Boom di frodi creditizie: 900 in sei mesi

Boom di frodi creditizie: 900 in sei mesi

Boom di frodi creditizie: 900 in sei mesi

In sei mesi sono stati poco meno di 900 i casi di frodi creditizie in Emilia-Romagna, messi a segno attraverso il furto di identità. E nella maggior parte dei casi riguardano prestiti e gli importi sono sempre più bassi. Crescono infatti soprattutto le frodi sotto i 1.500 euro, mentre calano quelle fra i 3.000 e i 20.000 euro. A fare il conteggio è l’Osservatorio dedicato di Crif-Mister Credit, in un report appena pubblicat. A livello nazionale si parla di 15.400 casi, con un importo medio di 4.700 euro. Rispetto al 2021 aumenta il numero di casi rilevati (+27%), mentre cala l’importo medio (-9%). Nell’intero semestre il danno stimato supera i 72 milioni di euro, comunque in aumento rispetto ai 63 milioni circa del 2021.

In Emilia-Romagna si sono registrate 883 frodi nei primi sei mesi dell’anno, cioè oltre 73 casi al mese: un dato che colloca la regione all’ottavo posto della graduatoria nazionale. A livello provinciale, il maggior numero di frodi è stato registrato nella provincia di Bologna, con 176 casi (19esima in Italia), seguita da Modena con 175 e da Reggio Emilia con 133. Il prestito finalizzato è il terreno preferito dai truffatori, rappresentando i 36% delle frodi in Emilia-Romagna, anche se in calo del 16,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In forte diminuzione inoltre le frodi sulle carte di credito (-64%), che l’anno scorso erano invece più di un quarto dei casi. Le frodi si sono però solo spostate, dalle carte di credito tradizionali a quelle revolving (21%). Per fare poi qualche esempio pratico, l‘acquisto di elettrodomestici resta la tipologia di frode maggiormente diffusa (54,2%) e in crescita del +12,4%. Al secondo posto la categoria auto-moto, seguita da elettronica-informatica-telefonia.