CronacaCovid oggi Emilia Romagna, il bollettino del 27 giugno 2022: 2.961 contagi e 12 morti

Covid oggi Emilia Romagna, il bollettino del 27 giugno 2022: 2.961 contagi e 12 morti

Oltre 2.800 i guariti, scendono i ricoveri nelle terapie intensive (- 2) ma aumentano negli altri reparti (+ 45). Oltre 40 mila casi attivi.

Bologna, 27 giugno 2022 - Sotto quota 3 mila i contagi di oggi: il bollettino ne registra 2.961, a fronte dei 4.487 di ieri, dall’analisi di 7.793 tamponi, sia molecolari che antigenici.

Il tasso di positività è al 38%: si tratta di un valore non indicativo dell’andamento generale dell’epidemia, visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è molto inferiore rispetto agli altri giorni (soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo).

Covid Emilia Romagna oggi, il bollettino del 28 giugno 2022. Contagi e morti

Le vittime collegate alla pandemia sono oggi 12, ieri erano state 3.

I dati del bollettino del 27 giugno 2022
I dati del bollettino del 27 giugno 2022

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive sono 29 (-2 rispetto a ieri, -6,5%), l’età media è di 67,2 anni. Per quanto riguarda i pazienti curati negli altri reparti Covid, sono 907 (+45 rispetto a ieri, +5,2%), età media 74 anni.

I casi attivi di infezione, cioè i malati effettivi, sono 40.499 (+ 122). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi o prive di sintomi, sono complessivamente 39.563 (+79), il 97,7% del totale dei casi attivi.

Le persone guarite sono 2.827 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.496.569.

Omicron 5, sintomi e durata della positività

Bollettino Italia 27 giugno 

Ancora in salita la curva epidemica in Italia: sono 24.747 i nuovi casi Covid nelle ultime 24 ore, contro i 48.456 di ieri ma soprattutto i 16.571 di lunedì scorso, un incremento del 50% su base settimanale. I tamponi processati sono 100.959 (ieri 199.340) con un tasso di positività che scende dal 25,3% al 24,5%.

I decessi sono 63 (ieri 44): il numero delle vittime totali da inizio pandemia sale così a 168.165.

In crescita le ospedalizzazioni: 7 in più le terapie intensive (ieri +2), che sono così 234 in tutto con 22 ingressi giornalieri. E altri 341 in più sono i ricoveri ordinari (ieri +190) per un totale di 5.873.

La regione con il maggior numero di casi è il Lazio con 3.623 contagi, seguita da Lombardia (+3.043), Emilia Romagna (+2.961), Campania (+2.647) e Veneto (+1.999).

I casi totali dall'inizio della pandemia arrivano a 18.259.261. I dimessi/guariti delle ultime 24 ore sono 19.545 (ieri 19.320) per un totale che sale a 17.352.245. Gli attualmente positivi sono 5.411 in più (ieri +29.961) per un totale che sale a 738.851. Di questi, 732.744 sono in isolamento domiciliare.

Contagi oggi in Emilia Romagna

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.554.149 casi di positività, 2.961 in più rispetto a ieri, su un totale di 7.793 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 3.684 molecolari e 4.109 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 38%. Si tratta di un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 46,3 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 464 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 322.760), seguita da Modena (408 su 240.317); poi Rimini (343 su 145.431), Reggio Emilia (331 su 175.248), Ravenna (317 su 144.713), Parma (264 su 131.229), Ferrara (253 su 108.020) e Cesena (219 su 86.104); quindi Forlì (155 su 71.804) e il Circondario Imolese (105 su 48.558); infine Piacenza, con 102 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 79.965.

Morti covid Emilia Romagna del 27 giugno 

Il bollettino di oggi registra 12 morti collegati al Covid: 1 in provincia di Parma (un uomo di 80 anni), 1 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 96 anni), 1 in provincia di Modena (una donna di 76 anni), 3 in provincia di Bologna (tre uomini rispettivamente di 57, 59 e 74 anni), 1 in provincia di Ferrara (una donna di 84 anni), 3 in provincia di Ravenna (due donne di 56 e 97 anni e un uomo di 85 anni), 1 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 72 anni del Forlivese), 1 in provincia di Rimini (una donna di 91 anni).

Non si registrano decessi in provincia di Piacenza e nel Circondario Imolese.     In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 17.081.

Sileri: "Non credo che l'aumento dei contagi porterà a nuove restrizioni, ora abbiamo i vaccini" 

Nei giorni scorsi abbiamo assistito ad una nuova impennata dei contagi da Covid, ma, come ricordano gli esperti, non siamo più nella situazione di due anni fa e la campagna vaccinale è senza dubbio un valido strumento per contrastare la malattia grave. "Questo aumento dei contagi non credo possa portare a nuove restrizioni". Lo ha affermato il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ospite di 'Sabato anch'io'. Sileri ha ricordato come la grande adesione alla campagna vaccinale abbia determinato una situazione completamente diversa rispetto a un anno fa. E sulle nuove somministrazioni ha sottolineato come non sia più corretto parlare di quarta o quinta dose ma di vaccinazione preventiva contro i virus circolanti in un determinato momento, con un vaccino aggiornato e una modalità similare a quella antinfluenzale.

Cartabellotta: "Anche senza obbligo, meglio usare la mascherina in posti al chiuso e affollati"

"Le dinamiche della fisica hanno spiegato che ci si contagia soprattutto al chiuso in luoghi affollati e poco areati, quindi anche in assenza di obblighi e raccomandazioni bisognerebbe portare la mascherina in queste situazioni. Dovrebbe esserci la consapevolezza civica sulle mascherine, però non sempre c'è. Sui luoghi di lavoro credo ci siano posizioni contrastanti ma credo che al momento tutto ciò che può contrastare il contagio ben venga". Lo ha detto il presidente della fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, ai microfoni della trasmissione "Fino a qui tutto bene". "Siamo in una fase di ripresa importante della circolazione virale nel nostro Paese: abbiamo superato i 50mila casi in media al giorno e si cominciano a vedere delle conseguenze anche negli ospedali" ha ricordato Cartabellotta, precisando "non tanto in terapia intensiva perché con Omicron le brutte polmoniti bilaterali sono diminuite di molto, però in area medica l'aumento dei posti letto inizia ad essere rilevante soprattutto in alcune regioni".

Giorgio Palù: "Il Covid non è ancora arrivato nella sua fase finale"

Il Covid potrebbe essere vicino alla sua fine, anche se non ci siamo ancora, perché non è ancora diventato un malanno di stagione. Parola del presidente dell'Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) Giorgio Palù, ospite di 'Direzione Nord Salute' al Palazzo delle Stelline a Milano. Insomma, anche se l'evoluzione del virus prosegue, ormai per Palù grazie alla campagna vaccinale abbiamo "una barriera immunitaria che ci difende dalla malattia grave", anche se "non dalla reinfezione", sebbene per ora pare che le mutazioni non creino particolari problemi. Infatti, il fattore "più interessante" è che comunque secondo recenti studi il virus, come ricorda il presidente Aifa, "ha accumulato almeno tre mutazioni che non lo rendono più in grado di attaccare il polmone" e questo può significare "che il destino evolutivo stia andando verso l'eliminazione". Il condizionale resta comunque un obbligo, così come l'incertezza sui tempi, visto che il covid, come sottolinea il numero uno di Aifa, "non è ancora un virus stagionale", e questo dimostra che "non è ancora arrivata la fase finale", come emerge da questo aumento dei contagi, complice anche l'allentamento di gran parte delle restrizioni. 

E sul rialzo estivo dei contagi, come ricorda Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, non è certo la prima volta che accade: "Con un virus nuovo non c'è estate che tenga, poi c'è stata l'abolizione di molte misure e una variante che reinfettaSperiamo che si tratti di un fenomeno limitato nel tempo. Anche lo scorso anno, all'inizio dell'estate, dopo gli Europei" di calcio, "c'è stato un rialzo dei casi, ma oggi abbiamo una variante diversa", ha commentato il diretttore.