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Chiara Petrolini, il Riesame: “Resta ai domiciliari ma col braccialetto elettronico”

I giudici hanno parzialmente riformato l'ordinanza del Gip di Parma in senso più restrittivo, ma non hanno accolto l'appello della Procura che aveva chiesto il carcere.per la 21enne accusata di omicidio e soppressione di cadavere dei due figli neonati

Chiara Petrolini può restare ai domiciliari, ma dovrà indossare il braccialetto elettronico

Chiara Petrolini può restare ai domiciliari, ma dovrà indossare il braccialetto elettronico

Parma, 18 giugno 2025 – Niente carcere, ma sì al braccialetto elettronico per Chiara Petrolini. Il Tribunale del Riesame ha deciso: la 21enne accusata di omicidio e soppressione di cadavere dei due figli neonati rimane agli arresti domiciliari nella sua casa di Traversetolo, in provincia di Parma, ma le va applicato anche il braccialetto elettronico.

È questa la decisione del tribunale della Libertà di Bologna che ha quindi parzialmente riformato l'ordinanza del Gip di Parma in senso più restrittivo, ma non ha accolto l'appello della Procura che aveva chiesto il carcere.

In ogni caso, la modifica della misura non è esecutiva fino ad eventuale pronuncia della Cassazione, in caso di ricorso del difensore, avvocato Nicola Tria.

L’accusa di duplice omicidio dei suoi neonati

Il primo parto di Chiara Petrolini risale al 12 maggio 2023 e il secondo al 7 agosto 2024. Un neonato venne rinvenuto nel giardino di casa il 9 agosto per caso, quando Chiara e la famiglia erano in vacanza negli Stati Uniti, mentre il primogenito è stato scoperto dai carabinieri in un secondo momento.

La 21enne si trova agli arresti domiciliari (e non in carcere) e vive nella villetta di famiglia che si affaccia sul piccolo giardino dove sono stati sepolti i due neonati che aveva partorito. È accusata di aver premeditato l’uccisione dei due bimbi e anche di soppressione di cadavere. Infatti, secondo la Procura la 21enne avrebbe assassinato entrambi tagliando loro il cordone ombelicale.