
Isabella Conti, assessora regionale alla Scuola
Bologna, 12 giugno 2025 – Mini-vacanze sì, ma non necessariamente in primavera, quando già c’è lo stacco pasquale, ma prima, magari fra la fine del primo e l’inizio del secondo quadrimestre. E, di certo, assicura l’assessora regionale alla Scuola Isabella Conti, non ci saranno riforme del calendario scolastico per il 2026/27 “calate dall’alto”. Altrimenti si rischia un "fallimento".
Conti è intervenuta sul tema a margine dell'incontro in Regione con l'Assemblea dei ragazzi e delle ragazze dell'Emilia-Romagna, replicando a polemiche sorte in queste settimane a proposito dell’idea di introdurre lo ‘spring break’, sul modello di altri Paesi europei.
Il tema del calendario scolastico
Il tema di rivedere il calendario scolastico è ben noto alle famiglie. Uno dei motivi, spesso invocato dai genitori, è la necessità di accorciare la lunga chiusura estiva delle scuole (anche quest’anno le vacanze durano circa tre mesi). Conti, però, aveva recentemente parlato della necessità di valutare bene modi e tempi. “Ad esempio ci sono insegnanti che ci dicono che hanno scuole già molto calde a giugno - aveva detto -. Per questo dobbiamo pensare a come adattare le scuole per fare una settimana in più a giugno e lo stesso vale per l'anticipazione di qualche giorno a settembre. Ma abbiamo anche un mondo economico, penso alla riviera romagnola, che ha legittime preoccupazioni e va rassicurata". Le prime perplessità, dunque, erano già emerse, da parte delle categorie coinvolte.
“No a un vero spring break”
Per quanto riguarda lo 'spring break', è “un termine che come Regione non abbiamo mai usato", precisa l'assessora, secondo la quale "siamo davanti un po’ a un telefono senza fili". La pausa, infatti, "non ha senso farla in primavera perché in quel periodo c'è già Pasqua". La richiesta, da parte delle famiglie è quindi di "una sospensione delle lezioni tra la fine del primo e l'inizio del secondo quadrimestre", riflette Conti, per permettere di recuperare chi ha avuto difficoltà nella prima metà dell'anno scolastico. "In un contesto nel quale ci lecchiamo le ferite sull'abbandono scolastico – prosegue – e abbiamo un aumento del 286% dei disturbi legati all'ansia, ho detto che è una proposta che la Regione vuole considerare, a fronte però dei tavoli che inevitabilmente dobbiamo fare con tutte le parti in causa. Se vogliamo provare ad apportare dei cambiamenti, dobbiamo farlo tenendo tutti per mano”. “La Regione – aggiunge Conti – è in fase di ascolto e cercherà di armonizzare tutte le posizioni”.
Una commissione ad hoc in Regione
Nel concreto, "a settembre ci sarà una commissione in Regione – continua Conti – e all'inizio del nuovo anno scolastico vorremmo coinvolgere tutti gli stakeholder in tavoli di ascolto per mettere al primo posto il benessere degli studenti, comprendere il benessere degli insegnanti e creare le condizioni migliori perché le famiglie si sentano supportate". A fine ottobre la Regione ha anche in programma gli Stati generali della scuola "e questo potrebbe essere un ulteriore tema da discutere con i ragazzi – conclude Conti – anche perché la prima giornata sarà dedicata agli studenti e vorremmo poter convocare una grande assemblea di tutti gli studenti delle scuole superiori”