Ministero dell’Istruzione e del Merito, Stefano Versari lascia la carica di capo dipartimento

Pare che l’uscita dell’ex direttore dell’Usr Emilia Romagna sia stata concordata serenamente con il ministro Giuseppe Valditara. Voci di corridoio parlano di un ritorno in carica di Carmela Palumbo

Stefano Versari

Stefano Versari

Bologna, 17 gennaio 2023 – Ieri, 16 gennaio, l’ex direttore dell’USR Emilia Romagna Stefano Versari ha annunciato di lasciare l’incarico di capo dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione. Versari, entrato in carica nel febbraio 2021, ha ringraziato collaboratori e colleghi parlando “una esperienza intensa e coinvolgente, anche dal punto di vista personale”. A sostituirlo, almeno così si vocifera, sarà Carmela Palumbo, direttrice dell’Ufficio scolastico regionale del Veneto; ma di questo non c’è ancora ufficialità. Pare che l’uscita Versari sia stata concordata con il ministro Giuseppe Valditara. 

Ecco alcune sue parole in una lettera.

“Questo tempo mi ha portato insegnamenti e gioie, preoccupazioni e ansie (e molto altro ancora). Nelle diverse fasi della mia vita professionale ho avuto costante conferma che ciò che più conta non è ciò che accade, ma ciò che siamo capaci di trarre dagli accadimenti e di cui fare tesoro. In questa esperienza ho sperimentato ancora una volta la grande complessità del volgere l’agire amministrativo al servizio della realtà scolastica, a sua utilità. Nonostante le migliori volontà, l’Amministrazione e le istituzioni scolastiche paiono talora appartenere ad universi paralleli. Non semplice ricucire le distanze ed affrontare i rischi mutevoli del mondo dell’educazione. Auguro a chi mi sostituirà di avere il tempo per agire in questo senso. La volontà e la competenza certamente non mancano”.

Prosegue: “Un’altra consapevolezza, confermata dall’esperienza, riguarda l’urgenza che la scuola sia sempre più luogo di costruzione di senso per gli alunni che la frequentano. Per questo è necessario sfuggire la paura del rischio insito nel ‘fare educativo’ e con ciò la tentazione di non assumere responsabilità. Rischio e responsabilità personali sono indissolubili fra loro e caratterizzano l’adultità, la ‘vita attiva'”.

“Il nostro tempo è contraddistinto da orizzonti mutevoli in cui è difficile distinguere fra realtà e irrealtà. È necessario offrire ai nostri giovani – e non solo – un orizzonte sicuro, un faro per i naviganti (non si parla forse di ‘navigazione’ con riferimento a internet?). Per farlo la Scuola deve curare la fiducia in sé stessa, dotarsi di strumenti adeguati e di competenze specifiche. Forse il pulviscolo di discipline, orari frantumati, un certo smarrimento del senso specifico e generale del sistema educativo di istruzione, dell’educare insegnando, costituiscono una condizione in cui ci siamo un poco ‘avvitati'”.

“Mi fermo, anche se sono ancora molti i pensieri che si affastellano a conclusione di questa importante stagione professionale. Ora tornerò al mio lavoro di Direttore Generale e continuerò ad impegnarmi per la Scuola, insieme a voi, per fare tutto ciò che posso”, ha concluso Versari.