Alluvione in Emilia Romagna, la poliziotta che salva il bimbo: "Avrei voluto poter fare di più"

Quell’abbraccio nel fango: la foto scattata a Massa Lombarda, e pubblicata dalla Polizia sui social, ha commosso l’Italia. L’agente ricorda quei momenti: "Non scorderò mai la tristezza negli occhi delle persone"

Senigallia (Ancona), 21 maggio 2023 – “La tristezza nei loro occhi non la dimenticherò mai". La foto pubblicata sulla pagina Facebook della Polizia di Stato dove la Sovrintendente Silvia Giannini, pesarese, in servizio al XIV Reparto Mobile di Senigallia dal 1989, tiene in braccio un bambino durante i soccorsi a Massa Lombarda ha commosso il web. Con un contingente di 20-30 unità giornaliere, nelle zone di Lugo, Castel Bolognese e Massa Lombarda, gli agenti del XIV Reparto Mobile hanno lavorato senza sosta per trasferire gli alluvionati in zone sicure. Tra loro, c’è anche il piccolo che l’agente Giannini tiene in braccio: lui, insieme alla sua mamma ha potuto raggiungere la casa dei nonni, alla ricerca di un po’ di normalità.

La raccolta fondi del gruppo Monrif

La poliziotta con in braccio il bimbo salvato
La poliziotta con in braccio il bimbo salvato

Agente Giannini, qual è stata la sua prima impressione una volta sui luoghi dell’alluvione?

"Durante il percorso, ma anche dalle immagini che scorrevano sul web, si è capito che si trattava di una situazione catastrofica. C’era acqua ovunque, le strade chiuse, una situazione surreale".

Dove ha prestato servizio?

"Insieme al contingente siamo arrivati a Massa Lombarda e abbiamo prestato servizio in un piazzale dove i mezzi di Vigili del Fuoco e Protezione Civile portavano gli alluvionati che noi aiutavamo a scendere e poi accompagnavamo nei centri di accoglienza e a casa dei familiari. Lì ho preso in braccio il bambino, era molto piccolo, non parlava ancora. Era seduto sulle ginocchia della mamma che me lo ha porto e mi è venuto istintivo abbracciarlo. Poi siamo saliti in auto e ci siamo diretti verso casa di alcuni parenti dove loro avrebbero alloggiato in attesa che la situazione torni alla normalità".

Che ricordo ha di quei momenti?

"Che avrei voluto fare qualcosa in più: mi ha colpito la tristezza negli occhi di quelle persone che sanno di aver perso tutto, che sono costrette ad abbandonare un pezzo di vita per mettersi in salvo".