ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

Fondazione per le vittime di reato, l’Emilia-Romagna ha aiutato 1.200 persone in 20 anni

Erogati 4,2 milioni, la maggior parte a donne e bambini, a seguito di femminicidi. De Pascale: “Siamo un unicum. Serve uno scatto a livello nazionale”. Il presidente Lucarelli: “Stanziamo per ogni caso da 5mila a 15mila euro. Ora più aziende ci sostengano”

Fondazione per le vittime di reato, l’Emilia-Romagna ha aiutato 1.200 persone in 20 anni

Bologna, 6 maggio 2025 - La Fondazione emiliano-romagnola per le vittime di reato compie vent’anni. Vent’anni in cui, appunto, ha aiutato - materialmente, ma non solo - 1.200 persone, per la maggior parte donne e bambini vittime di reati gravi, sostenendole con 4,2 milioni di euro.

Da sinistra il presidente della Regione Emilia Romagna Michele de Pascale e lo scrittore e presidente della Fondazione per le vittime dei reati Carlo Lucarelli
Da sinistra il presidente della Regione Emilia Romagna Michele de Pascale e lo scrittore e presidente della Fondazione per le vittime dei reati Carlo Lucarelli

Chi sono le vittime

I contributi sono stati utilizzati per rispondere a bisogni urgenti come spese sanitarie, psicologiche e legali, sostegno abitativo, lavorativo e scolastico, supporto a figli, famiglie e orfani, ma a volte le risorse vengono usate anche per pagare i funerali. Dal 2004 al 2024 - è il bilancio - sono state accolte 589 istanze e sostenute un migliaio di vittime: 327 donne e bambini, 77 minori, 69 femminicidi (con 62 orfani), 17 tentati femminicidi (oltre 900mila euro sono stati erogati solo per questi ultimi casi). Sostegni che, ad esempio, sono arrivati alla famiglia di Alessandra Matteuzzi, vittima di femminicidio, ma anche a Marco Ravaglia sopravvissuto a Igor il russo, e a Gabriele Bernabini che dovette affrontare la morte del padre Leonardo, a Rimini, ucciso da uno sconosciuto. 

Un lavoro continuo che ha portato anche quest’anno a trattare 18 casi, finanziando le vittime con 122mila euro.

Il modello Emilia-Romagna

Parla di un ‘unicum a livello nazionale’ il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, che sottolinea come “la Regione e il sistema degli enti locali abbiano cercato di dare il loro contributo affinché la frase ‘la legge è uguale per tutti’ sia sempre più reale nella vita del nostro Paese”. Per il governatore “dopo 20 anni sarebbe bello che qualcuno ci prendesse un po’ ad esempio, che qualcuno ci copiasse, dando anche una scatto a livello nazionale, aiutando tutti i cittadini a prescindere da dove abitano”, aggiunge il governatore, sottolineando come in tanti scrivono anche da altre parti d’Italia, senza poter essere aiutati. Le segnalazioni alla Fondazione emiliano-romagnola per le vittime di reato sono fatte dai sindaci dei Comuni di residenza delle vittime, dopo una ricognizione dei loro bisogni immediati. Tra le richieste, quella di un aiuto per cure psicologiche, sostegno allo studio per i figli, un aiuto per le cure mediche o le spese legali e tanto altro ancora. “Vorremo avere più contributi - dice lo scrittore Carlo Lucarelli, presidente della Fondazione dal 2017 a titolo gratuito - . Tra i nostri sostenitori vorremmo avere più aziende”. Lucarelli ricorda che l’iter è rapido, parte come detto dalle segnalazioni dei sindaci, e che ogni “tre mesi arrivano sul nostro tavolo 18 richieste di aiuto. Le risorse che stanziamo? Dai 5mila ai 15mila euro. Un sostegno importante, ma anche e soprattutto un segno di presenza”.

La giornata delle vittime del terrorismo

De Pascale, poi, interviene anche sulla giornata della memoria per le vittime del terrorismo che ha destato polemica tra le associazioni dei famigliari delle vittime, Paolo Bolognesi (che presiede l’associazione dei famigliari delle vittime del 2 agosto) in primis, per come è stata organizzata la cerimonia alla Camera. "L'Emilia-Romagna- sottolinea il governatore Pd- è in prima fila per sostenere l'impegno incessante di tutti i comitati e le associazioni delle vittime delle stragi che purtroppo hanno colpito anche il nostro territorio regionale. Credo anche che rispetto alle difficoltà che hanno dovuto affrontare negli anni per vedere affermata la verità e la giustizia ci debba essere solo tanta riconoscenza". Quelle dei famigliari delle vittime di strage "sono battaglie che hanno condotto sulla loro pelle, sono battaglie che hanno condotto in nome della giustizia e in nome della Repubblica Italiana. Quindi dobbiamo essere riconoscenti e lo stesso vale per fatti più recenti, sui quali la giustizia ancora sta facendo il suo corso”.

Gli eventi per il ventennale della Fondazione

Per i 20 anni della Fondazione è stata organizzata anche una rassegna cinematografica al Cinema Modernissimo di Bologna in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Oggi alle 18, la prima proiezione a ingresso libero di 'Cerchi’, il documentario prodotto dalla Regione con la regia di Margherita Ferri, preceduta dal dialogo tra Lucarelli e Gianluca Farinelli.