Maturità 2023 in Emilia Romagna, zone alluvionate: chi farà solo l’esame orale

Tornano le due prove scritte nazionali, ma per gli studenti che abitano o studiano nei Comuni alluvionati ci sarà solo l’orale. Modifiche anche nei criteri di ammissione: prove Invalsi e limite 200 giorni di scuola non necessari. Tutti i numeri del test in regione

Bologna, 9 giugno 20233 – L’esame di maturità, al via a partire dal 21 giugno, torna alla normalità dopo l’emergenza pandemica con due prove scritte e il colloquio orale.

Per gli studenti che abitano nei Comuni alluvionati individuati dal decreto, ad esclusione delle Marche e della Toscana, o le cui scuole sono in un comune alluvionato, l’esame di Stato si svolgerà in maniera più agile: come unica prova il colloquio interdisciplinare

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In Emilia Romagna sono 35405, di cui solo 600 candidati esterni, gli studenti che si apprestano ad affrontare l’ultimo e più provante test prima di entrare nel mondo del lavoro o dell’università. Poco meno di 900 le commissioni formate in regione per le circa 1800 classi di quinta superiore, comprese le 54 delle scuole paritarie, di fronte alla prova della Maturità.

Oltre 7mila i maturandi del Bolognese ammessi, oltre 6300 nel Modenese, mentre in tutte le altre province dell’Emilia Romagna non si superano i 4mila alunni alle prese con lo studio in vista dell’esame di Stato.

Come sarà l’esame di terza media nelle zone alluvionate

Un'alunna durante l'esame orale della maturità
Un'alunna durante l'esame orale della maturità

Date e criteri di ammissione

Esame al via il 21 giugno 2023 alle ore 8:30 per gli studenti di quinta superiore, con lo svolgimento della prima prova scritta. Il giorno successivo, il 22 giugno 2023, è il turno della seconda prova scritta, mentre la terza prova scritta, se prevista, si tiene il 27 giugno 2023, alle ore 8:30.

Per l’ammissione all’esame di maturità gli alunni dovranno avere i seguenti requisiti: nessun voto delle singole discipline, compreso il voto in condotta, inferiore a 6, la frequenza per almeno tre quarti del monte ore annuale stabilito in 200 giorni e la partecipazione alle prove Invalsi 2023 che si sono svolte a marzo su argomenti di italiano, matematica e inglese.

La commissione: da chi è composta

Dopo tre anni di commissioni formate solo da componenti interne, quest’anno la commissione torna ad essere mista. Saranno composte da un presidente esterno all’istituzione scolastica, tre commissari interni e tre esterni.

A definire le discipline affidate ai commissari esterni è stato il Ministero a gennaio con un apposito decreto.

Prima prova: italiano 

La prima prova di italiano, o della diversa lingua (tedesco, ladino e sloveno) nella quale avviene l’insegnamento, si svolge con modalità identiche in tutti gli istituti. 

Per svolgere una delle sette tracce elaborate dal Ministero dell'Istruzione i maturandi di tutta Italia hanno sei ore a disposizione.  I candidati possono scegliere tra tipologie e tematiche diverse: artistiche, letterarie, storiche, filosofiche, scientifiche, tecnologiche, economiche, sociali. Gli studenti possono scegliere, tra le varie tracce, quella che pensano sia più adatta alla loro preparazione e ai loro interessi.

Seconda prova: materia di indirizzo

Anche la seconda prova, che riguarda una o più delle discipline che caratterizzano il corso di studi, quest’anno torna ad essere una prova nazionale.  Il Ministero, con un apposito decreto, ha definito le discipline oggetto di questa seconda prova. Per conoscere le discipline oggetto della seconda prova e quelle affidate ai commissari esterni è disponibile un apposito motore di ricerca.

La terza prova, invece, è prevista solo per specifici indirizzi e per le scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta e della Provincia autonoma di Bolzano, per le scuole con lingua d’insegnamento slovena e con insegnamento bilingue sloveno/italiano del Friuli Venezia Giulia.

Il colloquio

Nel colloquio interdisciplinare la commissione valuta sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sotto il profilo educativo, culturale e professionale dello studente.

L’ultima prova dell’esame di maturità prende il via da uno spunto iniziale, come un’immagine, un breve testo, un breve video, scelto dalla commissione.  Nell'ambito del colloquio il candidato espone, mediante una breve relazione o un elaborato multimediale, la propria esperienza durante i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento svolta nel percorso degli studi.

Zone alluvionate: i nuovi criteri

I maturandi residenti nei Comuni alluvionati, o che frequentano una scuola in un Comune colpito dai tragici eventi delle scorse settimane, affrontano un esame di Stato ad hoc come da ordinanza firmata dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Ad esempio, se uno studente di quinta superiore abita in uno dei Comuni interessati dall’alluvione nella città metropolitana di Bologna ma frequenta una scuola nel centro della città deve sostenere solo un colloquio orale. 

I plessi scolastici che hanno avuto danni da allagamenti e frane sono, secondo le prime stime, 105 e coinvolgono 150mila studenti, mentre nelle zone più colpite dall’alluvione sono diverse migliaia gli studenti che dovranno affrontare la maturità: circa 3.300 nel Forlivese e circa 2.900 nel Ravennate.

A saltare sono anche i requisiti per l’ammissione che riguardano la durata minima di duecento giorni e la partecipazione alle prove nazionali Invalsi.

Il colloquio interdisciplinare: come si svolgerà

Per i maturandi dell’Emilia Romagna colpiti dagli eventi alluvionali a partire dal 1° maggio 2023 le prove d’esame saranno sostituite da un colloquio interdisciplinare finalizzato ad accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale.

Il colloquio inizierà dalla discussione di un argomento appartenente a una disciplina di indirizzo originariamente individuata come oggetto della seconda prova scritta per la maturità 2023 e di un breve testo di lingua e letteratura italiana studiato durante il quinto anno.

La prova orale verrà svolta anche utilizzando la lingua straniera e riguarderà anche l’educazione civica.

La commissione, che terrà conto del curriculum dello studente, dispone di sessanta punti per la valutazione dell’unica prova di esame.