Per approfondire:
- Articolo: Bollettino Covid dell'Emilia Romagna del 26 gennaio 2022
- Articolo: Covid Bologna, 200mila contagi in 24 mesi. Ricoveri: rapporto No vax-vaccinati 60-40%
- Articolo: "I nostri figli negativi al tampone non sono potuti tornare in classe"
- Articolo: Vaccino ai bambini: rischi e benefici, la 'lezione' di Burioni
- Articolo: Bambino morto di Covid a Torino. "Soffriva di crisi epilettiche"
- Articolo: Green pass nei negozi, i commercianti di Reggio Emilia: "Non tocca a noi controllare"
- Articolo: Pesaro, "Chiedono falsi tamponi positivi per avere il Green pass"
- Articolo: Zona arancione: Marche e Veneto salvi. Tutti i dati Covid
- Articolo: Rimini, parla il medico sopravvissuto al Covid: "Non farò più il dottore"
Bologna, 25 gennaio 2022 - L'andamento della pandemia da Covid in Emilia Romagna: si contano oggi 13.561 nuovi contagi, in calo rispetto a ieri (quando i positivi erano 14.719 e i morti sono stati 20). Diminuiscono anche i ricoveri nei reparti Covid (-31), mentre restano pressoché stabili quelli nelle terapie intensive (+2). Sempre alto il numero dei decessi, che sono 38 nelle ultime 24 ore: tra le vittime anche tre uomini sotto i 60 anni. L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 34 anni.
I dati suggeriscono che potrebbe essere stato raggiunto il plateau della curva pandemica in Emilia- Romagna dove nell'ultima settimana si è osservata una stabilizzazione della curva e una flessione dell'incidenza, con l'Rt attuale a 0,98. Visto il ritmo lento delle guarigioni, i casi attivi anno raggiunto quota 383.976: si tratta di oltre l'8,5% dell'intera popolazione, praticamente quasi un residente in regione su 11 è attualmente positivo al Covid. Il 99,3% è in isolamento domiciliare.
FOCUS BOLLETTINI / Veneto - Marche - Italia
Intanto la Regione ha reso noto il report mensile con i rischi per i non vaccinati, mentre uno studio del Sant'Orsola approfondisce gli effetti preoccupanti del Long Covid. Intanto l'epidemia incalza, mietendo vittime anche giovanissime, e nascono nuove proposte per intensificare la campagna vaccinale. "Pensiamo sia importante che i bambini in età scolastica si vaccinino, quindi siamo disponibili a vaccinare nelle scuole". Lo ha detto l'assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia Romagna, Raffaele Donini, nel suo intervento in commissione congiunta con la Scuola e la commissione per la parità.
"Chiediamo di entrare nelle scuole per poter vaccinare i bambini - ha spiegato Donini - organizzandoci con le direzioni scolastiche e con i Dipartimenti di sanità pubblica nel caso in cui ci sia la disponibilità. Se ci lasciano fuori staremo nei nostri hub, ma siamo disponibili a concordare con la scuola stessa una vaccinazione". Tra l'altro, ha aggiunto l'assessore "io mi ricordo da piccolino che fui vaccinato in aula".
Il bollettino Covid di oggi in Emilia Romagna
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 961.666 casi di positività, 13.561 in più rispetto a ieri, su un totale di 91.443 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 26.755 molecolari e 64.688 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 14,8%.
Il bollettino Covid di oggi in Italia
Ancora in calo la curva epidemica in Italia. I nuovi casi sono 186.740, contro i 77.696 di ieri (che però era lunedì, quindi pochi tamponi e pochi casi) e soprattutto i 228.179 di martedì scorso, picco della quarta ondata e record di sempre. Con 1.397.245 tamponi, 800mila più di ieri. tanto che il tasso di positività scende dal 15% al 13,4%. In salita i decessi, 468 (ieri 352), nuovo record della quarta ondata ma con diverse decine di casi pregressi registrati solo oggi. Il totale delle vittime dall'inizio della pandemia sale a 144.343. Tornano a crescere le terapie intensive, 9 in più (ieri stabili) con 130 ingressi del giorno, e salgono a 1.694, così come aumentano di 165 unita' i ricoveri ordinari (ieri +235), 20.027 in totale.
La mappa dei contagi in Emilia Romagna
Il maggior numero di nuovi casi è a Bologna (3.105 su un totale dall’inizio dell’epidemia di 195.330), seguita da Modena (2.522 su 152.748); poi Parma (1.488 su 76.575), Rimini (1.211 su 97.798) e Ravenna (1.208 su 88.018); quindi Reggio Emilia (811 su 105.144), Cesena (792 su 54.964), Ferrara (784 su 61.110) e Forlì (734 su 45.414). Infine, Piacenza (623 su 54.647) e il Circondario di Imola, con 283 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 29.918.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 383.976 (+7.294). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 381.232 (+7.323), il 99,3% del totale dei casi attivi.
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Il punto sui ricoveri
In terapia intensiva sono attualmente ricoverati 150 pazienti (+2 rispetto a ieri, pari al +1,4%), l’età media è di 62,8 anni. Sul totale, 94 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 62,1 anni), il 62,7%; 56 sono vaccinati con ciclo completo (età media 63,8 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna sono quasi 3,7 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.594 (-31 rispetto a ieri, -1,2%), età media 70,2 anni.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 8 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 18 a Parma (-2); 15 a Reggio Emilia (+1); 23 a Modena (+3); 34 a Bologna (-1); 13 a Imola (+1); 12 a Ferrara (+1); 8 a Ravenna (invariato); 4 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (-2); 12 a Rimini (invariato).
I decessi delle ultime 24 ore
Purtroppo si sono verificate altre 38 morti, così divisi provincia per provincia: 6 in provincia di Bologna (quattro uomini di 58, 79, 81 e 93 anni e due donne di 64 e 93 anni), 1 a Piacenza (un uomo di 85 anni), 5 a Parma (due uomini di 64 e 76 anni, due donne di 82 e 92 anni e una terza donna di 71 anni il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Piacenza), 2 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 88 e una donna di 89 anni), 3 in provincia di Modena (due uomini di 55 e 72 anni e una donna di 65 anni), 2 nel Circondario Imolese (un uomo di 86 e una donna di 77 anni), 3 in provincia di Ferrara (un uomo di 62 anni e due donne di 85 e 95 anni), 8 in provincia di Ravenna (cinque uomini di 78, 79 (due), 92 e uno di 95 anni e tre donne di 84, 94 e 95 anni), 3 in provincia di Forlì-Cesena (due uomini di 87 e 90 anni e una donna di 87 anni), 3 in provincia di Rimini (un uomo di 58 anni il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Modena e due donne di 89 e 91 anni), 2 residenti fuori dall’Emilia-Romagna i cui decessi sono stati registrati rispettivamente dalle Ausl di Modena e di Ferrara: un uomo di 63 e una donna di 83 anni).
In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.849.
Le vaccinazioni in Emilia Romagna
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 9.466.073 dosi; sul totale sono 3.682.277 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 91,6%. Le terze dosi fatte sono 2.174.143.
Covid, i non vaccinati rischiano 36 volte in più
Numeri impressionanti dal report mensile dell'Emilia Romagna sui rischi di chi non è ancora immunizzato: i dati su ricoveri, terapie intensive e decessi mostrano in modo indiscutibile il pericolo in cui possono incorrere indecisi e no vax, che rischiano addirittura 36 volte in più. Il divario tra vaccinati e non, dichiara l'assessore Donini, "si mantiene altissimo anche se rapportato ai vaccinati con due dosi entro i quattro mesi: rispetto a questi ultimi, i non vaccinati rischiano 33,3 volte in più di finire in terapia intensiva e 9,5 volte in più di morire".
Lo studio sul Long Covid: tutti i sintomi
I pazienti che hanno avuto la polmonite bilaterale interstiziale, tipica del covid, hanno trascichi per mesi, forse per sempre. Lo rivela uno studio del Sant'Orsola di Bologna su cento pazienti: nel 60% dei casi i pazienti con Covid a due mesi dalla dimissione sono ancora sintomatici, percentuale che si riduce a 6 mesi ma che rimane comunque alta, il 40%. I sintomi più frequentemente riportati sono: fatica a respirare, debolezza e tosse, seguono dolore toracico, tachicardia, disturbi dell'equilibrio, nausea o febbricola.
Coronavirus, Agenas: l'occupazione dei reparti ordinari cresce in 12 regioni
In Emilia Romagna A livello giornaliero la percentuale di posti occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri resta al 30% in Italia ma cresce in 12 regioni: Abruzzo (32%), Emilia Romagna (29%), Friuli (36%), Lazio (32%), Lombardia (33%), Marche (29%), Molise (11%), PA Bolzano (22%), PA Trento (28%), Puglia (25%), Toscana (27%) e Val d'Aosta (57%). Cala solo in Liguria (40%) e Veneto (24%).
Stabile in Basilicata (al 25%), Calabria (40%), Campania (31%), Piemonte (31%), Sardegna (18%), Sicilia (38%), Umbria (29%); 10 superano il 30% (soglia di rischio per l'ingresso in zona arancione): Abruzzo, Campania, Calabria, Friuli, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sicilia, Valle d'Aosta. Questi i dati Agenas al 24 gennaio.
Per quanto riguarda le terapie intensive, invece, l'occupazione in Italia resta al 17%, ma 7 regioni sono oltre il 20%: Trento (27%), Piemonte (24%), Friuli e Toscana (22%), Lazio, Marche e Val d'Aosta (21%).
A livello giornaliero, il tasso cala in 4 regioni: Lazio (21%), PA Bolzano (17%), Piemonte (24%), Puglia (13%). Cresce, però, in altrettante: Basilicata (8%), PA Trento (27%), Toscana (22%), Veneto (17%). È stabile in Abruzzo (20%), Calabria (16%), Campania (12%), Emilia Romagna (17%), Friuli (22%), Liguria (18%), Lombardia (15%), Marche (21%), Molise (5%), Sardegna (15%), Sicilia (19%), Umbria (9%), Val d'Aosta (21%). Questo la fotografia attuale degli ospedali italiani.
In provincia di Forlì-Cesena sono stati 100mila i casi da inizio pandemia
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