Il mare divora le spiagge, stabilimenti invasi dall’acqua: una catastrofe per il turismo

Nel ravennate hanno retto solo i tratti di costa dove non era ancora stata rimossa la duna Ma ormai i bagnini erano pronti per la stagione. Gravi danni anche tra Rimini e Cattolica

I disastri dell'alluvione sulla spiaggia di Rimini, divorata dal mare

I disastri dell'alluvione sulla spiaggia di Rimini, divorata dal mare

Ravenna, 17 maggio 2023 – Paura e attesa. Questa la giornata di ieri per i bagnini, impegnati nel monitoraggio continuo della spiaggia e del mare in tempesta, con la pioggia continua e il vento fortissimo. Paura per la tenuta della duna, dove ancora c’è, e delle protezioni di stabilimenti e abitati, e attesa per l’alta marea della sera, la più temuta, quella che su lunghi tratti di spiaggia ha divorato la costa e devastato le strutture.

I disastri dell'alluvione sulla spiaggia di Rimini, divorata dal mare
I disastri dell'alluvione sulla spiaggia di Rimini, divorata dal mare

A metà maggio i bagnini sono pronti ad affrontare l’apertura della stagione balneare, non un’emergenza meteo di questa portata. Nel ravennate le zone più colpite sono a Casal Borsetti, Marina di Ravenna Sud, Punta Marina Nord, Lido Adriano Sud.

Nei lidi nord, dove è ancora presente la duna, la situazione è rimasta sotto controllo, altra storia dove la spiaggia non è protetta. A Marina il mare già in mattinata arriva agli ombrelloni. Sulla spiaggia, a monitorare, una guardia costiera ausiliaria. "Questo è uno dei punti peggiori – dice – perché il vento è forte e spinge il mare verso terra. Più a nord la diga fa da protezione, qui no. E poi non c’è la duna". La situazione di Punta Marina è simile. Attorno alle 10.30 un camion carico di sacchi di sabbia fa tappa a Lido Adriano, in fondo a viale Virgilio, dove i volontari della Protezione civile- Mistral aspettano di posizionarli. Insieme a loro Gianni De Lorenzo, presidente della Pro Loco. "Sono in giro dalle 7 e il telefono continua a squillare. Sono tutti preoccupati, soprattutto i bagnini che continuano a presidiare. C’è un vento fortissimo, è Bora e viene da nord, ma se cambia direzione è un bel problema".

Lido di Classe sotto la pioggia sembra una città fantasma, diverse attività hanno deciso di rimanere chiuse, nessuno per strada, paratie a protezione del paese in tutti gli accessi alla spiaggia, bagni barricati e dietro la duna, il mare minaccioso. A Lido di Savio la pioggia scroscia con violenza e il Savio a fine mattina è già al limite, come il Bevano e i canali vicini. Nel pomeriggio il mare si ritira leggermente, ma meno delle previsioni, ed è solo un sollievo momentaneo, perché la sera, attorno alle 21, arriva l’alta marea, quella più minacciosa. "La situazione - spiega Maurizio Rustignoli, presidente della Cooperativa Spiagge Ravenna – ha messo in evidenza alcune importanti fragilità lungo la costa. Il mare si è portato via un quantitativo di sabbia importante e dobbiamo intervenire al più presto. Chiederemo già per giovedì un incontro con il Comune e con l’ufficio Geologico, bisogna portare nuovo materiale per rimettere in sesto la spiaggia immediatamente".

Stesso copione sulle coste ferraresi, dove i bagnini dalla mattina hanno cercato di mettere in protezione gli stabilimenti con sacchi di sabbia, paratie, barriere. Chi ha fatto in tempo ha tolto dalla spiaggia ombrelloni e lettini, ma in molti casi il mare è stato più veloce.

Situazione critica anche da Rimini a Cattolica, col mare che in alcune zone, in particolare a Riccione e Misano, ha sommerso completamente la spiaggia e ha allagato le strutture in prima linea sulla costa. Tre barche affondate nel porto di Bellaria. Una motovedetta della Guardia costiera, uscita per soccorrere un amante del kitesurf disperso in mare, è rimasta in balia delle onde e trascinata a riva all’altezza del Grand Hotel di Rimini, dove si è arenata senza possibilità di ripartire.