Covid oggi Emilia Romagna, bollettino del 12 aprile 2022: 3.330 contagi

Sono ben venti le vittime legate al virus di oggi. In calo i casi attivi (-305), tasso di positività dei tamponi al 12,1%

Covid, il bollettino di oggi 12 aprile 2022 in Emilia Romagna

Covid, il bollettino di oggi 12 aprile 2022 in Emilia Romagna

Bologna, 12 aprile 2022 - Sono 3.330 i nuovi contagi da Covid registrati oggi in Emilia Romagna, un numero in crescita rispetto a ieri (quando sono stati 2.909) ma va tenuto conto che i dati comunicati il lunedì riguardano ancora il fine settimana. restano tantissime anche le vittime, che oggi sono 20, in crescita rispetto alle 12 comunicate ieri. Intanto, è stata sequenziata a Cesena, per la prima volta in Italia, la sotto variante Xf, una combinazione tra Delta e la Omicron.

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Covid Italia: i dati del bollettino di oggi

Sono 83.643 i nuovi contagi da Covid in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 28.368. Le vittime sono invece 169, in aumento rispetto alle 115 di ieri. In totale sono stati effettuati 563.018 tamponi. Tasso di positività in lieve crescita, oggi al 14,9% contro il 14,7% di ieri. In lieve calo anche i ricoveri e le terapie intensive. Sono 10.207 (-49) i posti letto occupati nei reparti Covid ordinari, sono invece 463 (-3) quelli nei reparti di terapia intensiva.

Covid in Emilia Romagna: il bollettino del 12 aprile

Sono dunque 3.330 i nuovi casi rilevati nelle ultime ore in regione, con un tasso di positività dei 27mila tamponi processati che va al 12,1%. La buona notizia di oggi arriva dal numero dei casi attivi che è in calo: i malati effettivi sono 56.778 (-305 rispetto a ieri). Le persone guarite sono 3.615 in più rispetto a ieri. Sul fronte vaccinazioni, sono state somministrate 10.314.898 dosi; sul totale sono 3.777.142 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94%. Le terze dosi fatte sono 2.761.214. E da domani, come detto, iniziano le prenotazioni per la quarta dose.

La mappa del contagio

Bologna con 663 nuovi casi resta la provincia con il maggior numero dei contagi anche perchè vanno aggiunti i 111 registrati nel Circondario imolese. Seguono poi Modena (656); Reggio Emilia (394), Ravenna (378) e Rimini (269); quindi Parma (229), Piacenza (191), Cesena (190) e Ferrara (150); Forlì, con 99 nuovi casi di positività.

I ricoveri

Nei reparti non critici sono ricoverati 1.297 malati positivi al covid (-9 rispetto a ieri, -0,7%), con un'età media 76,2 anni. Nelle terapie intensive, invece, i pazienti sono 39 (+3 rispetto a ieri, pari al +8,3%), l’età media è di 67,6 anni: 3 a Parma (+1 rispetto a ieri); 3 a Reggio Emilia (invariato); 14 a Bologna (invariato); 2 a Imola (-1); 3 a Ferrara (invariato); 6 a Ravenna (+2); 3 a Cesena (+1); 5 a Rimini (invariato). Nessun ricovero in terapia intensiva nelle province di Piacenza, Modena e Forlì (come ieri).

Venti morti

E' altissimo il tributo di vite spezzate registrato oggi: ben venti le vittime legate alla pandemia registrate nelle ultime ore in regione. Quattro  vivevano in provincia di Piacenza (tre donne di 88, 92 e 96 anni e un uomo di 96 anni); 3 in provincia di Parma (tre donne di 81, 89 e 90 anni); 3 in provincia di Reggio Emilia (tre donne di 85, 87 e 95 anni); 2 in provincia di Modena (due uomini di 84 anni; il decesso di uno dei due è stato registrato dall’Ausl di Reggio Emilia); 6 in provincia di Bologna (tre donne di 75, 77 e 87 anni e tre uomini di 77, 88 e 93 anni); 2 in provincia di Ferrara (due donne di 76 e 85 anni); Non si registrano decessi in provincia di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini e nel Circondario imolese.

Autotesting

Per quanto riguarda l’autotesting con tampone rapido antigenico per l’apertura e la chiusura dell’isolamento riservato a chi ha fatto la terza dose ed è asintomatico, dall’avvio del servizio - il 19 gennaio scorso - i tamponi caricati sul Fascicolo sanitario elettronico sono 80.132.

Di questi, 42.769, pari al 53,4%, riguardano cittadini che, avendo determinato la propria positività al virus SARS-CoV-2, hanno ricevuto o riceveranno la comunicazione di avvio del periodo di isolamento. Dopo 7 giorni di isolamento queste persone potranno ripetere l’autotesting e in caso di negatività caricare il risultato sempre sul Fascicolo sanitario elettronico e ottenere entro 24 ore la certificazione di fine isolamento. 37.363 sono invece i tamponi con esito negativo (il 46,6%).

L'assessore Donini: "In autunno il vaccino anti-varianti"

Anziani e fragili da vaccinare ora con la quarta dose. Richiami per tutti con il preparato aggiornato contro le nuove varianti del Sars-Cov-2 nel prossimo autunno. Questi i prossimi step della fase di convivenza con il virus elencati a Rimini dall'assessore regionale alla Salute Raffaele Donini. Di hub vaccinali in Emilia-Romagna "almeno uno per provincia nelle prossime settimane li terremo, perché dovremo vaccinare potenzialmente 400.000 persone che sono gli ultraottantenni, i degenti delle cra, delle residenze sanitarie per anziani e dai 60 ai 79 anni che abbiano particolari vulnerabilità". È quanto ha riferito l'assessore a margine dell'inaugurazione della nuova Chirurgia pediatrica di Rimini. La profilassi tornerà a riguardare tutti dopo l'estate. "Nell'autunno verremo dotati, spero come sistema-Paese, quindi anche in Emilia Romagna, di quei nuovi vaccini che dovrà poi rifare un pò tutta la popolazione - ha detto Donini -, perché terranno conto anche di tutte quelle varianti che si sono susseguite nel corso di questi di questi due anni". I contagi intanto crescono, ma negli ospedali non c'è emergenza. "La pandemia corre ancora dal punto di vista dei contagi - ha rilevato l'assessore -. Gli ospedali, soprattutto le terapie intensive, non sono saturate in maniera preoccupante. Siamo attorno al 4%, quindi ampiamente sotto la soglia di guardia del 10%"

Degoli: "Ci terremo le mascherine"

Sia pure molto più lentamente, dunque, il Covid continua a diffondersi in Emilia-Romagna. "Siamo lontani dalla soglia di sicurezza a cui vorremmo arrivare. Penso che le mascherine per un po' ci accompagneranno. Non sarà una scelta regionale a modificarne l'utilizzo", spiega il direttore della sanità pubblica in Regione Giuseppe Diegoli rispondendo questa mattina in commissione alle domande dei consiglieri. Spinto dalle varianti, il virus continua a crescere, nell'ultima settimana con una incidenza di 670 casi per 100.000 abitanti. L'Rt è invece in leggero calo e "stabilizzazione" a 1,09, comunque ancora sopra la soglia epidemica. "Significa che dobbiamo aspettarci ancora un aumento del 9% dei casi nei prossimi giorni, ma il dato è in diminuzione e confidiamo ad un miglioramento stagionale che negli anni scorsi ha portato ad una diminuzione dei casi", spiega ancora Diegoli. Gli ospedali, comunque, respirano. La saturazione dei reparti è del 14,5% per quanto riguarda quelli ordinari ma è solo al 4% nelle terapie intensive: "questo è coerente con la caratteristica dell'Omicron, che dà patologie respiratorie leggere ma che è più severa tra le persone debilitate o che hanno co-patologie", chiarisce il direttore.

Novavax: flop in Emilia Romagna

Sono state solo 3.300 le persone che si sono vaccinate con Novavax in Emilia- Romagna. Il vaccino 'tradizionale', visto come una soluzione in più per convincere i dubbiosi, "non ha avuto il successo che ci aspettavamo", ammette Diegoli, che ha fornito i dati questa mattina in commissione. Quindi "non era ostilità nei confronti dei vaccini a mRNA che ha limitato la vaccinazione, ma una preclusione di principio". Diegoli definisce comunque "un successo" la campagna vaccinale contro il Covid in Regione. Certo, sottolinea, il "10% di persone non vaccinate sono quelle che hanno inciso maggiormente sui ricoveri ospedalieri e sulle terapie intensive". A breve comunque entrerà nel vivo la campagna per la quarta dose, sulla quale in serata vertice coi direttori generali. La campagna interesserà circa 500.000 persone, tra gli over 80 (tutti) e i 60-70 enni con fragilità. La seconda dose booster, spiega il dirigente, "verrà offerta tramite gli hub attualmente presenti, ogni provincia dovrà metterne a disposizione uno, le case della salute e i medici di medicina generale, soprattutto per chi ha difficoltà a muoversi". La prenotazione avverrà attraverso i soliti canali, ma dopo i primi 10 giorni partirà l'accesso libero negli studi dei medici di base.

Agenas: stabili le terapie intensive in Emilia Romagna

Dopo una leggera flessione nei giorni precedenti, nelle ultime 24 ore risale al 16% l'occupazione dei reparti di 'area non critica' da parte di pazienti Covid in Italia (esattamente un anno fa era al 41%) e cresce in 10 regioni: Abruzzo (al 23%), Basilicata (27%), Emilia Romagna (15%), Friuli Venezia Giulia (12%), Lazio (19%), Lombardia (11%), Molise (17%), Pa di Bolzano (9%), Sicilia (27%) e Valle d'Aosta (10%). È stabile invece l'occupazione delle terapie intensive al 5% (un anno fa segnava il 39%) e solo la Sardegna (al 13%) supera la soglia di allerta del 10%. Questi i dati dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 11 aprile 2022.

Nel dettaglio, a livello giornaliero, l'occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di area 'non critica' da parte di pazienti con Covid-19 cala nella Pa Trento (11%) e nelle Marche (20%). È stabile nelle restanti 9 regioni: Calabria (33%), Campania (17%), Liguria (16%), Piemonte (10%), Puglia (22%), Sardegna (21%), Toscana (16%), Umbria (42%) e Veneto (10%). Supera la soglia del 20% in altre 7 regioni o province autonome: Umbria (42%), Calabria (33%), Sicilia (26%), Basilicata (27%), Puglia (22%), Abruzzo (23%) e Sardegna (21%). Sempre a livello giornaliero, l'occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 cresce in Liguria (5%), Sicilia (8%), Umbria (8%) e Valle d'Aosta (6%). Mentre è stabile nelle restanti 17 regioni o province autonome: Abruzzo (al 6%), Basilicata (1%), Calabria (9%), Campania (6%), Emilia Romagna (4%), Friuli Venezia Giulia (1%), Lazio (7%), Lombardia (2%), Marche (4%), Molise (8%), Pa Bolzano (3%), Pa Trento (3%), Piemonte (3%), Puglia (8%), Sardegna (13%), Toscana (7%) e Veneto (3%).