Bologna, 23 aprile 2025 – L’Emilia-Romagna si trova al centro delle ‘speculazioni’ vaticane del dopo Bergoglio, con quattro cardinali che potrebbero giocare un ruolo chiave nel prossimo conclave. Tra questi, spicca Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana (Cei), il cui nome è stato più volte accostato a quello di possibile successore di Papa Francesco. Stamattina era presente al rito della traslazione della salma del Pontefice. Il cardinale ha annullato tutti gli impegni a Bologna per essere presente a Roma.
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Tuttavia, come riportato da fonti vicine all'arcivescovo, "non vuole parlarne", mantenendo un profilo basso e riservato, che da sempre lo contraddistingue, soprattutto in un momento così delicato. Intanto oggi alle 16 Zuppi ha celebrato una messa in suffragio di Papa Francesco dall’altare della cattedra nella basilica di San Pietro.
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Con 134 cardinali votanti, il prossimo conclave si preannuncia complesso e ricco di sfide. L'Emilia-Romagna, con i suoi tre cardinali, potrebbe avere un ruolo determinante nella scelta del successore di Papa Francesco.
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Zuppi: un profilo di mediatore e pastore
Matteo Zuppi, 69 anni, è noto per il suo impegno nel dialogo interreligioso e per la sua attenzione ai temi sociali. La sua esperienza come mediatore nel conflitto mozambicano e la sua vicinanza alle periferie lo rendono una figura apprezzata sia all’interno che all’esterno della Chiesa.
La sua nomina a presidente della Cei nel 2022 ha rafforzato la sua posizione, conferendogli un ruolo di primo piano nel panorama ecclesiastico italiano.
Il filippino Tagle e il legame con l’Emilia Romagna
Sono diversi i collegamenti con Bologna anche di un altro favorito per la successione di Bergoglio, il cardinale filippino Luis Antonio Tagle, 67 anni, molto vicino a Francesco e attualmente proprefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione. Partecipò al Festival Francescano nel 2014 (edizione riminese), dove parlò di periferie e in passato è stato membro del comitato editoriale dell’Istituto per le scienze religiose di Bologna, impegnato nella stesura della Storia del Concilio Vaticano II, dove ha curato il capitolo su Paolo VI.

Pizzaballa: il papabile ‘riminese’
Tra i cardinali che potrebbero avere un ruolo importante nel conclave, figura anche Pierbattista Pizzaballa, 60 anni, Patriarca latino di Gerusalemme. Nato in provincia di Bergamo, Pizzaballa ha un legame speciale con l'Emilia-Romagna, avendo studiato per cinque anni nel seminario di Covignano, a Rimini. Proprio in quel periodo, come ha spesso raccontato, ha scoperto la sua vocazione.
La sua esperienza in Medio Oriente, in un contesto complesso e delicato, lo ha reso una figura di riferimento per il dialogo interreligioso e per la promozione della pace.

L’imolese Gambetti nel conclave
Il cardinale emiliano-romagnolo che parteciperà al conclave è l’imolese Mauro Gambetti, 59 anni, vicario generale del Papa per la Città del Vaticano e le Ville pontificie di Castel Gandolfo, arciprete della basilica vaticana e presidente della Fabbrica di San Pietro. Lunedì Gambetti ha presieduto il rosario per il Papa in piazza San Pietro.
Nato a Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna, Gambetti ha sempre avuto un rapporto di amicizia con Papa Francesco. La sua nomina a cardinale nel 2020 e la sua successiva assegnazione alla Basilica di San Pietro testimoniano la fiducia che il Pontefice riponeva in lui. Gambetti, francescano conventuale, è noto per il suo impegno nella promozione della spiritualità e per la sua attenzione ai temi dell'ecologia integrale.
