REDAZIONE EMILIA ROMAGNA

Chiara Petrolini e l’ex faccia a faccia. Lui: “Cosa aveva in testa?” La consulenza: “Incapace di intendere e di volere”

Il padre dei due neonati trovati morti nel giardino della villetta di Traversetolo ha partecipato all’udienza (slittata al 23 maggio) per il rinvio a giudizio della ragazza accusata di omicidio premeditato

Chiara Petrolini all'uscita del tribunale al termine dell'udienza davanti al Gup rinviata al 23 maggio prossimo

Chiara Petrolini all'uscita del tribunale al termine dell'udienza davanti al Gup rinviata al 23 maggio prossimo

Parma, 16 maggio 2025 – Chiara Petrolini era in uno stato psichico di profonda alterazione tale da escludere completamente, all'epoca dei fatti, la sua capacità di intendere e di volere. Queste le conclusioni di una consulenza psichiatrica di parte depositata dall'avvocato Nicola Tria, difensore della giovane donna accusata di aver ucciso e sepolto due figli neonati appena partoriti, depositata agli atti dell'udienza preliminare. I consulenti di parte, secondo quanto si apprende, ritengono anche l'imputata attualmente non socialmente pericolosa. Il difensore in udienza, non ha formulato richiesta al gup di disporre una perizia in merito.

In aula c’era anche anche il padre di quei due bimbi che il mondo non l’hanno neanche visto. Samuel, l'ex fidanzato di Chiara si è costituito in udienza come parte civile per “essere parte nel procedimento e soprattutto e per comprendere cosa è successo, quale è stato il funzionamento mentale di questa persona che pensava di conoscere”. Lo ha spiegato l'avvocata Monica Moschioni, che assiste il giovane. Ancora adesso il ragazzo non riesce a capacitarsi di quello che è accaduto: la ragazza a distanza di poco più di un anno è rimasta per due volte incinta e ha partorito mantenendo nascosta a tutti, lui compreso, la gravidanza.

Nell'aula a porte chiuse del tribunale di Parma, nella breve udienza, i due ex fidanzati erano entrambi presenti ma non si sarebbero parlati, né guardati in faccia. Ciascuno è rimasto seduto a fianco del proprio legale.

Un’udienza lampo, quella di questa mattina, visto che Gup ha deciso di rinviare venerdì prossimo, 23 maggio, l'udienza preliminare la giovane che è accusata di omicidio premeditato e occultamento di cadavere in relazione alla morte dei neonati che aveva appena partorito, da sola e in segreto. Uno trovato due giorni il parto il 7 agosto 2024 per caso dalla nonna e l’altro scoperto solo dopo, durante scavi nel giardino della villetta di Traversetolo, ma in realtà nato nel maggio 2023.

Il padre di entrambi i bimbi – lo ha stabilito con certezza l’esame del Dna – è l’ex fidanzato Samuel che oggi ha voluto essere presente in tribunale assieme alla mamma Sonia. 

I due ex fidanzati si sono trovati contrapposti nell'aula a porte chiuse davanti al Gup Gabriella Orsi, che, a questo punto venerdì prossimo, dovrà decidere sul rinvio a giudizio per la ragazza, con lui parte civile. 

Poco prima dell’inizio dell’udienza, da un altro accesso, erano arrivati Samuel e la mamma Sonia che ha sempre ribadito la volontà del figlio di tenere i neonati qualora avesse saputo della gravidanza di Chiara, è arrivata in tribunale incappucciata.

Chiara Petrolini è invece entrata dall'ingresso della Procura, sul retro dell'ufficio giudiziario, insieme al suo avvocato Nicola Tria. E’ arrivata dalla villetta dove abita con i genitori, qui si trova ai domiciliari dal giorno del suo arresto. Nonostante i ricorsi della Procura, pochi giorni fa la Cassazione ha confermato che la ragazza non deve andare in carcere. Sebbene – come sottolinea la Suprema corte – sia dotata di una "elevatissima capacità mistificatoria ed una non comune determinazione criminale" non ha senso aggravare il regime detentivo in quanto i fatti "si sono svolti" in "condizioni non più presenti né ripetibili".

Oggi la Gup Gabriella Orsi ha accolto la costituzione di parte civile presentata dall'ex fidanzato dell'imputata difeso dall'avvocata Monica Moschioni e dei genitori di lui. Si è invece riservata per la prossima udienza la decisione sulla richiesta avanzata dall'associazione La Caramella Buona, assistita dall'avvocata Barbara Iannuccelli. Al termine dell'udienza Chiara ha lasciato il tribunale di Parma a bordo di un'auto delle forze dell'ordine.

L’avvocato difensore della ragazza Nicola Tria rispondendo a una domanda sulla motivazione della Cassazione che ha confermato i domiciliari per la sua assistita, si è limitato a dire: “La Cassazione ha accolto i nostri motivi di ricorso e voi sapete cosa pensavo della situazione cautelare di Chiara Petrolini”. Dovrà essere fissata una nuova udienza al Riesame di Bologna.