CronacaMaltempo oggi in Emilia Romagna, due morti. Gli esperti: “Alluvione innescata dalla siccità”

Maltempo oggi in Emilia Romagna, due morti. Gli esperti: “Alluvione innescata dalla siccità”

Due vittime: un ciclista travolto dall’acqua a a Castel Bolognese (Ravenna) e un anziano la cui casa è crollata. Oltre 500 sfollati: “In 5mila rischiano di dovere lasciare casa”

Bologna, 3 maggio 2023 –  L’ondata di maltempo che ha travolto l’Emilia Romagna e che ha fatto due vittime nel Ravennate e a Fontanelice di Imola, avrebbe tra le sue cause anche la siccità. È quanto osserva Luca Brocca, dell'Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Tesi sposata anche dal capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, a Bologna per fare il punto sulla macchina dei soccorsi.

Situazione fiumi: quali preoccupano

Due vittime e centinaia di evacuati

Sono circa 500 le persone evacuate dalle loro case, la maggior parte in provincia di Ravenna. La prima tragedia a Castel Bolognese dove un ottantenne è stato travolto dall'acqua del Senio esondato mentre era in sella alla sua bici. E a Fontanelice di Imola (Bologna) è crollata una casa in seguito a uno smottamento, tragico il bilancio: un anziano morto.

Centinaia di famiglie mandate via dalle proprie abitazioni e 5mila a rischio evacuazione,  black out di circa due ore all'aeroporto Marconi di Bologna

Treni in parziale ripresa

La circolazione dei treni, in tilt per tutta la giornata, è parzialmente tornata alla normalità in serata dopo i controlli dei tecnici Rfi fra Forlì e Faenza (linea Bologna – Rimini) e fra Faenza e Ravenna (tratte Russi – Granarolo e Granarolo-Lugo-Lavezzola).

La circolazione resta ancora sospesa fra Russi e Lugo (linea Castelbolognese – Ravenna) e fra Lavezzola e Mezzano (linea Ferrara – Ravenna), dove continua il monitoraggio delle squadre tecniche in attesa che si creino le condizioni per avviare le attività di verifica ed eventuale ripristino dell’infrastruttura.

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"Colpa della siccità”

Dopo circa due anni di precipitazioni molto scarse il suolo si è disidratato e indurito al punto da essere ricoperto da una sorta di crosta rigida e impermeabile alle piogge abbondanti degli ultimi due giorni. Ha detto Brocca. "A monte delle zone in cui ci sono stati gli allagamenti è piovuto molto, oltre 200 millimetri di pioggia nell'arco di un giorno e mezzo. Con questi quantitativi, c'è da aspettarsi problema ovunque, eccetto che in Liguria, Veneto e Friuli Venezia Giulia, dove le piogge sono più frequenti e il terreno è abituato a riceverle", rileva l'esperto dell'Irpi-Cnr. Le piogge abbondanti sono arrivate "a valle di periodi prolungati di siccità, che nel Nord Italia sono durati ogni due anni". In questa situazione, prosegue Brocca, "il suolo è diventato più rigido, al punto che la pioggia non si infiltra più facilmente, come è accaduto recentemente anche nelle Marche". Accanto alla rigidità del suolo e alle precipitazioni abbondanti, la rottura degli argini è la terza causa degli allagamenti improvvisi: "da anni stiamo studiando la fragilità degli argini, spesso dovuta a strutture compromesse da tane e cunicoli scavati dagli animal".

I fiumi esondati

E se la pioggia ha finalmente cessato di cadere su gran parte della regione, ora a fare paura sono le piene di fiumi: dopo il Sillaro nel Ravennate, oggi ha rotto gli argini anche il torrente Quaderna a Ozzano nell’Emilia (in provincia di Bologna). Il torrente Gaiana ha allagato Medicina, sempre in provincia di Bologna: 25 persone bloccate dall’acqua nelle loro case sono state salvate dai vigili del fuoco. Il sindaco ha emanato l'ordinanza che prevede l'immediata evacuazione delle persone dalle proprie abitazioni o altri immobili nelle zone considerate a rischio esondazione. Inoltre, 10 persone residenti in via Olmo, si sono autonomamente allontanati dalle proprie abitazioni.

Le zone più colpite

La zona più critica è quella del Ravennate, ma soffrono anche Imolese e Bolognese. Castel Bolognese è finita sott’acqua e sono stati chiusi tratti della via Emilia. Ponti chiusi anche nel Modenese, mentre la Statale della Futa, in Appennino, è stata chiusa a Loiano per frana. Chiuse anche diverse provinciali nel Bolognese (riaperta invece la trasversale di pianura). Sempre per una frana che ha provocato la rottura della tubazione principale, l'erogazione del gas è stata interrotta in tutta Predappio Alta. (Forlì-Cesena). Inoltre, le squadre della Direzione di Tronco di Bologna di Autostrade per l'Italia sono al lavoro per garantire la percorribilità della Dir 14 verso Ravenna. Si tratta dell'unica grande via di accesso costantemente monitorata verso la città, a disposizione dei soccorsi e dei mezzi in azione per gestire l'emergenza, oltre che degli utenti. E qui il maltempo ha causato un allagamento sulla corsia sud dell'autostrada A14 nella diramazione per Ravenna all'altezza circa dell'abitato di Bagnacavallo. Sul posto si era formata una lenta coda di chilometri. 

La tragedia a Castel Bolognese

Il maltempo ha fatto una vittima nel Ravennate. Un uomo di oltre 80 anni è morto questa mattina a Castel Bolognese (Ravenna), travolto dalle acque del Senio esondato. Secondo le prime ricostruzioni l'uomo sarebbe andato in bicicletta in una strada che era stata chiusa per precauzione e sarebbe morto annegato

Crolla una casa a Fontanelice: un morto

A Fontanelice, sono al lavoro i vigili del fuoco per il crollo di un'abitazione, probabilmente proprio a causa di una frana, tragico il bilancio: un morto. Si tratta di un uomo di 78 anni, che abitava nella casa. Il corpo senza vita è stato recuperato dai soccorritori fra le macerie della palazzina. A quanto si apprende, non risultano altre persone disperse nella zona del crollo come invece si era drammaticamente ipotizzato in un primo momento.

Il Sillaro rompe l'argine, esonda il Lamone: centinaia di famiglie evacuate

La situazione più grave al confine tra Imola e il Ravennate, dove è esondato, a causa di una breccia nell’argine, il torrente Sillaro (video), affluente del Reno. Si è ampliata la zona allagata per la rottura dell'argine del Sillaro a Conselice (Ravenna) e nella notte a Bagnacavallo è stata segnalata l'esondazione del Lamone in località Boncellino. 

Sono oltre 450 gli evacuati nel Ravennate, soprattutto ai confini con l’Imolese. Un centinaio nel territorio di Faenza, per l'esondazione dell'acqua a causa della confluenza del Marzeno con il Lamone. Nella notte si sono concluse le operazioni di evacuazione di altri 60 residenti a Conselice, dopo la rottura del Sillaro avvenuta nel pomeriggio di ieri. Sgomberate un centinaio di persone anche a Biancanigo di Castel Bolognese che questa mattina ha visto le strade del centro storico invase dall'acqua. Restano attivi i presidi formati da vigili del fuoco e volontari della protezione civile. In campo anche l'esercito.

A Conselice l'accoglienza è stata organizzata al Palazzetto dello Sport: “Ricordo che chiunque può portarsi al Palazzetto dello sport ed è bene che porti con sé una coperta”, ha avvisato la sindaca Paola Pula. Oggi scuole chiuse sia nel Faentino.

Treni sospesi

La sospensione della circolazione ferroviaria, spiegano le Ferrovie dello Stato, è stata resa necessaria per l'innalzamento del livello di guardia dei fiumi Montone, Lamone, Senio e Santerno dovuto alle forti e prolungate piogge. Sul posto tecnici di Rfi in contatto con Prefettura e Protezione Civile. I treni in viaggio sono stati fermati nelle stazioni. In corso la riprogrammazione.

Chiusa la via Emilia a Castel Bolognese e un tratto della Futa a Loiano

Sulla strada statale 9 via Emilia è chiuso, per esondazione del fiume Senio, il tratto dal km 69,425 al km 69,625 a Castel Bolognese, in provincia di Ravenna. A causa di frane e smottamenti, sulla strada statale 65 ‘della Futa’ sono chiusi, nel territorio comunale di Loiano (Bologna), i tratti stradali: dal km 75,000 al km 76,100, con deviazioni del traffico sulla viabilità locale, e ai km 77,000-82,500 qui il percorso alternativo prevede per i veicoli leggeri il transito su via Panoramica e su via Guarda nel comune di Loiano. Per i mezzi superiori alle 3.5 ton diretti in direzione Toscana è prevista l’inversione di marcia al km 83,1000 mentre per i veicoli in direzione Bologna inversione al km 72 nei pressi della rotatoria nel comune di Loiano.

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