
Cesena, 14 settembre 2023 – ”Quello che vogliamo fare è restituire il ‘senso di casa’ a chi, in seguito all’alluvione di metà maggio, ha dovuto dire addio a tutto ciò che custodiva tra le sue mura, a partire dai mobili, che col loro valore affettivo rappresentano un punto di riferimento per tutte le famiglie". La risposta concreta è lì, in una montagna di imballaggi pronti per essere consegnati e già tutti stivati all’interno dei magazzini del Mercato Ortofrutticolo di Cesena: 2.500 oggetti tra letti, armadi, comodini, cassettiere e scaffali che Ikea ha deciso di donare alle comunità di Cesena, Faenza, Forlì, Imola, Ravenna e della Bassa bolognese colpite dall’alluvione.

L’iniziativa è stata presentata oggi proprio al Mercato Ortofrutticolo di Cesena, davanti a mobili pronti per essere consegnati e alla presenza del presidente della Regione Stefano Bonaccini e dei sindaci di Cesena e Faenza Enzo Lattuca e Massimo Isola. "La tragedia piombata sulla Romagna – ha commentato Bonaccini – è stata classificata tra le prime tre che hanno colpito il pianeta nella prima metà del 2023. Nove miliardi di euro di danni sparsi su un territorio molto sono un’entità altissima, paragonabile agli effetti di un terremoto: in questa terra persone e aziende sono abituate a rimboccarsi le maniche e a lavorare sodo, con impegno e passione, ma questo non significa che la questione si chiuda qui. Abbiamo bisogno di risorse dallo Stato: siamo in ritardo, bisogna fare in fretta. E peraltro ogni euro che arriverà in questa terra verrà restituito con gli interessi: la nostra Regione è la locomotiva d’Italia".
Sulla stessa falsariga i due sindaci Lattuca e Isola: "Per chi ha perso tutto, i mobili sono come il pane. Grazie di cuore a Ikea per il suo grande gesto di generosità e grazie anche alle associazioni Emporio Solidale ‘Il Barco’, la Fondazione Pro Solidarietate – Caritas di Faenza e la Comunità Papa Giovanni XIII. Saranno infatti loro a gestire la consegna dei mobili alle famiglie maggiormente in difficoltà, garantendo un servizio che le nostre amministrazioni di questi tempi avrebbero avuto più problemi a gestire. Questi aiuti però, pur importantissimi, da soli non basteranno mai a ricostruire tutto. Meritiamo il sostegno e le risorse dello Stato".
Questa donazione rientra nel più ampio progetto ‘Un posto da chiamare casa, un modello virtuoso di collaborazione che Ikea ha avvitato con associazioni e istituzioni locali, per riqualificare e arredare spazi inutilizzati o da rinnovare. In oltre 10 anni sono più di 750 i progetti sociali che l’azienda ha contribuito a realizzare in Italia.
"Abbiamo da sempre a cuore la vita in casa delle persone – sono le parole di Asunta Enrile, a capo dell’ufficio sostenibilità di Ikea Italia - e in particolar modo sentiamo la responsabilità di occuparcene in un momento estremamente difficile, come quello che stanno affrontando moltissimi cittadini dell’Emilia-Romagna. Restituire un senso di casa a chi ha perduto la propria è un impegno che portiamo avan ti da molti anni e anche in questa occasione abbiamo scelto di essere parte attiva insieme ad associazioni e istituzioni locali".