalato una tendenza all'aumento dei ricoveri in ospedale o dei pazienti in terapia intensiva. Sebbene i tassi di mortalità nell'Unione europea/Spazio economico europeo siano rimasti stabili nelle ultime 5 settimane, i modelli epidemiologici condotti dall'Ecdc", Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, "indicano che sia i tassi di notifica dei casi Covid sia i tassi di mortalità aumenteranno".

E' lo scenario prospettato dall'Ecdc che, dopo la dichiarazione congiunta con l'Agenzia europea del farmaco Ema, pubblica le sue 'Considerazioni preliminari di salute pubblica per le strategie di vaccinazione anti-Covid nella seconda metà del 2022'.

Dal 26 giugno, sottolinea l'ente Ue, "i tassi di notifica dei casi di Covid nell'Unione e nello Spazio economico europeo rimangono elevati e sono in aumento da 5 settimane. I contagi tra le persone di età pari o superiore a 65 anni sono cresciuti in 23 Paesi. Sebbene questi aumenti siano ancora relativamente recenti, segnalano l'inizio di un'ondata diffusa guidata dalle varianti Omicron BA.4 e BA.5".  

"I modelli matematici suggeriscono chiari vantaggi derivanti dal lancio precoce del secondo booster per proteggere le persone di età superiore ai 60 anni. Pertanto, l'introduzione anticipata" di questa quarta dose di vaccino anti-Covid "dovrebbe essere presa in considerazione non solo per la popolazione di età pari o superiore a 80 anni, ma anche per gli adulti di età compresa tra 60 e 79 anni e per le persone con patologie pregresse indipendentemente dall'età, con l'obiettivo di prevenire casi gravi e salvaguardare la capacità dei sistemi sanitari.

Questo sarebbe particolarmente rilevante e di impatto nei Paesi in cui l'ondata di Omicron BA.4/5 sta iniziando o non ha ancora raggiunto il picco", spiega  "In questa fase della pandemia, l'obiettivo delle campagne di vaccinazione anti-Covid dovrebbe essere quello di ridurre i ricoveri, le malattie gravi e i decessi e di proteggere i sistemi sanitari. Le persone di età superiore ai 60 anni e con patologie di base rimangono a maggior rischio di malattia grave". Da qui la necessità di proteggerli col secondo richiamo vaccinale.

L'Ecdc ricorda inoltre che, "nell'ambito delle campagne di vaccinazione, si dovrebbero anche incoraggiare le persone che potrebbero farlo a completare i cicli primari e a fare la prima dose di richiamo, se non l'hanno già fatto".