Appennino senza neve: è emergenza. Bonaccini chiede aiuto al governo

Montagne brune, impianti chiusi a causa del caldo anomalo di quest’inverno, turismo in ginocchio. La ministra Santanché promette un tavolo di lavoro congiunto

Appennino senza neve, Regioni chiedono piano straordinario

Appennino senza neve, Regioni chiedono piano straordinario

Bologna, 3 gennaio 2023 - L'Appennino è senza neve per colpa del caldo anomalo di quest'inverno e soprattutto degli ultimi 15 giorni con temperature record in Emilia-Romagna. Insomma, gli effetti del cambiamento climatico hanno disintegrato il manto nevoso che attrae ogni anno, in questa stagione, turisti e sportivi sulle nostre montagne. E gli impianti di sci restano così desolatamente chiusi.

L'appello al governo di Bonaccini e Corsini

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale a Turismo e Commercio, Andrea Corsini, hanno quindi deciso di intervenire dopo aver sentito gli assessori Leonardo Marras (Toscana) e Daniele Damario (Abruzzo) per chiedere un incontro urgente alla ministra del Turismo, Daniela Santanchè.

“Le Regioni non possono essere lasciate da sole - affermano Bonaccini e Corsini - Occorre un piano straordinario per far fronte a una situazione altrettanto straordinaria. I nostri operatori dell’Appennino bianco dopo le stagioni cancellate dal Covid, oggi sono alle prese con un altro momento nero che sta cancellando gran parte degli incassi dell’inverno con effetti che rischiano di essere irreversibili”.

Per risollevare un comparto in ginocchio, precisano quindi presidente e assessore, “dobbiamo puntare su tre leve: investimenti, mutui e liquidità. Bisogna che il Governo intervenga in primo luogo con risorse fresche per compensare, almeno in parte, i danni prodotti da questa anomalia climatica e poi con provvedimenti per posticipare i mutui e dare così sollievo immediato agli operatori e infine con aiuti per la sostituzione dei vecchi impianti di innevamento con quelli di ultima generazione che permettono di mantenere la neve artificiale anche a temperature più elevate”.

“Un intervento a valere su tutta la montagna appenninica- chiudono Bonaccini e Corsini- che, purtroppo, possiamo immaginare sarà sempre più esposta agli effetti del cambiamento climatico. Dobbiamo puntare anche sulla tecnologia per cercare di mettere gli operatori nelle condizioni di resistere e di non essere costretti ad abbandonare le nostre montagne di cui sono un presidio importante”.

La risposta di Santanché

A stretto giro la ministra del turismo risponde: "Al più presto un tavolo di lavoro congiunto per definire un piano straordinario per l'Appennino senza neve. Il mio Gabinetto è già al lavoro sul tema", ha dichiarato Daniela Santanché.