Covid Emilia Romagna oggi, il bollettino del 20 luglio 2022. 7.503 contagi e 27 morti

Oltre 5.300 guariti. Calano i ricoveri nelle terapie intensive (-3), aumentano nei reparti Covid (+35). Il report Fiaso: la curva dei ricoveri sale più lentamente, l'incremento è il più basso da 3 settimane

Bologna, 20 luglio 2022 - Tornano a crescere i nuovi contagi da Covid in Emilia Romagna: il bollettino di oggi registra 7.503 casi di positività, a fronte dei 5.379 di ieri, dall'analisi di 24.453 tamponi sia molecolari che antigenici. Il dato però è ancora più alto, dal momento che questi numeri non comprendono la provincia di Piacenza, dove per problemi informatici non sono stati caricati ma verranno recuperati nei prossimi giorni. Il tasso di positività è al 30,7%.

Le vittime collegate alla pandemia sono oggi 27, in aumento rispetto alle 22 di ieri, anche se, come ieri, alcuni sono riferite ai giorni scorsi. 

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive sono 43 (-3 rispetto a ieri, -6,5%), l’età media è di 61,3 anni, quelli curati negli altri reparti Covid sono 1.714 (+35 rispetto a ieri, +2,1%), età media 75,5 anni.

I casi attivi di infezione, cioè i malati effettivi, sono 84.116 (+2.161). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi o prive di sintomi, sono complessivamente 82.359 (+2.129), il 97,9% del totale dei casi attivi.

Le persone guarite sono 5.315 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.605.188.

Focus Bollettini Veneto - Marche

Bollettino Italia 20 luglio 2022

Si conferma in calo la curva epidemica in Italia. Oggi sono 86.067 i nuovi casi Covid contro i 120.683 di ieri ma soprattutto contro i 110.168 di mercoledì scorso. I tamponi effettuati sono 380.121 (ieri 519.284) con un tasso di positività che scende dal 23,2% al 22,6%.

I decessi delle ultime 24 ore sono 157 (ieri 176) per un totale di 170.370 vittime dall'inizio della pandemia. In calo le terapie intensive, 3 in meno (ieri -4): in tutto sono 410 con 42 ingressi del giorno. Continua a crescere invece il numero dei ricoveri ordinari: sono 62 in più (ieri +127) per un totale di 11.037. 

Contagi oggi in Emilia Romagna

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.706.624 casi di positività, 7.503 in più rispetto a ieri, su un totale di 24.453 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 10.678 molecolari e 13.775 test antigenici rapidi. Questi numeri non comprendono la provincia di Piacenza, dove per problemi informatici non è stato possibile caricarli. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 30,7%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 48,2 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.359 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 353.663) seguita da Reggio Emilia (1.003 su 192.203), Modena (967 su 261.907); poi Ferrara (871 su 119.900), Parma (853 su 143.026), Rimini (766 su 161.127), Ravenna (737 su 160.350); quindi Cesena (432 su 95.555), Forlì (342 su 79.200) e, infine il Circondario Imolese con 173 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 53.468.

Morti covid in Emilia Romagna del 20 luglio 

Il bollettino di oggi registra 27 morti collegati al Covid, alcuni dei quali relativi ai giorni scorsi: 1 in provincia di Piacenza (un uomo di 78 anni), 2 in provincia di Parma (2 donne di 77 e 96 anni), 1 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 90 anni), 3 in provincia di Modena (2 donne di 77 e 85 anni e un uomo di 85 anni il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Rimini), 5 in provincia di Bologna (2 donne di 88 e 93 anni, 3 uomini di 71,77 e 78 anni), 2 in provincia di Ferrara (una donna di 81 anni e un uomo di 78), 4 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 70 anni nel Cesenate e 3 uomini di 79, 87 e 90 anni nel Forlivese), 5 in provincia di Rimini (4 donne di 81, 87, 88 e 90 anni e un uomo di 93 anni), 4 residenti fuori dall’Emilia-Romagna (un uomo di 89 anni il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Modena, un uomo di 91 anni registrato dall’Ausl di Ferrara, 2 uomini di 86 e 88 anni registrati dall’Ausl di Rimini). Non si registrano decessi nelle province di Ravenna e nel Circondario Imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 17.320.

Il report Fiaso

Oggi è uscito il report Fiaso, sull'occupazione degli ospedali della rete sentinella: i dati mostrano che la curva dei ricoveri Covid in Italia sale ancora, ma più lentamente.

In una settimana, dal 12 al 19 luglio, negli ospedali aderenti alla rete sentinella di Fiaso il numero dei pazienti è cresciuto del 17,1%. L'incremento è il più basso delle ultime 3 settimane, sottolinea la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere: nella rilevazione del 12 luglio c'era stato un balzo del 35%, ricorda, e in quella del 5 luglio era stato registrato un aumento del 19%.

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Dall'analisi settimanale emerge come, a influire sul dato complessivo delle ospedalizzazioni, siano i ricoveri nei reparti Covid ordinari, che pesano esattamente per il 17,2% - dettaglia la Federazione - mentre le terapie intensive, dove i numeri sono bassi, registrano una lieve oscillazione in su, di soli 6 pazienti.  

"I numeri soprattutto la bassa percentuale di occupazione delle rianimazioni - commenta la Fiaso - confermano ancora come la nuova variante di Omicron abbia un elevato tasso di contagiosità, ma sintomi più lievi grazie ai vaccini".

Nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali aderenti al network sentinella di Fiaso, il numero dei ricoverati Covid è aumentato del 12,8%. A finire in ospedale - si legge - sono soprattutto i bambini da zero a 4 anni, che rappresentano complessivamente il 77% dei ricoverati.  

"La salita brusca e rapida dei ricoveri" Covid "a cui abbiamo assistito nelle scorse settimane sta flettendo e questo rappresenta sicuramente un buon segnale. Negli ospedali ormai arrivano sempre più pazienti di età media elevata, circa 70 anni, e l'identikit tracciato attraverso l'analisi Fiaso ci dice che 2 su 10 non sono vaccinati, mentre tra i vaccinati 2 su 3 hanno ricevuto la somministrazione dell'ultima dose da più di 6 mesi e hanno dunque un titolo anticorpale più basso: questi numeri testimoniano ancora di più l'urgenza di provvedere alla somministrazione della quarta dose booster per gli over 60", ha detto Giovanni Migliore, presidente della Fiaso.