Cesena, 2 luglio 2023 -Il Comune di Cesena vuole fare la cresta sui danni dell’alluvione? Il sospetto, anzi l’accusa neanche troppo velata, è stata agitata dal parlamentare di Fratelli d’Italia Marco Lisei. Il chilometrico documento che la Regione ha inviato alla Protezione civile per chiedere fondi per interventi urgenti dopo l’alluvione porta a un conto finale di 1,9 miliardi. Troppo per Fd’I: alcune spese non c’entrano nulla con l’alluvione o sono palesemente gonfiate.
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Due casi macroscopici – sempre secondo l’accusa di Fdi – riguardano Cesena: 700 mila euro per le infiltrazioni d’acqua nel tetto della Biblioteca Malatestiana e 15 milioni per interventi sul torrente Cesuola. "Sono francamente sorpreso per questa polemica fondata sul nulla – attacca il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, Pd –. Gli esponenti di Fd’I che l’hanno sollevata dimostrano la loro impreparazione e mancanza di esperienza amministrativa. Non distinguono la fase della ricognizione dei danni da quella della scelta degli interventi. Gli enti locali in questa fase si sono limitati a riempire le tabelle preparate dalla Protezione civile con l’indicazione delle spese per il ripristino delle condizioni di sicurezza".
Per il primo cittadino cesenate non c’è nessun diktat al governo Meloni: "Il documento è stato redatto in piena collaborazione con Roma. Forniamo così un quadro di valutazione. Non significa che chiediamo questi soldi in toto. Sta al governo decidere stanziamenti, criteri e priorità di intervento. Cosa ci aspettiamo realisticamente in Romagna? Almeno un miliardo subito, considerando che siamo sotto di mezzo miliardo già anticipato".
Nessuna furbizia sulla richiesta di fondi per la Malatestiana: "La stessa Soprintendenza, che dipende dal governo, l’aveva indicato come intervento d’emergenza. È vero, la nostra storica biblioteca non è stata toccata dall’alluvione, ma la pioggia di quei giorni ha danneggiato il tetto. E il costo dell’intervento di ripristino è quello che i nostri tecnici hanno correttamente indicato".
In quanto al sospetto di danni ‘gonfiati’, Lattuca sottolinea che il documento è stato condiviso con tutti i sindaci, molti dei quali di centrodestra. "E nella nostra provincia – aggiunge – i danni più ingenti sono proprio in territori amministrati dal centrodestra".
La polemica di Lisei non è andata giù neppure al sindaco di Bologna Matteo Lepore: "Facciamo quello che ci chiederà il commissario Figliuolo al quale daremo massima disponibilità, tutto il resto francamente ha il valore di Facebook. D’ora in poi parleremo sempre con la presidente Meloni o col commissario Figliuolo quando vorrà convocarci". E Lattuca rincara la dose: "I parlamentari di Fratelli d’Italia quando parlano del governo dicono ‘noi’ manifestando una confusione di ruoli che è forse un riflesso non voluto delle loro ‘radici’, quasi un lapsus freudiano...".
Sul fronte del centrodestra non rientrano certo le critiche. "Nonostante la narrazione della sinistra – dice Alice Buonguerrieri, deputata romagnola di Fratelli d’Italia – il governo Meloni ha previsto nel giro di un mese più di 4 miliardi per far fronte all’emergenza. Con la nomina del commissario Figliuolo, si è dato il via alla fase della ricostruzione, dove si troveranno altre risorse. Quel che chiediamo è che la struttura commissariale vagli, con grande attenzione, le richieste a garanzia di tutti i cittadini alluvionati".
"Non è accettabile – conclude Buonguerrieri – il fatto che il Comune di Cesena voglia sfruttare l’evento alluvionale per coprire le proprie lacune amministrative, intervenendo ora e facendolo spesare da altri: non è giusto, lo ripetiamo, così si sottraggono risorse preziose ad altri interventi. Il governo e il commissario Figliuolo dovranno vagliare attentamente queste situazioni".