Covid oggi: bollettino Emilia Romagna del 3 gennaio 2022. Dati e contagi

Si registrano 8.014 nuovi casi (-11,8%) e purtroppo anche 17 morti. Crescono i ricoveri nei reparti Covid, stabili le terapie intensive. La nostra regione è la seconda, a livello nazionale, per numero di contagi dopo la Lombardia.

Bologna, 3 gennaio 2022 - Mentre in Italia i contagi da Coronavirus sono raddoppiati in una settimana, restano sempre alti, sebbene in calo, i dati del bollettino Covid di oggi in Emilia Romagna (qui i numeri di ieri): si registrano 8.014 nuovi casi (-11,8%) su 31.140 i tamponi effettuati. La nostra regione è la seconda, a livello nazionale, per numero di contagi dopo la Lombardia.

L'aggiornamento Covid oggi, il bollettino dell'Emilia Romagna 4 gennaio 2022. Terapie intensive al 15%

Purtroppo si contano anche 17 morti. Stabili i ricoveri nelle terapie intensive, dove il 72,5% non è vaccinato; crescono del 5,3% quelli nei reparti Covid. Il 98,4% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. L’età media dei nuovi positivi è di 37,6 anni

Il bollettino Covid dell'Emilia Romagna del 3 gennaio 2022
Il bollettino Covid dell'Emilia Romagna del 3 gennaio 2022

FOCUS BOLLETTINI / Italia - Veneto - Marche

Coronavirus: dati e contagi dell'Emilia Romagna

La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 25,7%, un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Quanto alle vaccinazioni, alle 15 sono state somministrate complessivamente 8.512.309 dosi; sul totale sono 3.614.837 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 90%, mentre quelle con almeno una dose (3.696.550) sono arrivate al 92%, sempre degli over 12. Le terze dosi già fatte sono 1.427.936.

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I ricoveri Covid in Emilia Romagna

Sono 131 i pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive (+1 rispetto a ieri); l’età media è di 63,2 anni. Sul totale, 95 (quindi il 72,5%) non sono vaccinati (età media 61,2 anni), mentre 36 sono vaccinati con ciclo completo (età media 67,7 anni). Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.528 (+77 rispetto a ieri), età media 69,1 anni. Rispetto ai 9.090 nuovi casi registrati ieri, si registra un -11,8% (-25,8% ieri) di contagi, mentre quella dei ricoverati nei reparti Covid un +5,3% e nelle terapie intensive un +0,8%, sempre rispetto a ieri.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 10 a Parma (invariato); 14 a Reggio Emilia (+1); 15 a Modena (invariato); 31 a Bologna (+2); 9 a Imola (invariato); 19 a Ferrara (invariato); 13 a Ravenna (-2); 1 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (invariato); 15 a Rimini (invariato).  

La mappa del contagio

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 2.068 nuovi casi, seguita da Modena (1.181). Poi Ravenna (897), Parma (793), Rimini (715) e Piacenza (609). Quindi Ferrara (535), Reggio Emilia (475), Cesena (353) e Forlì (206). Infine, il Circondario Imolese con 182 nuovi casi.

Il bollettino dei decessi

Purtroppo, si registrano diciassette morti in 24 ore: uno in provincia di Parma (1 donna di 83 anni); uno in provincia di Reggio Emilia (1 uomo di 84 anni); sei in provincia di Bologna (2 uomini di 69 e 95 anni e 4 donne di 78, 79, 86 e 96 anni); cinque in provincia di Ferrara (1 donna di 82 anni e 4 uomini di 79, 85, 90 e 97 anni); uno in provincia di Ravenna (1 donna di 101 anni); tre in provincia di Forlì-Cesena (2 uomini di 69 e 74 anni e 1 donna di 79 anni).  

Covid oggi: il bollettino Italia

Ancora in netto aumento la curva epidemica in Italia. I nuovi casi sono 68.052, contro i 61.046 di ieri e soprattutto i 30.810 di lunedì scorso, più che raddoppiati su base settimanale. Con 445.321 tamponi, quasi 170mila più di ieri, tanto che il tasso di positività scende dal 21,9% al 15,3%. I decessi sono 140 (ieri 133), per un totale di 137.646 vittime dall'inizio dell'epidemia. Sempre in crescita i ricoveri: le terapie intensive sono 32 in più (ieri +22) con 103 ingressi del giorno, e salgono a 1.352, mentre i ricoveri ordinari sono 577 in più (ieri +491), 12.333 in totale.

La regione con più casi odierni resta ancora la Lombardia, in netta crescita (+13.421), seguita da Emilia Romagna (+8.014), Toscana (+6.952), Campania (+6.653) e Veneto (6.468). I contagi totali in Italia dall'inizio della pandemia sono 6.396.110. I guariti sono 13.379 (ieri 12.164) per un totale di 5.133.272. Ancora in rialzo il numero degli attualmente positivi, 54.515 in più (ieri +48.744) che salgono a 1.125.052. Di questi, sono in isolamento domiciliare 1.111.368 pazienti. 

Il possibile cambio di colore

Llunedì prossimo anche la nostra regione potrebbe unirsi alla pattuglia di quelle che cambiano colore. Insomma, potremmo finire in zona gialla. Lo ammette l'assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini: "Noi oggi siamo un po' sopra il livello di guardia per la saturazione dei reparti di terapia intensiva e Covid - dice - Venerdì scorso non lo eravamo. Nel caso in cui aumentassero i ricoveri e le dimissioni dei pazienti ricoverati non fossero altrettanto consistenti, sicuramente lunedì prossimo andremo in zona gialla".

Oggi in zona gialla sono finite altre 4 regioni: Lombardia, Lazio, Piemonte e Sicilia, che si sono aggiunte a Liguria, Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Calabria e alle province autonome di Trento e Bolzano. 

Intanto c'è attesa per la riunione di mercoledì del Consiglio dei ministri, che dovrà decidere principalmente sulle modalità del rientro a scuola dopo le vacanze di Natale e sulla questione del vaccino obbligatorio per chi lavora. Sotto la lente la diffusione galoppante della variante Omicron, che secondo il virologo Silvestri potrebbe portare a una sorta di 'pandemia raffreddata', mentre il professor Cossarizza avverte: "I vaccini sono efficaci, ma i no vax sono troppi".

Covid, gli ultimi dati Agenas

E' preoccupante il dato che emerge dai dati Agenas aggiornati a ieri sera: occupazione delle terapie intensive a livello nazionale al 14% (4 punti sopra la soglia di rischio) e 14 Regioni su 21 che hanno superato il limite, in alcuni casi di molto. Le Regioni sopra soglia sono Abruzzo (al 12% di occupazione dei posti letto), Sicilia (13%), Lombardia (14%), Calabria, Toscana ed Emilia Romagna (15%), Friuli Venezia Giulia e Lazio (16%), Provincia di Bolzano e Piemonte (17%), Veneto (19%), Marche (20%), Liguria (21%) e Provincia di Trento (24%). Queste ultime tre hanno superato anche la seconda soglia di rischio, quella da zona arancione, fissata al 20%: per finire nella fascia con ulteriori restrizioni occorre però contemporaneamente superare la soglia del 30% dei ricoveri ordinari: che è a un passo per la Liguria (29%), che rischia concretamente l'arancione da lunedì prossimo, mentre Trento è ancora al 22%, e le Marche al 23%

 

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