Covid Emilia Romagna: il bollettino di oggi 21 luglio 2022. 6.487 contagi e 15 morti

Quasi 8mila guariti e 1.500 casi attivi in meno. In calo i ricoveri nelle terapie intensive (-1), aumentano nei reparti Covid (+22). Il monitoraggio della Fondazione Gimbe: inversione della curva dei nuovi casi, ma raddoppiano i ricoveri in area critica e quasi triplicano in area medica

I dati del bollettino Covid di oggi 21 luglio 2022

I dati del bollettino Covid di oggi 21 luglio 2022

Bologna, 21 luglio 2022 - Ancora sopra quota 6mila i contagi di oggi, anche se diminuiscono rispetto ai 7.503 di ieri: il bollettino registra 6.487 nuovi casi, dall'analisi di 23.406 tamponi, sia molecolari che antigenici. I numeri di oggi comprendono anche il recupero dei dati della provincia di Piacenza, che non è stato possibile conteggiare ieri a causa di problemi tecnici ai sistemi informatici. Il tasso di positività è al 27,7%.

Le vittime collegate alla pandemia sono oggi 15, a fronte delle 27 di ieri, anche se alcune - come ieri - sono riferite ai giorni scorsi.

I pazienti emiliano-romagnoli attualmente ricoverati nelle terapie intensive sono 42 (-1 rispetto a ieri, -2,3%), l’età media è di 60,4 anni. Per quanto riguarda i pazienti curati negli altri reparti Covid, sono 1.736 (+22 rispetto a ieri, +1,3%), età media 75,3 anni.

I casi attivi di infezione, cioè i malati effettivi, sono 82.615 (-1.499). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi o prive di sintomi, sono complessivamente 80.837 (-1.520), il 97,8% del totale dei casi attivi.

Le persone guarite sono 7.971 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.613.159.

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Bollettino Italia 21 luglio 2022

Si conferma in calo la curva epidemica in Italia. Oggi sono 80.653 i nuovi casi Covid contro gli 86.067 di ieri, ma soprattutto contro i 107.122 di giovedì scorso. I tamponi effettuati sono 366.000 (ieri 380.121) con un tasso di positività che scende dal 22,6% al 22%.

I decessi delle ultime 24 ore sono 157 (come ieri) per un totale di 170.527 vittime dall'inizio della pandemia.

Invariate le terapie intensive rispetto a ieri: in tutto rimangono 410 con 40 ingressi del giorno. In calo il numero dei ricoveri ordinari: sono 53 in meno (ieri +62) per un totale di 10.984.

La regione con più casi Covid odierni è sempre la Lombardia con 10.846 contagi, seguita da Veneto (+8.490), Campania (+8.239), Lazio (+6.833) ed Emilia Romagna (+6.487).

I dimessi/guariti delle ultime 24 ore sono 84.933 (ieri 80.209) per un totale che sale a 18.841.001. Gli attualmente positivi scendono di 3.555 unità (ieri +6.435) e sono in tutto 1.455.821, di cui 1.444.427 in isolamento domiciliare. 

Focus bollettini: Marche - Veneto - Italia

Contagi oggi in Emilia Romagna

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.713.109 casi di positività, 6.487 in più rispetto a ieri, su un totale di 23.406 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 9.933 molecolari e 13.473 test antigenici rapidi. Questi totali comprendono il recupero dei dati della provincia di Piacenza, che non è stato possibile conteggiare ieri a causa di problemi tecnici ai sistemi informatici. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 27,7%.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 48,5 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.059 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 354.722) seguita da Modena (994 su 262.901), Reggio Emilia (821 su 193.024); poi Ravenna (701 su 161.051), Rimini (657 su 161.784), Parma (571 su 143.595) e Ferrara (506 su 120.406); quindi Cesena (372 su 95.927), Forlì (308 su 79.508), Piacenza (299 su 86.524) e, infine il Circondario Imolese con 199 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 53.667.

Morti covid in Emilia Romagna del 21 luglio 

Il bollettino di oggi registra 15 morti collegati al Covid, alcuni dei quali relativi ai giorni scorsi: 2 in provincia di Piacenza (una donna di 91 anni e uomo di 80 anni), 1 in provincia di Parma (un uomo di 81 anni), 1 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 94 anni), 1 in provincia di Modena (una donna di 85 anni), 3 in provincia di Bologna (2 donne di 85 e 97 anni e un uomo di 82 anni), 1 in provincia di Ferrara (una donna di 95 anni), 2 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 76 anni e un uomo di 68 anni, entrambi di Forlì), 3 in provincia di Rimini (3 donne, una di 84 anni il cui decesso è stato registrato dalla Ausl di Cesena, e due donne di 90 anni e 91 anni), 1 residente fuori dall’Emilia-Romagna (un bambino di 5 mesi con gravi patologie congenite il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Bologna). Non si registrano decessi nelle province di Ravenna e nel Circondario Imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 17.335.

Il monitoraggio Gimbe

Oggi è uscito il consueto monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe, che registra - finalmente, dopo cinque settimane di aumento - un'inversione della curva dei nuovi casi, finalmente in discesa (-13,3% in 7 giorni), anche se, sul fronte ospedaliero, continuano a crescere i ricoveri (+12,9%) e le terapie intensive (+10,1%) e aumentano anche i decessi (+18,9%).

Per quanto riguarda i vaccini, c'è stata una impennata per le quarte dosi, ma siamo ancora lontani dal target delle 100 mila somministrazioni al giorno. In declino l'efficacia vaccinale per gli over 80 per cui, secondo Gimbe, è bene fare subito la quarta dose: "è un trattamento salvavita", sottolinea la Fondazione.

Il monitoraggio rileva, nella settimana 13-19 luglio, un'inversione della curva dei nuovi casi (631.693 vs 728.759) dopo cinque settimane di aumento. Ancora in crescita, invece, gli indicatori ospedalieri (+1.251 ricoveri in area medica, +38 in terapia intensiva) e i decessi (823). Sempre ferme le percentuali di chi ha ricevuto almeno una dose di vaccino (88,1% della platea) e di chi ha completato il ciclo vaccinale (86,6% della platea). Sono 6,84 milioni i non vaccinati, di cui 2,42 milioni di guariti protetti solo temporaneamente. 

Cartabellotta: "La discesa dei nuovi casi potrebbe essere più lenta del previsto"

"A metà luglio, dopo il raggiungimento del picco, è iniziata la discesa dei nuovi casi, che tuttavia potrebbe essere più lenta del previsto a causa del numero molto elevato di casi non noti alle statistiche ufficiali che rappresentano un moltiplicatore dei contagi. Infatti, gli oltre 1,45 milioni di positivi potrebbero essere in realtà almeno il doppio". Lo evidenzia Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, commentando i dati del monitoraggio indipendente della Fondazione su Covid-19.  

La sottostima dei positivi e le soluzioni anti-contagio

I positivi, dunque, potrebbero essere almeno 3 milioni. Diversi i motivi di questa sottostima: "mancata esecuzione del tampone nonostante i sintomi o il contatto con un caso Covid-19; mancata comunicazione della positività al test 'fai da te'; falsi negativi al test in autosomministrazione", spiega. "Ecco perché, indipendentemente dalla velocità di discesa della curva dei nuovi contagi, nelle prossime settimane è verosimile un aumento dei ricoveri - più in area medica che in terapia intensiva - e dei decessi che oggi con una media di 118 al giorno sono già tornati ai livelli di due mesi fa. Le soluzioni sono sempre le stesse: usare le mascherine al chiuso, specialmente in locali affollati e poco aerati, per limitare la circolazione virale; effettuare la terza dose (oltre 5,1 milioni di persone potrebbero riceverla subito) e, soprattutto, somministrare il prima possibile la quarta dose a over 60 e fragili", chiosa Cartabellotta. 

La situazione negli ospedali

"Sul fronte degli ospedali - afferma Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe - prosegue l'aumento dei ricoveri sia in area medica (+12,9%) che in terapia intensiva (+10,1%)". In particolare, nelle ultime cinque settimane i ricoveri sono più che raddoppiati in area critica (da 183 il 12 giugno a 413 il 19 luglio), mentre sono quasi triplicati in area medica (da 4.076 il 11 giugno a 10.975 il 19 luglio).

Al 19 luglio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 17,1% in area medica e del 4,5% in area critica. Continua a crescere anche il numero dei decessi: 823 negli ultimi 7 giorni (di cui 75 riferiti a periodi precedenti), con una media di 118 al giorno rispetto ai 99 della settimana precedente.