Covid Emilia Romagna oggi, il bollettino del 7 luglio 2022. Contagi a quota 8.671, 9 morti

Il virus rialza la testa. I dati della fondazione Gimbe dell'Emilia Romagna: tra le province più colpite anche Rimini, Ravenna, Forlì Cesena

Bologna, 7 luglio 2022 - Il Covid rialza la testa. A testimoniarlo ci sono i bollettini regionali e nazionali di questi giorni. A preoccupare sono Omicron 5 e la nuova variante indiana Ba.2.75. In Emilia Romagna sono 8.671 i nuovi casi di Coronavirus. A dirlo è il bollettino Covid della regione di oggi 7 luglio 2022. Crescono i ricoveri nelle terapie intensive (+8) e nei reparti Covid (+40). Eseguiti 23.248 tamponi. Il 98,3% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. L’età media dei nuovi positivi è di 45,6 anni. Nove decessi. 

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Il bollettino Covid dell'Emilia Romagna di oggi 7 luglio 2022
Il bollettino Covid dell'Emilia Romagna di oggi 7 luglio 2022

Il bollettino Covid dell'Emilia Romagna del 7 luglio 2022

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.617.992 casi di positività, 8.671 in più rispetto a ieri, su un totale di 23.248 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 9.936 molecolari e 13.312 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 37,3%. I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 70.676 (+3.592). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 69.454 (+3.544), il 98,3% del totale dei casi attivi.

Ricoveri in aumento in Emilia Romagna

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 42 (+8 rispetto a ieri, +23,5%), l’età media è di 67,6 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.180 (+40 rispetto a ieri, +3,5%), età media 75,4 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Parma (+1 rispetto a ieri); 2 a Reggio Emilia (+1); 3 a Modena (+1), 20 a Bologna (+2); 2 a Imola (invariato); 3 a Ferrara (+ 1); 3 a Ravenna (invariato); 1 a Forlì (invariato); 2 a Cesena (invariato); 3 a Rimini (+2). Nessun ricovero a Piacenza (come ieri).

La mappa del contagio in Emilia Romagna

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 45,6 anni. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.882 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 335.997), seguita da Modena (1.252 su 249.495), Ravenna (1.022 su 151.431) e Reggio Emilia (1.018 su 182.125); poi Rimini (862 su 152.049), Parma (565 su 136.014), Ferrara (560 su 112.690) e Cesena (506 su 90.156); quindi Forlì (410 su 74.929) e Piacenza (306 su 82.463); infine il Circondario Imolese, con 288 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 50.643. Le persone complessivamente guarite sono 5.070 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.530.155.

I decessi in Emilia Romagna

Purtroppo, si registrano 9 decessi: 2 in provincia di Piacenza (un uomo di 73 anni e una donna di 96); 1 in provincia di Modena (una donna di 94 anni);  2 in provincia di Ferrara (due uomini di 88 e 91 anni); 2 in provincia di Ravenna (due donne di 90 e 93 anni); 2 a Rimini (due donne di 88 e 91 anni). Nessun decesso nelle province di ParmaReggio Emilia, BolognaForlì-Cesena e nel Circondario imolese. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 17.161.

Covid, il bollettino in Italia

Continua a salire la curva epidemica in Italia. Sono 107.240 i nuovi casi di Covid nelle ultime 24 ore, contro i 107.786 di ieri ma soprattutto gli 83.274 di giovedì scorso. Superata, quindi, quota centomila contagi per il terzo giorno consecutivo. Il tasso di positività rimane stabile al 28,4%. I nuovi decessi sono 94 (ieri 72). Il numero delle vittime totali da inizio pandemia sale così a 168.864. In aumento i ricoveri : 18 in più le terapie intensive (ieri +2). E 332 in più sono i ricoveri ordinari (ieri +217) per un totale di 8.552, il 23esimo giorno consecutivo di incremento.

Covid, i dati del monitoraggio della Fondazione Gimbe

Nella settimana dal 29 giugno-5 luglio 2022, è stato infatti rilevato, rispetto ai sette giorni precedenti, un aumento di nuovi casi (595.349 vs 384.093) e decessi (464 vs 392). In crescita anche i casi attualmente positivi (1.087.272 vs 773.450).

"L'aumento dei nuovi casi settimanali (+55% rispetto alla settimana precedente) - dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - per la terza settimana consecutiva supera il 50%, con un tempo di raddoppio dei casi di circa 10 giorni. Nella settimana 29 giugno-5 luglio tutte le Regioni registrano un incremento percentuale dei nuovi casi: dal 24,7% della Sardegna al 95,9% della Lombardia. 

Rispetto alla settimana precedente, in tutte le Province si rileva un aumento percentuale dei nuovi casi (dal +11,1% di Cagliari al +120,7% di Sondrio). L'incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 103 Province, di cui 38 registrano 1.000 casi per 100.000 abitanti: tra quelle emiliano romagnole Rimini (1.209), Forlì-Cesena (1.160), Ravenna (1.146).

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"Senza mascherine rischiamo il lockdown"

Le mascherine vanno utilizzate "al chiuso, in particolare in luoghi affollati e poco ventilati, oltre che all'aperto in condizioni di grandi assembramenti con attività ad elevata probabilità di contagio". Infatti, "bisogna chiedersi quanto costa al Paese, in termini di giornate lavorative perse, attività chiuse per Covid, vacanze cancellate, un'elevata percentuale di popolazione sintomatica o isolata a domicilio per Covid, che peraltro rischia di determinare un 'lockdown di fattò su vari servizi, inclusi quelli turistici".

Il netto aumento della circolazione virale, inoltre, spiega il presidente Gimbe, "aumenta la probabilità di contagio e lo sviluppo di malattia grave in chi ha fatto la terza dose da oltre 120 giorni: per questo appare un vero azzardo la scelta di rimandare la quarta dose all'autunno con i 'vaccini aggiornatì, di cui ad oggi non si conoscono né le tempistiche di reale disponibilità né gli effetti sulla malattia grave".