Gli aiuti per gli alluvionati sui social: dai consigli su come recuperare le foto ai mobili in regalo

La solidarietà corre sul web con tanti annunci e offerte per le persone colpite dall'alluvione. Dagli oggetti di ogni tipo alle prestazioni gratuite, fino alle consulenze dei professionisti a disposizione di chi ne ha più bisogno

Una coppia di Faenza, Giulio e Teresa, sono riusciti a salvare la loro foto del matrimonio

Una coppia di Faenza, Giulio e Teresa, sono riusciti a salvare la loro foto del matrimonio

Bologna, 26 maggio 2023 – Mobili, vestiti, articoli per bambini e anche attrezzature da lavoro: la grande macchina della solidarietà, che si è messa in modo fin da subito con le raccolte fondi per aiutare le tante persone colpite dall’alluvione che ha distrutto parte dell’Emilia Romagna, si è attivata anche sui social. In questi giorni sono state create pagine e gruppi in cui mettere a disposizione degli alluvionati cose utili per ritornare nelle proprie case e servizi di professionisti per cercare di recuperare oggetti, in particolare gli elettrodomestici e le fotografie, sommersi da acqua e fango.

Aiuti da tutta Italia

Persone da ogni parte d’Italia che offrono il loro aiuto, che regalano i propri oggetti o si mettono a disposizione con consigli e consulenze per cercare di salvare il salvabile.

Ma sui gruppi ci sono anche gli emiliano romagnoli colpiti che hanno visto le proprie case riempirsi di acqua, fango, detriti che hanno danneggiato tutto quello che avevano: dai ricordi di una vita, gli oggetti di uso quotidiano agli effetti personali.

Sono soprattutto i mobili come letti, cucine e divani, e pure gli elettrodomestici ad assere i più ricercati e i più donati. E poi ancora vestiti di ogni tipo, articoli per bambini, infissi, biancheria per la casa e mangime per gli animali delle tante aziende agricole della zona colpite da questa calamità. 

I professionisti a disposizione

Tanti anche i professionisti che si stanno mettendo a disposizione gratuitamente degli alluvionati. Dagli elettricisti che invitano a non buttare gli via gli apparecchi anche se bagnati, sono già tonnellate i rifiuti da smaltire nei paesi colpiti, agli informatici che si propongono per sistemare i pc o recuperare almeno i preziosi dati che contengo. Alcuni potranno essere riutilizzati, mentre quelli che non avranno una seconda vita dovranno essere fotografati per poter in futuro ottenere un rimborso

Per alleviare le difficoltà e la fatica di questi duri giorni di pesanti pulizie nelle abitazioni e nelle strade alluvionate, alcuni fisioterapisti offrono sessioni di fisioterapia, mentre per gli animali duramente colpiti da questa tragedia sono state proposte delle prestazioni veterinarie gratuite da dei professionisti. 

Anche delle lavanderie hanno messo a disposizione le proprie attività per lavare gli indumenti sporchi, mentre dei parrucchieri invitano chi non ha possibilità di lavarsi nelle proprie abitazioni distrutte di andare da loro.

La foto danneggiata dall'alluvione della Croce Rossa Italiana, sede di Forlì (foto da Facebook)
La foto danneggiata dall'alluvione della Croce Rossa Italiana, sede di Forlì (foto da Facebook)

Come recuperare le fotografie danneggiate

C’è anche chi ha offerto la propria conoscenza nel settore fotografico, ed esperienze di foto danneggiate in alluvioni, per dare utili consigli per salvare gli album con i ricordi più belli. Ma come si possono recuperare le fotografie? Su Facebook ha risposto Angela Azzurri, fotografa di Firenze proprietaria di un’attività portata avanti dalla sua famiglia da quattro generazioni.  

Come prima cosa vanno lavate, e nel caso si fossero compattate, non cercare di scollarle tra loro ma lasciarle nell'acqua in ammollo, prima di riprovare a staccarle. A seconda dell’anno di stampa, e dunque anche del materiale utilizzato, sono diverse le procedure da seguire. 

Se sono foto recenti dopo il lavaggio lasciarle sgocciolare prendendole per un angolo e metterle lontane dal sole su un panno ad asciugare con la superficie rivolta verso l'alto, non al sole.

Stessa iter da seguire anche per le foto in bianco e nero degli anni Settanta, quelle con superficie lucida, se lasciate in acqua diversi minuti potranno perdere un po’ di lucentezza ma si possono salvare.

Le foto in bianco e nero degli anni Cinquanta e Sessanta, stampate su cartoncino bianco o giallino, sopportano un risciacquo anche di mezz’ora, mentre quelle su carta lavare per un tempo inferiore, pochi minuti.  

Se invece sono foto anni Quaranta e Cinquanta in carta fotografica normale, talvolta anche molto fine, meglio agire con molta cautela perché c’è il rischio che perdano la patina fotografica, ovvero l'immagine. 

Quando saranno asciutte le foto potrebbero assumere una posizione imbarcata, ma con estrema calma è possibile tentare di “stirarle” manualmente applicando delle leggere pressioni.

“Questi sono i consigli che sommariamente posso dare per esperienza, seppur bambina ho vissuto l'alluvione di Firenze del ‘66 – ha scritto Azzurri – e ancora ricordo il gran lavoro di salvataggio di foto infangate, che mio padre e mio nonno hanno fatto in quell'occasione. Conosco il metodo usato da mio padre, con cui ho lavorato 30 anni, perché ci è capitato molte volte di dover cercare un recupero estremo di fronte ad allagamenti di cantine o garage di nostri clienti”.