Covid Emilia Romagna, il bollettino di oggi 26 luglio 2022. 3.889 contagi

Sono 41 le vittime, ma la gran parte è riferita ai giorni scorsi. Sopra quota 70mila i casi attivi, quasi 5mila i guariti. Meno ricoveri ordinari (-8), in lieve crescita le terapie intensive (+2)

Bologna, 26 luglio 2022 - Salgono leggermente, rispetto ai 3.219 di ieri, i nuovi contagi di oggi: il bollettino ne registra 3.889, dall'analisi di 26.769 tamponi, sia molecolari che antigenici. Il tasso di positività è del 14,5%. 

Le vittime sono oggi 41, ma la gran parte (una trentina) è riferita agli ultimi otto giorni. 

I pazienti emiliano-romagnoli attualmente ricoverati nelle terapie intensive sono 48 (+2 rispetto a ieri, +4,3%), l’età media è di 62,3 anni. Invece, quelli curati negli altri reparti Covid sono 1.804 (-8 rispetto a ieri, -0.4%), età media 75,4 anni.

I casi attivi di infezione, cioè i malati effettivi, sono 70.885 (-1.129). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi o prive di sintomi, sono complessivamente 69.033 (-1.123), il 97,4% del totale dei casi attivi.

Le persone guarite sono 4.977 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.647.506.

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Bollettino Italia 26 luglio 2022

Ancora in calo la curva epidemica in Italia: oggi sono 88.221 i nuovi casi Covid, contro i 23.699 di ieri ma soprattutto i 120.683 di martedì scorso. I tamponi effettuati sono 446.718 (ieri 122.550) con un tasso di positività che sale lievemente, dal 19,3% al 19,7%.

Balzo dei decessi, ben 253 nelle ultime 24 ore (ieri 104), mai così tanti dallo scorso 22 febbraio, anche se con diversi recuperi di vecchie notifiche. Sono così 171.232 le vittime dall'inizio della pandemia.

In aumento le terapie intensive, 8 in più (ieri +21): in tutto sono 426 con 61 ingressi del giorno. Aumenta anche il numero dei ricoveri ordinari: sono 43 in più (ieri +156), per un totale di 11.124.

La regione con più casi Covid odierni è la Lombardia con 13.130 contagi, seguita da Campania (+9.167), Veneto (+9.049), Puglia (+7.346) e Lazio (+6.892).

I casi totali dall'inizio dell'epidemia salgono a 20.772.833. I dimessi/guariti delle ultime 24 ore sono 107.347 (ieri 39.496) per un totale che sale a 19.206.168. Gli attualmente positivi scendono di 18.949 unità (ieri -15.483) e sono in tutto 1.395.433, di cui 1.383.875 in isolamento domiciliare.

Contagi oggi in Emilia Romagna 

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.735.809 casi di positività, 3.889 in più rispetto a ieri, su un totale di 26.769 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 10.368 molecolari e 16.401 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 14,5%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 49,5 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 972 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 358.952) seguita da Modena (609 su 266.046) e Rimini (420 su 163.932); poi Ravenna (376 su 163.288), Piacenza (293 su 87.824), Reggio Emilia (288 su 195.557), Cesena (259 su 97.372) e Parma (180 su 145.480); quindi Forlì (176 su 80.571), Ferrara (170 su 122.384) e, infine, il Circondario Imolese, con 146 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 54.403.

Focus bollettini: Veneto - Marche - Italia

Morti covid Emilia Romagna del 26 luglio

Il bollettino di oggi registra 41 morti collegati al Covid, ma una trentina di questi non è relativa a ieri, ma agli ultimi otto giorni: 7 in provincia di Piacenza (due donne di 81 e 94 anni e cinque uomini rispettivamente di 78, 89, due di 95 e uno di 96 anni), 4 in provincia di Parma (due donne di 78 e 86 anni e due uomini entrambi di 81 anni), 9 in provincia di Reggio Emilia (tre donne di 75, 87 e 92 anni e 6 uomini rispettivamente di 65, 83, due di 86, uno di 87 e uno di 88 anni), 3 in provincia di Modena (tutte donne di 72, 87 e 93 anni), 6 in provincia di Bologna (tre donne di 65, 82 e 83 anni e tre uomini di 83, 87 e 93 anni), 2 nel Circondario Imolese (una donna di 76 anni e un uomo di 77 anni il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Bologna), 8 in provincia di Ferrara (due donne di 83 e 91 anni e 6 uomini rispettivamente di 78, 82, 84, 91, 92 e 98 anni), 2 in provincia di Forlì-Cesena (due uomini di 74 e 87 anni, entrambi nel Cesenate). Non si registrano decessi nelle province di Ravenna e di Rimini.  

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 17.418.

Bassetti: "Con la reinfezione la malattia non è mai più grave della prima volta"

Ci siamo lasciati ormai alle spalle il picco di questa insolita ondata estiva e ormai finalmente tutti gli indicatori stanno rientrando, anche se con una discesa lenta. Un dato che colpisce, però, è la maggiore quantità di reinfezioni rilevate con il Covid rispetto ad altri virus. Su questo tema, è intervenuto Matteo Bassetti, per cercare di fare chiarezza.

I dati del bollettino di oggi 26 luglio 2022
I dati del bollettino di oggi 26 luglio 2022

Con il virus Sars-Cov-2 "ci si reinfetta molto più frequentemente del 12% (dato fornito dall'ultimo report dell'IStituto superiore di sanità), probabilmente una persona su quattro se non addirittura una su tre penso possa reinfettarsi, ma mai in forma più grave della prima volta. Sono molteplici ormai i lavori, il più recente è svedese, dai quali emerge che grazie alle cellule T, le cellule di memoria, si arriva a una copertura dalle forme gravi di malattia fino a due anni dalla prima infezione. Quindi, non so bene che senso abbia continuare a comunicare le reinfezioni, visto che nella seconda occasione si ha una forma di malattia molto meno grave. Serve solo a generare terrore che ritengo non faccia bene a nessuno".

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"Il dato sulle reinfezioni è sottostimato, ma la malattia è molto diversa da quella del 2020"

A fare chiarezza sulle reinfezioni è Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, interpellato per commentare i dati dell'ultimo report dell'Iss. "Credo che il dato fornito dall'Istituto superiore di sanità sulle reinfezioni non serva a nessuno - aggiunge - Lo dico perché intanto è un dato sottostimato, comunque non veritiero, perché buona parte delle infezioni, secondo me fino a 3/4 dei casi, non viene catturata dal sistema di sorveglianza dell'Iss. Inoltre, siamo di fronte a un'infezione che è molto diversa da quella del 2020: oggi, infatti, la malattia è molto più gestibile, trattabile e curabile a casa propria. Quindi, tutti questi report dell'Istituto superiore di sanità non so quanto senso abbiano, siamo rimasti tra i pochi Paesi al mondo a effettuarli".

Quanto tempo trascorre tra la prima e la seconda infezione?

"Non c'è un tempo minimo sotto il quale non ci si possa reinfettare - spiega Bassetti - può accadere anche nel giro di poche settimane, un mese". Quali accorgimenti utilizzare, allora, in queste settimane di vacanze, magari in luoghi all'aperto ma comunque affollati? "A mio parere, gli accorgimenti da utilizzare oggi non riguardano il dove, ma su chi usarli - chiarisce l'infettivologo - Nei luoghi affollati o all'aperto, se sei un soggetto sano, puoi non utilizzare nulla, come fa tutto il mondo. Se invece sei una persona anziana o fragile, in alcuni contesti devi metterti la mascherina".

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