Covid oggi Emilia Romagna, il bollettino del 24 giugno 2022: 4.774 contagi e 9 morti

Crescono i pazienti ricoverati, +1 nelle terapie intensive, +16 negli altri reparti. Quasi 2.500 i nuovi casi attivi, oltre 2.200 i guariti

Bologna, 24 giugno 2022 - Continuano a salire i contagi da Covid: il bollettino di oggi ne registra 4.774, a fronte dei 4.170 di ieri, dall’analisi di 15.995 tamponi, molecolari e antigenici. Tuttavia, bisogna considerare che questi numeri comprendono il recupero dei dati del Circondario imolese, che non è stato possibile conteggiare ieri a causa di problemi tecnici ai sistemi informatici.    

Il tasso di positività è salito al 29,8%.

Le vittime legate alla pandemia sono oggi 9, ieri erano 5.

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 29 (+1 rispetto a ieri, +4%), l’età media è di 70,3 anni. Per quanto riguarda i pazienti curati negli altri reparti Covid, oggi sono 792 (+16 rispetto a ieri, +2%), età media 75,3 anni.

I casi attivi di infezione, cioè i malati effettivi, sono 36.135 (+ 2.482). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi o prive di sintomi, sono complessivamente 35.314 (+2.465), il 97,7% del totale dei casi attivi.

Le persone guarite in regione sono 2.283 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.488.956.

Bollettino Italia 24 giugno 

Sono 55.829 i nuovi casi di positività al Covid-19 (ieri 56.166) e 51 i decessi (ieri 75) registrati in Italia nelle ultime 24 ore. È quanto emerge dal bollettino odierno del ministero della Salute.

Dall'inizio della pandemia i casi totali sono 18.128.044, mentre da febbraio 2020 il totale delle vittime è pari a 168.018. Sono 30.753 le persone guarite nelle ultime 24 ore, per un totale di 17.281.848. Sono invece 672.748 quelle in isolamento domiciliare (+25.456). Compresi quelli molecolari e gli antigenici, i tamponi totali processati sono stati 238.069 (ieri 248.042) e il tasso di positività, ieri pari al 22,6%, oggi sale al 23,4%.

Sul fronte del sistema sanitario i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 225, nove in più nel saldo tra entrate e uscite. Sono 29 gli ingressi odierni, mentre i ricoverati nei reparti ordinari sono 5.205, ovvero 141 in più rispetto a ieri.

Contagi oggi in Emilia Romagna

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.542.157 casi di positività, 4.774 in più rispetto a ieri, su un totale di 15.995 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 8.090 molecolari e 7.905 test antigenici rapidi.

Questi numeri comprendono il recupero dei dati del Circondario imolese, che non è stato possibile conteggiare ieri a causa di problemi tecnici ai sistemi informatici.    

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 29,8%.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 45,7 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 963 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 320.595) seguita da Modena (582 su 238.810), Reggio Emilia (535 su 173.893) e Rimini (527 su 144.003); poi Ravenna (436 su 143.396), Parma (387 su 130.204), Circondario Imolese (338 su 48.109); quindi Cesena (303 su 85.276), Ferrara (299 su 107.107), Forlì (238 su 71.233); infine Piacenza con 166 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 79.531.

Morti covid in Emilia Romagna del 24 giugno 

Il bollettino di oggi registra 9 morti legati al Covid in Emilia Romagna: 1 in provincia di Parma (una donna di 99 anni), 1 in provincia di Modena (una donna di 84 anni), 2 in provincia di Bologna (due donne di 65 e 69 anni), 2 nel Circondario imolese (due uomini di 84 e 85 anni), 1 in provincia di Ferrara (un uomo di 89 anni), 1 a Ravenna (una donna di 66 anni) e 1 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 90 anni del Cesenate).

Non si registrano decessi nelle province di Piacenza, Reggio Emilia e Rimini.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 17.066.

Sale l'incidenza settimanale, già si parla di quinta ondata

Questi numeri fanno già parlare di quinta ondata, con un picco previsto a metà luglio, a causa della diffusione della nuova variante Omicron 5. Sale anche l'incidenza settimanale dell'epidemia da Covid-19 a livello nazionale: 504 casi ogni 100.000 abitanti (periodo 17-23 giugno) a fronte dei 310 ogni 100.000 abitanti del periodo 10-16 giugno. Nel periodo 1–14 giugno l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,07 (range 0,76-1,48), in aumento rispetto alla settimana precedente e oltre la soglia epidemica, mentre l'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in aumento e anch'esso sopra la soglia epidemica, pari a 1,16 (range 1,11-1,21) al 14 giugno a fronte di 0,95 (range 0,91-1) del 7 giugno.

I dati del bollettino di oggi 24 giugno
I dati del bollettino di oggi 24 giugno

Covid, l'indice Rt torna sopra quota 1

L'occupazione ospedaliera e i dati Agenas

Lo comunica l'Istituto superiore di Sanità descrivendo i dati di sintesi sull'epidemia di Covid-19 in Italia a oggi. Il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 2,2% (rilevazione ministero della Salute al 23 giugno) a fronte del 1,9% (rilevazione al 16 giugno). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 7,9% (rilevazione ministero della Salute al 23 giugno) a fronte del 6,7% al 16 giugno. In Emilia Romagna, il tasso di occupazione in terapia intesiva è stabile al 3%, mentre in area non critica è salita al 9%, secondo i dati Agenas di ieri. 

Nessuna Regione a rischio basso

Nessuna Regione è classificata a rischio basso, 12 Regioni sono classificate a rischio moderato mentre 9 sono classificate a rischio alto "per la presenza di molteplici allerte di resilienza". Due di queste sono ad alta probabilità di progressione. Tutte le Regioni e province autonome riportano una singola allerta di resilienza, mentre nove riportano "molteplici allerte di resilienza".

Stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti (9% vs 10% la scorsa settimana), in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 44%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (47% vs 47%).