Covid oggi Emilia Romagna, il bollettino del 18 marzo 2022

I contagi sono ancora in aumento (oggi 4.151, mentre ieri erano 3.738), mentre sono in calo i ricoveri (-2,6%). Oltre 2.200 i guariti, ma ci sono purtroppo altri 12 decessi

Covid in Emilia Romagna: i dati del 18 marzo 2022

Covid in Emilia Romagna: i dati del 18 marzo 2022

Bologna, 18 marzo 2022 - Come da trend degli ultimi giorni crescono ancora i casi Covid in Emilia Romagna: nelle ultime 24 ore sono 4.151 i contagi, in aumento rispetto ai 3.738 di ieri. I tamponi effettuati sono quasi 22.000: questo porta il tasso di positività al 18,9%. Se questo dati sconfortano, si confermano invece in calo i ricoveri (stabili quelli in terapia intensiva e diminuiti del 2,6% quelli nei reparti non critici). Oltre 2.200 i guariti. Si registrano, purtroppo, altri 12 decessi.   

Aggiornamento Bollettino Covid del 19 marzo 2022

Focus: Omicron 2 corre in Emilia Romagna: gli ultimi dati 

Nonostante i contagi da Covid da giorni siano in aumento in Emilia Romagna, al tempo stesso si guarda al futuro, alle riaperture in arrivo dal primo aprile in poi: bisogna imparare le nuove regole su Green pass e mascherine, isolamento e smart working e le date della road map decisa dal Governo (qui l'intervento del premier Draghi).

Dilaga la voglia di riaperture, tanto che a San Marino è stato deciso lo stop alle mascherine anche al chiuso. In Emilia Romagna uno dei primi effetti della nuova situazione pandemica è che nelle farmacie tra due giorni tornano a essere a pagamento i tamponi per fine quarantena e isolamento.

Focus Bollettini: Italia - Veneto - Marche

In tutt'Italia comunque crescono l'incidenza e l'indice Rt: l'unica consolazione è che al momento i ricoveri e le terapie intensive restano sotto controllo. Il problema è sempre lo stesso: l'estrema contagiosità delle varianti. Omicron 2 si trasmette molto più in fretta della sorella maggiore Omicron 1.

Dati e contagi Covid in Italia

Tornano a calare i nuovi casi di Covid-19 in Italia: nelle ultime 24 ore ne sono stati rilevati 76.250, a fronte di un minor numero di tamponi processati (490.883) e per un conseguente tasso di positività al 15,5%. I decessi oggi sono 165 per un totale di 157.607 da inizio pandemia. Tra le Regioni, il Lazio presenta il maggior numero di casi (9.004), a seguire Lombardia (8.555) e Puglia (8.521). Gli attualmente positivi sono 1.120.221 (+32mila), di cui 1.111.344 isolati a casa, 474 nelle terapie intensive (+1) e 8.403 ricoverati nei reparti ordinari (+6). I guariti sono 46.408

Covid in Emilia Romagna: i contagi del bollettino di oggi

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.231.488 casi di positività, 4.151 in più rispetto a ieri, su un totale di 21.989 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 11.576 molecolari e 10.413 antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 18,9%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 41,2 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 864 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 253.948), seguita da Modena (625 su 190.708) e Reggio Emilia (518 su 135.566); poi Ravenna (445 su 113.338), Parma (444 su 100.417) e Ferrara (321 su 84.691); quindi Rimini (270 su 120.777), Cesena (230 su 69.555), Forlì (156 su 58.147) e Piacenza (155 su 66.313); infine, il Circondario Imolese con 123 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 38.028.

Ricoveri Covid in Emilia Romagna

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 52 (-1 rispetto a ieri, -1,9%), l’età media è di 65,7 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 965 (-26 rispetto a ieri, -2,6%), età media 74,6 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 2 a Parma (-1); 5 a Reggio Emilia (invariato); 4 a Modena (+1); 17 a Bologna (-5); 1 a Imola (invariato); 6 a Ferrara (+2); 5 a Ravenna (+1); 1 a Forlì (invariato); 2 a Cesena (invariato) e 7 a Rimini (+1 rispetto a ieri).

Morti per Covid in regione

Purtroppo, si registrano 12 decessi: 3 in provincia Parma (una donna di 64 anni e due uomini, uno di 86 il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Reggio Emilia, e uno di 87 anni), 1 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 92 anni), 1 in provincia di Modena (un uomo di 90 anni), 1 in provincia di Bologna (una donna di 86 anni), 1 in provincia di Ferrara (una donna di 88 anni), 2 in provincia di Ravenna (due uomini di 85 e 93 anni), 3 in provincia di Forlì-Cesena (due donne di 88 e 92 anni e un uomo di 82 anni). Non si registrano decessi in provincia di Piacenza, Rimini e nel Circondario Imolese. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.138.

​Guariti e casi attivi

casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 35.876 (+1.887). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 34.859 (+ 1.914), il 97,1% del totale dei casi attivi. Invece, le persone complessivamente guarite sono 2.252 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.179.474. 

Le norme anti Covid e profughi ucraini

Green pass e norme anti Covid debbono valere anche per i profughi ucraini che arrivano nel nostro Paese. A chiederlo, in un'interrogazione alla Giunta dell'Emilia Romagna, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come "per cinque giorni, dopo il tampone negativo cui sono sottoposti i profughi entro le quarantott'ore dal loro ingresso nel nostro Paese, quindi per sette giorni, possono circolare senza green pass. Questo significa che possono viaggiare sullo stesso bus, o treno, precluso a studenti e lavoratori italiani non vaccinati o senza terza dose, persone prive di vaccinazione o vaccinate molti mesi fa". Da qui l'atto ispettivo per sapere dall'amministrazione regionale "come pensa di attivarsi per porre fine a questa discriminazione e cosa sta facendo per evitare che l'arrivo di persone, in gran parte non vaccinate e non controllate attraverso tamponi, porti a una nuova ondata pandemica".