Parma, 15 maggio 2025 – Perché sono stati confermati i domiciliari a Chiara Petrolini, la giovane accusata di avere ucciso e occultato i cadaveri dei figli appena partoriti a Traversetolo, in provincia di Parma?
Lo spiegano i giudici della prima sezione di Cassazione nelle motivazioni della sentenza dello scorso 25 febbraio: “I fatti di interesse processuale si sono svolti in presenza di condizioni non più presenti né ripetibili”.

I supremi giudici hanno annullato con rinvio, per disporre un nuovo giudizio, l'ordinanza del Tribunale del riesame che, in accoglimento dell'appello della Procura, aveva disposto il carcere per Petrolini che attualmente si trova ai domiciliari.
Non è ancora stata fissata la nuova udienza del Riesame di Bologna, che dovrà esprimersi una seconda volta sulla misura cautelare.
Nelle motivazioni la Cassazione riconosce alla indagata una “elevatissima capacità mistificatoria ed una non comune determinazione criminale” ma motivando la conferma dei domiciliari spiega che Petrolini “ha potuto commettere i gravissimi reati che le sono ascritti in quanto ella è stata capace di instaurare e coltivare una ricca ed articolata vita di relazione ed affettiva che - è detto nell'atto di 14 pagine- in regime di arresti domiciliari, le sarebbe, invece, giocoforza inibita”.
Per i giudici della Suprema Corte “in altre parole la concretezza della possibilità che Petrolini conosca qualcuno - che come avvenuto con Samuel Granelli, padre di entrambi i bambini deceduti ed a lei legato per anni - riceva in casa ed insieme al quale procrei altri figli per poi ucciderli e sopprimerne il corpo, deve essere saggiata in diretto rapporto alle restrizioni connesse alla detenzione domiciliare che, per quanto consta, non comporta, nella fattispecie, la facoltà di allontanamento, anche temporaneo dall'abitazione”.
Intanto di recente il Gip ha disposto l’archiviazione per i genitori della Petrolini, quando era stata arrestata, in settembre, la loro posizione era stata stralciata dall’indagine sui due neonati sepolti. Insomma, la 22enne ha fatto tutto da sola.
Un primo bambino era stato partorito il 7 agosto 2024 (il suo corpo è stato trovato due giorni dopo) e il secondo era venuto alla luce il 12 maggio 2023. I suoi resti sono stati riesumati a settembre scorso.
Ora Chiara Petrolini, per cui la procura ha chiesto il rinvio a giudizio, comparirà domani, venerdì 16 maggio, davanti al Gup.
Per gli inquirenti la ragazza di Traversetolo ha premeditato entrambe le uccisioni dei due figli, dopo due gravidanze di cui nessuno aveva saputo nulla, né i familiari, né il fidanzato e padre dei piccoli.