GIOVANNI DI CAPRIO
Cronaca

Cau in Emilia Romagna, il 90% si dice soddisfatto. Donini appoggia de Pascale: "Si può migliorare"

Verso quota 400mila i cittadini assistiti nei Centri di assistenza urgenza. Alla presentazione dei dati regionali, l'assessore alle Politiche per la salute sul candidato del centrosinistra: "Lo voterei due volte. Gli fa onore aver messo la sanità al centro del suo progetto"

Bologna, 12 settembre 2024 – Sono 400mila i cittadini che si sono rivolti ai Cau nei primi 10 mesi di attività e nei 42 centri di assistenza attualmente attivi in Regione. Considerando che l’86,1% di chi si rivolge ai Cau risolve il problema direttamente sul luogo, l’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini è "soddisfatto di quanto fatto sino a ora. Tuttavia, i Cau possono essere migliorati – afferma Donini, concordando con il candidato del centrosinistra alle regionali, Michele de Pascale –. Siamo solo all’inizio di un percorso, la sofferenza nei pronto soccorso non è finita". E poi ancora sul candidato de Pascale: "Lo voterei due volte. Gli fa onore aver messo la sanità al centro del suo progetto regionale", dice Donini.

Conferenza Stampa Assessore Donini su accessi CAU
L'assessore Raffaele Donini alla conferenza sui Cau

I dati 2024 dei Cau

Inoltre, rispetto al 2023, sono diminuiti del 20% gli accessi in codice bianco e del 10% in codice verde, a fronte di un calo generale della pressione nei pronti soccorsi del 7%. "I dati sono oggettivi e molto più significativi di ogni inesattezza, caricatura e strumentalizzazione – sottolinea Donini –, e confermano il buon lavoro che stiamo facendo: i Cau sono in grado di dare risposte di assistenza e cura veloci e di qualità ai cittadini per i loro bisogni di salute a bassa criticità. Gli attuali 42 Cau (entro l'anno arriveremo a 50) consentono nella stragrande maggioranza dei casi di affrontare e risolvere il bisogno urgente di salute a bassa criticità del cittadino, all'interno della struttura".

Soddisfazione dei pazienti

Risposte che arrivano anche dal livello di soddisfazione da parte dei pazienti sull'esperienza nei Cau: circa il 90% si dice soddisfatto dell’attività dei centri di assistenza, sia in termini di accoglienza che di qualità delle cure ricevute. Questo secondo i dati raccolti dagli oltre 6.200 questionari compilati, su base volontaria, dai pazienti stessi.

Affluenza, età, tempi di attesa

Dal quadro regionale si evince una maggiore affluenza tra le 8 e le 14 e nel 64% dei casi da parte di persone tra i 18 e i 64 anni, e un tempo di attesa medio di 90 minuti. Per quanto riguarda il personale medico impiegato, nei Cau vi lavorano 476 medici (215 donne e 261 uomini), di cui oltre il 60% ha meno di 35 anni e il 50% è specializzando, oltre a centinaia di infermieri a supporto delle attività assistenziali.

Effetto positivo sui pronto soccorso

Rispetto a novembre dello scorso anno, sono in calo anche i pazienti che vengono ‘girati’ al pronto soccorso dopo la visita ai Cau (6,5% rispetto all’oltre 10% di novembre 2023). "I cittadini hanno compreso l’utilizzo dei Cau e sono in grado di comprendere quale sia il luogo adatto per il loro bisogno di salute", afferma Donini. Però, come concordano sia da Donini che il candidato de Pascale: "I Cau si possono perfezionare. Ad esempio, una cosa su cui stiamo lavorando è il fatto che se un cittadino viene visitato nei Cau e poi mandato al ps, non deve rifare la fila due volte", chiarisce Donini. L’assessore, inoltre, ribadisce che "i Cau non hanno nessuna contrapposizione con i medici di base. Il nostro territorio ha bisogno di tutti".

I numeri a cui fa riferimento Donini, sono esposti da Mattia Altini, direttore assistenza ospedaliera regionale: "Abbiamo notato una riduzione degli accessi nei ps, legata all’attività dei Cau. Laddove l’utilizzo del pronto soccorso è in aumento, è perché o il Cau non è ancora attivo o perché è lontano dalla propria abitazione", continua Altini.