Alluvione Romagna, la mappa delle strade e ferrovie che riaprono: ecco quando

Intanto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha ricordato che restano “476 strade totalmente chiuse”

Bologna, 28 maggio 2023 – “Per le strade provinciali stimiamo un danno di quasi 680 milioni di euro e per quelle comunali arriviamo a circa un miliardo di euro, forse qualcosa in più. Poi ci sono 100 milioni per le statali. Sto parlando di strade per la gran parte in territori collinari e montani e non solo nelle zone della Romagna più colpite dall'alluvione ma anche quelle dell'Appennino”.

Operai al lavoro
Operai al lavoro

Così il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, in un incontro in prefettura a Bologna con il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha fatto il punto della situazione della viabilità. Bonaccini ha anche ricordato come ci siano “quasi 400 frane attive” con “476 strade totalmente chiuse” e “centinaia di strade parzialmente chiuse”.

Per quanto riguarda le riaperture, la strada statale 623 “del Passo Brasa” è transitabile - a senso unico alternato - a Castel D’Aiano (Bologna), mentre è ancora attivo il divieto di transito dei mezzi pesanti a Zocca (Modena).

Le strade

Da venerdì 26 maggio la strada statale 726 “Secante di Cesena” è completamente riaperta al traffico in entrambe le direzioni di marcia.

Da ieri, poi, la strada statale 65 “della Futa” è riaperta al traffico anche in orario notturno mentre resta attiva la chiusura al traffico di un tratto all’altezza di Loiano, dal km 76,400 al km 72,600, con deviazione della circolazione sulla viabilità secondaria. Lungo la statale restano alcuni sensi unici alternati. Per motivi di sicurezza è stato disposto il divieto di transito ai cicli e ai motocicli 24 ore su 24.

La SS 67 è chiusa al traffico - per frane e smottamenti - nel comune di Portico e San Benedetto (Forlì-Cesena), nei pressi del km 146,700, del km 148 e nei pressi del km 154,400; a Rocca San Casciano è disposta la chiusura nei pressi del km 163,800 e nel comune di Dovadola, nei pressi del km 168,600 e del km 170,400. Va precisato che la statale è sottoposta alle ultime verifiche di sicurezza per la riapertura ormai prossima, al momento prevista a inizio della settimana che inizia domani, lunedì 29 maggio.

La strada statale 71 “Umbro Casentinese Romagnola” è chiusa al traffico – per frane e smottamenti – dal km 226,800 al km 233,400 nei comuni di Sarsina e Quarto con deviazione del traffico sulla SS3 bis (E45) e fino al 29 maggio, sulla SS71 è inoltre disposto il divieto dei mezzi pesanti tra San Piero in Bagno e Quarto. Lungo le arterie stradali chiuse al traffico il transito è sempre consentito a tutti i mezzi di soccorso ed emergenza.

Le linee ferroviarie

Un capitolo a parte per la riapertura delle linee ferroviarie. Riaprirà interamente domani, lunedì 29 maggio, alle 5 la linea Bologna-Rimini, con il via libera anche nel tratto compreso fra Faenza e Forlì consentendo il ripristino dei treni a lunga percorrenza sulla linea adriatica.

Domani riaprirà anche l’ultimo tratto della linea Faenza - Ravenna, fra le stazioni di Russi e Ravenna, rendendo di fatto di nuovo disponibili i collegamenti diretti fra Bologna e Ravenna via Faenza.

Per quanto riguarda i treni regionali, saranno da subito disponibili i regionali veloci Milano/Piacenza/Bologna-Rimini/Ancona.

È prevista per martedì 30 maggio la disponibilità di tutta la linea Ferrara-Ravenna-Rimini con riapertura dell’ultimo tratto ancora chiuso, fra Portomaggiore e Ravenna, pur con limitazioni e rallentamenti dovuti alle attività di ripristino dell’infrastruttura a seguito dei danni provocati dal maltempo.

Le riaperture in programma per la prossima settimana consentiranno anche una prima ripresa del traffico merci, a favore in particolare del porto di Ravenna.

La riapertura della Bologna-Ravenna via Lugo è invece soggetta al completamento dei lavori di ripristino dei gravi danni causati dall’alluvione, in particolare fra Castelbolognese e Lugo e fra Lugo e Russi. L’obiettivo di Rfi è di ripristinare l’infrastruttura e gli apparati tecnologici per la metà del mese di giugno. Stesso traguardo temporale anche per il tratto di linea compreso fra Lugo e Granarolo Faentino, anch’esso gravemente compromesso dall’alluvione. Gravi i danni anche sulla Lugo-Lavezzola, tratta che rimarrà chiusa almeno fino alla fine del mese di giugno.