Covid oggi in Emilia Romagna: bollettino del 16 luglio 2022. 7.158 contagi e due morti

I guariti sono oltre seimila, stabili i ricoveri in terapia intensiva. In crescita quelli nei reparti Covid. Scotti (Federazione medici di famiglia): "Il caldo anomalo di questi giorni sta aggravando la sintomatologia dei malati"

Bologna, 16 luglio 2022 - Covid, in Emilia-Romagna ancora non si scende sotto l'asticella dei settemila casi al giorno. Sono 7.158 i contagi registrati dalla Regione, solo lieve il calo rispetto a ieri (7.777).  Questo a fronte di 24.683 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 10.333 molecolari e 14.350 test antigenici rapidi. "Complessivamente - informano dall'ente di viale Aldo Moro -, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 29%". Due i decessi collegati al Coronavirus: uno in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 88 anni nel Forlivese) e uno fuori regione, un uomo di 74 anni il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Piacenza.

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Covid in Emilia Romagna, il bollettino del 16 luglio 2022
Covid in Emilia Romagna, il bollettino del 16 luglio 2022

 

Le vaccinazioni

Focus sulla campagna vaccinale: alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.617.292 dosi; sul totale sono 3.794.920 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,4%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.931.754.

Ricoveri stabili

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 50 (invariato rispetto a ieri), l’età media è di 58,4 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.504 (+9 rispetto a ieri, +0,6%), età media 75 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Parma (invariato rispetto a ieri); 1 a Reggio Emilia (invariato); 7 a Modena (+1); 12 a Bologna (-3); 3 a Imola (+1); 3 a Ferrara (-2); 7 a Ravenna (+2); 5 a Forlì (invariato); 4 a Cesena (+2); 6 a Rimini (+1).

I contagi nelle province

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.502 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 349.130) seguita da Modena (988 su 258.574), Reggio Emilia (825 su 189.582); poi Rimini (696 su 158.729), Ferrara (657 su 117.860), Ravenna (650 su 158.020), Parma (524 su 140.999); quindi Cesena (425 su 94.169), Forlì (334 su 78.058), Piacenza (305 su 85.414) e, infine il Circondario Imolese con 252 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 52.795.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 85.874 (+759). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 84.320 (+750), il 98,2% del totale dei casi attivi.

I morti in Emilia Romagna

Le persone complessivamente guarite sono 6.397 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.580.200, mentre sono due le vittime: una in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 88 anni nel Forlivese) e una fuori regione, un uomo di 74 anni il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Piacenza.

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Gli effetti del caldo

"Il caldo anomalo di questi giorni sta aggravando la sintomatologia di chi è colpito dal Covid. Purtroppo è in crescita il numero dei pazienti che si rivolgono a noi perchè hanno la febbre a 39 o 40 gradi". A lanciare l'allarme è Silvestro Scotti, il segretario della Fimmg, la Federazione che riunisce i circa 42mila medici di famiglia italiani. "Si potrebbe pensare che la febbre sia il sintomo di un disturbo legato al caldo, ma molti malati si sono sottoposti al tempone risultando positivi al Covid. Siamo di fronte all'aumento dei casi di una malattia che interessa le vie respiratorie, il gran calore che riscalda il corpo determina temperature più elevate". 

E' una situazione che secondo Scotti va affrontata e contenuta con due strumenti: il ricorso agli antivirali e la somministrazione della quarta dose non solo ai soggetti a rischio - over 60 e fragili - ma anche ai più giovani. "Mi sento di stimolare i miei colleghi a prescrivere il più possibile i farmaci antivirali, finora poco usati, ovviamente nell'ambito del piano terapeutico stabilito dall'ente regolatore, quindi valutando le condizioni di ciascun paziente, il suo stato di salute generale, la condizione renale e l'assunzione eventuale di farmaci che potrebbero entrare in contrasto con gli antivirali". Ma soprattutto bisogna usare i vaccini. "Il mio consiglio alle istituzioni e' di fare le quarte dosi al piu' presto, a prescindere dall'eta', per salvare l'economia del paese", osserva il segretario della Fimmg.

"Personalmente sono sorpreso che il personale sanitario non sia stato inserito tra le categorie a rischio. I contatti che ho quotidianamente per il mio lavoro mi portano a dire che si stanno infettando molti colleghi e molti infermieri, e cio' determina una perdita di personale che non e' accettabile, per cui dobbiamo lavorare sulla prevenzione". Scotti cita poi un dato che fa comprendere la diffusione dell'epidemia: "Da giugno a luglio del 2022 i certificati di malatia per il Covid sono quintuplicati rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, se non addirittura decuplicati, visto che 12 mesi fa venivano messi in malattia anche i contatti dei malati di Covid, mentre quest'anno cio' non accade".

Tutto questo ha un impatto pesante sull'economia italiana, e in molti stanno chiedendo di ridurre il periodo di isolamento. "Nella mia zona chi ha fatto la quarta dose generalmente non si reinfetta - conclude Scotti - chi ha fatto la terza si reinfetta al 30%, chi ha fatto la seconda al 60%, chi ha solo una dose oppure nessuna, si reinfetta all'80%".

Covid Italia: il bollettino di oggi

Sono 89.830 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del Ministero della Salute. In calo rispetto a ieri: 96.384. Le vittime sono invece 111, (ieri 134). Il tasso è al 22,5% e anche questo scende rispetto al 24,6% di ieri. Sono stati eseguiti in tutto, tra antigenici e molecolari, 398.338 tamponi. Sono invece 405 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, dieci in più rispetto a ieri. Gli ingressi giornalieri sono 57. I ricoverati nei reparti ordinari sono 10.434, rispetto a ieri 71 in più