FRANCESCA DELVECCHIO
Cronaca

Picco influenza 2025, Emilia Romagna in fascia arancione: i dati sui contagi

Quasi tutta Italia con incidenza di intensità media. I bambini i più colpiti. Il virologo Bassetti: “Seconda ondata tra febbraio e marzo. A spanne chiuderemo la stagione con 15 milioni di contagi, superando quella passata”

Bologna, 25 gennaio 2025 – L’Emilia-Romagna è una delle regioni più colpite dall’influenza in questo mese di gennaio. Lo dicono i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) che ha pubblicato il bollettino con i contagi della settimana dal 13 al 19 gennaio (la terza di gennaio). 

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Assieme a Marche, Lombardia, Toscana, Lazio, Abruzzo e Campania, la nostra regione è quella più contagiata. Ma gran parte dell’Italia, in realtà, si trova nella fascia arancione. Questo perché il livello d’incidenza in Italia è pari a 15,0 casi per mille assistiti, in crescita visto il 14,4 della settimana precedente e il limite per rientrare nella fascia gialla è l’11,39.

Ma la buona notizia, fa sapere l’Istituto è che “probabilmente è stato raggiunto il picco stagionale”. Il passaggio dalla fascia gialla a quella arancione in Italia è avvenuto proprio nell’ingresso dal vecchio al nuovo anno. E ora l’incidenza che è salita proprio nella seconda settimana di gennaio continua a crescere, ma con minore intensità. Ciò non significa però che siamo ancora fuori dalla stagione influenzale. Tutt’altro, il direttore del San Martino di Genova, Matteo Bassetti, prevede che quest’ondata durerà ancora qualche settimana colpendo soprattutto i pronto soccorso, per poi riprendersi tra febbraio e marzo.

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L’incidenza dell'influenza in Emilia Romagna è del 15,95, è quindi in fascia arancione
L’incidenza dell'influenza in Emilia Romagna è del 15,95, è quindi in fascia arancione

Dati nazionali: più colpiti i bambini

Tranne l’Abruzzo che è in fascia rossa e Molise, Veneto, P.A. del Trentino e Valle d’Aosta che rimangono gialle, il resto del territorio nazionale è arancione

Il bollettino RespiVirNet ( sorveglianza Epidemiologica coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con il Ministero della Salute) informa che “durante la terza settimana del 2025, 1.362 medici sentinella hanno inviato dati circa la frequenza di sindromi simil-influenzali tra i propri assistiti. Il valore dell’incidenza totale è pari a 15,01 casi per mille assistiti”. 

I bambini sotto i 5 anni sono quelli più colpiti, mentre tra gli over 65 anni si registrano meno casi. “Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 34,22 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 17,54 nella fascia 15-64 anni a 15,31 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 8,06 casi per mille assistiti”.

Influenza in Emilia-Romagna: come va gennaio

Il passaggio dalla fascia gialla a quella arancione in Emilia Romagna è avvenuto nella seconda settimana di gennaio. Ora stiamo analizzando i dati della terza settimana del mese che ci dicono come l’incidenza sia del 15,95 (in media con i dati nazionali appunto): siamo cioè sopra i 15 casi per mille assistiti.

Sono 117 i medici in tutta la regione che hanno inviato i dati, per un totale di 2.308 casi. 

Contagi per fascia d’età in Emilia-Romagna

Anche i dati dei contagi per fascia d’età in regione rispecchiano quelli nazionali. I più colpiti sono in bambini tra i 0 e i 4 anni, con un'incidenza di 37,76. Seguono di pari passo i 5-14enni con 18,80 e i 15-64enni con 15,58. Poi un bel distacco per chi ha più di 65 anni: l’incidenza è di 7,80. Fascia quest’ultima per la quale è sempre consigliata la vaccinazione antinfluenzale che agisce da barriera contro i sintomi più gravi. A Ravenna, per esempio, il caso recente di tre ricoveri in rianimazione di persone sopra i 65 anni, due dei quali non sarebbero vaccinati.  

Abbiamo raggiunto il picco?

Il picco dell’influenza l’abbiamo raggiunto o siamo vicini? Il fatto che la curva dell’incidenza sia cresciuta ancora un po’ tra la seconda e la terza settimana di gennaio, ma senza impennarsi ulteriormente fa pensare che forse il peggio sia passato. L’Iss nel suo bollettino fa sapere appunto che “probabilmente abbiamo raggiunto il picco”, ma forse dovremo vedere i dati delle prossime settimane. E il virologo Matteo Bassetti parla di un secondo picco tra febbraio e marzo.

Quello che è chiaro è che l’anno scorso c’è stato un picco molto più alto (incidenza superiore a 18 ogni mille assistiti) a dicembre 2023.

Bassetti: “Seconda ondata di influenza tra febbraio e marzo”

"Ci sono tantissime persone a letto con l'influenza, abbiamo numeri importanti ampiamente previsti. C'è da fare molta attenzione, ma le persone malate che poi si rammaricano di non essersi vaccinate dovrebbero sapere che il vaccino è vero che non è perfetto, ma se poi non lo si fa funziona zero”, ha detto Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova.

"Quindi purtroppo il dato dei tanti casi è dovuto anche a chi non si è immunizzato per tempo. L'ondata di pressione dell'influenza durerà ancora questa settimana e la prossima su tutti i pronto soccorso, poi ci sarà una seconda ondata anche tra febbraio e marzo. Il clima rigido non aiuta, perché spinge le persone di più al chiuso ed è più facile che si contagino. La stagione attuale alla fine sarà peggio dello scorso anno: siamo già a 6,7 milioni di casi totali, arriveremo a 9 milioni questa settimana e a spanne chiuderemo a 15 milioni, superando la stagione passata".