Alluvione in Emilia Romagna: quali sono i fiumi esondati e quelli a rischio

Ben 23 corsi d’acqua hanno rotto gli argini, mentre 13 hanno superato il livello 3 di massimo allarme. Una situazione che ha provocato allagamenti diffusi in 41 comuni della regione

Bologna, 17 maggio 2023 – Fiumi esondati: è questa la grande preoccupazione per gli abitanti dell’Emilia Romagna già dalla giornata di ieri, e non solo le piogge, che si prevede siano in esaurimento nelle prossime ore. Nell’allerta meteo rossa di domani, giovedì 18 maggio infatti, l’attenzione massima è sulle piene dei fiumi, soprattutto nei corsi d'acqua del settore centro-orientale della regione.

Ad oggi, sono già 23 i fiumi esondati, anche in più punti, e 13 i corsi d’acqua che hanno superato il livello di massimo allarme. Un’ondata di maltempo eccezionale che ha provocato allagamenti in 41 Comuni tra la Romagna e il Bolognese, mentre 48 sono stati interessati da dissesti e frane, anche importanti, tra Reggio Emilia e Rimini. Sono questi alcuni dati del bollettino, definito “di guerra” dalla vicepresidente della Regione Irene Priolo, emesso dalla Regione sull’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna. Una situazione drammatica che ha bisogno del supporto di tutti, non solo delle istituzioni e dei soccorritori, per questo anche il gruppo Monrif ha lanciato la raccolta fondi per gli alluvionati: Un aiuto per l’Emilia Romagna.

Il fiume Savio esondato a Cesena (Foto Ravaglia)
Il fiume Savio esondato a Cesena (Foto Ravaglia)

Previsioni per domani: le piene

Allerta per il fiume Secchia, nella pianura modenese, e il Reno, in particolare nella zona di valle di Cento, che nei tratti arginati hanno già raggiunto livelli superiori alla soglia 3, mentre sul fiume Panaro si prevede una piena di minore entità. Fino alle prime ore di domani, giovedì 18 maggio, le grandi portate di acqua provenienti dai monti andranno a ingrossare gli affluenti del Reno e dei fiumi romagnoli che determineranno piene superiori ai massimi storici. Nei tratti vallivi, però, i livelli idrometrici sono in lenta decrescita.

I fiumi esondati

Nel Bolognese il torrente Idice è esondato a Castenaso, dove oggi il livello ha raggiunto quota 12.64 m, hanno rotto gli argini anche il Quaderna e lo Zena. In città, il torrente Ravone ha invaso via Aurelio Saffi, l'importante arteria di accesso al centro della città. Nell’Imolese il Sillaro, con oltre 15 metri e mezzo di portata, è straripato allagando le campagne di Spazzate Sassatelli. Nel centro di Imola e nella Bassa Romagna il fiume Santerno, con un livello massimo di 3,8 metri raggiunto ieri alle 20, è esondato in più punti, coinvolgendo zone abitate in diversi comuni, tra questi critica la situazione a Sant’Agata dove il picco del livello idrometrico è salito fino oltre i 15 metri. Il torrente Senio in piena ha tracimato a Borgo Rivola, a Cotignola, a Tebano e a Bagnacavallo. Critica la situazione lungo il fiume Lamone che è esondato in più punti allagando la città di Faenza. I livelli idrometrici del Lamone restano alti, tutti sopra la soglia 3, e sul suo intero corso fino a Mezzano. Nel Faentino ha straripato anche il torrente Marzeno, mentre a Forlì il fiume Montone è esondato fino a raggiungere e invadere anche l’autostrada A14. A Castrocaro, oltre al Montone la cui piena ha raggiunto quasi sei metri – ben tre metri in più rispetto alla soglia di allerta più alta – ha esondato anche il Rio Cozzi. I livelli idrometrici del Montone, tutti sopra la soglia 3, preoccupano tuttora tutto il territorio che si estende da Castrocaro a Ravenna. Il Bidente ha invaso il paese di Meldola, mentre sempre nel Forlivese hanno esondato anche i fiumi Rabbi e Ronco, che con una portata di diversi metri superiore rispetto alla soglia rossa lungo tutto il loro corso, hanno rotto gli argini anche nella zona del Ravennate. Sempre nel Forlivese, nella zona collinare, il torrente Voltre ha rotto gli argini a Teodorano. Il Savio, invece, ha esondato nell’abitato di Cesena creando diversi danni e molti sfollati. Visti i livelli idrometrici che continuano a essere elevati, oltre la soglia 3, iI fiume Savio resta uno degli osservati speciali. A provocare diverse esondazioni sul territorio romagnolo è stato anche il torrente Pisciatello nelle zone di Gambettola, dove pure il torrente Rigossa in piena ha straripato, e di Macerone. Oltre a questi fiumi e torrenti, sono esondati altri corsi d’acqua minori come il Lavino e il Gaiana nell’Appennino bolognese, il torrente Sìntria, principale tributario del Senio, nell'Appennino faentino e il Bevano nel Ravennate.

In totale, al momento sono 13 i corsi d’acqua che hanno registrato il superamento del livello 3, ovvero la soglia di massima allerta idrometrica, in alcune stazioni di rilevamento: Marecchia, Ausa, Uso, Rubicone, Idice, Santerno, Quaderna, Panaro, Samoggia, Ghironda, Lavino, Navile, Fiumi Uniti.

I mm di pioggia caduta

Nelle ultime 48 ore si sono registrati picchi di 300 millimetri di pioggia sui bacini del crinale e sulla collina Forlivese. Sulla stessa area, sulle colline e montagna Ravvenati e sul settore orientale del Bolognese sono in media caduti tra i 150 e i 200 millimetri d’acqua. Sulla pianura Cesenate e Forlivese picchi di precipitazioni che hanno raggiunto anche i 150 millimetri.